AAK
Imbarcazione a vela
olandese con uno o due alberi attrezzati con vele
auriche.
Abaca fibra vegetale con la
quale si confezionano i cavi di manilla.
Abbandieramento Iscrizione di una
nave o di una imbarcazione nel registro navale del
Paese di cui batterà bandiera.
Abbandonare
l'ancora Lasciare
sul fondo l'ancora e parte della catena,
smanigliandola, quando non è possibile salparla.
Abbandonare la
nave Lasciare
la nave quando è in procinto di affondare. Ciò può
avvenire solo dopo aver espletato tutte le
operazioni possibili per salvarla e sentito il
parere degli ufficiali di coperta. Devono, nel
limite del possibile, essere posti in salvo anche
i documenti di bordo.
Abbasso sono, in genere,
tutti i locali posti sottocoperta.
Abbattere,
Abbattuta
Movimento di rotazione imposto alla nave intorno
al suo asse verticale. Per le imbarcazioni a vela
serve a prendere il vento dal lato opposto al
precedente e, nell'evoluzione, la poppa viene
posta nella direzione del vento stesso.
Impropriamente si dice anche "virare in poppa". E'
tipico per le navi a vela, dopo aver salpato
l'ancora, fare "l'abbattuta" per far prendere
vento alle vele.
Abbattere in
chiglia
L'abbattuta, in chiglia o in carena, serve
per far inclinare la nave su un fianco per pulire o
riparare l'opera viva.
Abbeverare Riempire
d'acqua un'imbarcazione in legno che si trovi da
lungo tempo a secco per assicurarsi che lo scafo
rimanga stagno.
Abbisciare Disporre una
cima in ampie spire in modo che si possa svolgere
senza difficoltà.
Abbittare Fissare una
cima o una catena ad una bitta. Più usato "dar
volta".
Abboccare L'inclinarsi
laterale di una nave sino ad imbarcare acqua sul
ponte di coperta.
Abbonacciare Il calmarsi
del vento e del mare.
Abbordare, Abbordaggio,
Andare all'abbordaggio Collisione volontaria
di una nave contro un'altra. Manovra eseguita allo
scopo di saltare su questa per iniziare il
combattimento ad armi corte. In uso nei
combattimenti navali del passato. Manovra eseguita
anche in tempi moderni a scopo di pirateria.
Abbozzare, Bozzare
Assicurare una fune, ovvero una cima, con
una legatura provvisoria (detta bozza) per
trattenerla in modo che non si allenti mentre
viene legata stabilmente.
Abbrancare Il far presa
delle marre dell'ancora sul fondo. Arrestare lo
scorrimento di un cavo.
Abbrivare Imprimere una
accelerazione ad un natante, sfruttando sia i
mezzi di propulsione che il moto del vento, del
mare o delle correnti.
Abbrivo
Velocità residua di una nave dopo l'arresto
del sistema di propulsione. Entro un certo limite
può essere sufficiente perché il timone produca
effetto.
Abbuono
Il compenso in tempo che le
imbarcazioni da regata devono concedere, sulla
base di determinate regole , alle imbarcazioni di
prestazioni inferiori. E' detto anche handicap.
Abete E' un legno
tenero, biancastro paglierino, che si lavora con
facilità. Robusto, flessibile e a linee rettilinee
si inchioda e si avvita senza problemi. Può essere
usato per alberi, pennoni, profilati, ecc.
Abisso marino Zona molto
profonda del mare. Alcuni la fissano oltre i 2000
metri, altri oltre i 6000 metri.
Acacia Legno molto
resistente all'azione del mare. E' pesante e
compatto ma elastico. Viene usato per la
costruzione di parti costituenti l'ossatura delle
navi in legno.
Acazia o
Acazion Nave
greca e latina a vela e a remi. Aveva una prua
rostrata e una poppa tonda. Poteva tenere una
buona velocità anche con poco vento.
Accalmia Il calmarsi
del vento e del mare anche per breve tempo.
Accavallarsi si dice di un cavo o
di una catena quando si impiglia con altro cavo o
catena.
Acceppare è l'operazione con
la quale si fissa l'ancora, una volta salpata,
trattenendola per il ceppo.
Accia E' uno spago
ritorto usato per costruire le reti da pesca.
Accostare, Accostata
Movimento angolare che fa una nave a dritta o a
sinistra di una "rotta" per prenderne un'altra,
ovvero per mutare la propria direzione.
Acero Legno utilizzato
nella costruzione di arredamenti navali. E' duro,
compatto e di colore chiaro.
Acquartierare Dare una
forte inclinazione alle manovre dormienti,
l'apertura delle quali viene detta, appunto,
"quartiere". In riferimento agli alberi significa
dare ad essi una forte inclinazione nel piano
longitudinale della nave.
Adagio Andatura della nave
a lento moto sia avanti che indietro. Gli ordini
sono "Avanti adagio", "Indietro adagio".
Esistono anche gli ordini "Avanti molto
adagio" e "Indietro molto adagio".
Addietro Nella costruzione
navale indica tutto quanto si trova a poppavia
della sezione maestra. Può essere abbreviato AD.
Addugliare
Disporre
in duglie.
Adrazo Termine di
origine spagnola che indica una sorta di
rudimentale alambicco per la distillazione
dell'acqua salata. Era usato durante le traversate
oceaniche nei secoli XVI e XVII.
Affondare L'immergersi
nell'acqua di una nave, o di un qualsiasi
galleggiante, a causa dell'entrata di acqua
all'interno dello scafo.
Affondatoio Insieme di
leve per liberare rapidamente l'ancora e lasciarla
cadere in mare. In uso con le ancore con ceppo.
Africo Nome del vento
proveniente da Ponente secondo la suddivisione
dell'orizzonte, in dodoci parti, utilizzata
dagli antichi Greci.
Agghiaccio L'insieme dei
meccanismi o delle manovre che trasmettono i
movimenti della ruota del timone, quando questo,
per le sue dimensioni o per praticità di manovra,
non può essere governato a mano.
Aggottare Vedi
Sgottare.
Agguantare Smettere di
alare o filare una cima, una catena o altro.
Fermare l'abbrivio di una imbarcazione a remi
immergendo i remi fermi nell'acqua. Spesso lo si
usa anche per ordinare la sospensione di una
operazione qualsiasi.
Aghetto Pezzo di cavo
leggero, sagola o merlino, terminante ad un
estremo con un occhio e all'altro con una coda di
topo. Serve per legare o cucire delle manovre
dormienti, o per fissare il bozzello di un
paranco.
Agitato Termine usato
per indicare lo stato del mare quando l'altezza
delle onde è compresa fra 2,5 e 4 metri.
Ago (da velaio)
Grosso ago per cucire le vele. Per farlo
penetrare in tessuti pesanti si usa un mezzo
guanto con un guardapalma metallico.
Agugliotti I perni
costituenti i maschi dei cardini con i quali il
timone è collegato alla poppa e intorno ai quali
compie i suoi movimenti angolari. Si inseriscono
nelle "femminelle" (guarda i video
illustrativi).
Aile Imbarcazione
da regata monotipo con chiglia a bulbo. Ha una
lunghezza fuori tutto di 7,10 metri, una
superficie velica di 16 mq e un equipaggio di 2
persone.
Alabbasso L'imbroglio
caratteristico dei fiocchi e delle vele di
strallo. Con questa voce si indica anche qualunque
cima destinata a tirare in basso un oggetto e
guidarlo nella discesa.
Alaggio L'operazione
opposta al varo che consiste nel mettere a secco
un'imbarcazione.
Alambardare
Deviare dalla rotta con alterne e
frequenti accostate per effetto del moto
ondoso.
Alambardata Atto o
effetto dell'alambardare.
Alare Tirare una
cima, una catena o altro. Deve sempre sostituire
il verbo "tirare" perché questo è usato solo per
indicare lo sparare con le armi da fuoco.
Alberare Alzare gli
alberi di una nave assicurandoli con le relative
manovre fisse.
Alberetto Nome
specifico del fuso superiore di ogni albero. E'
distinto dalle vele che vi corrispondono:
alberetto di velaccino, alberetto di velaccio,
alberetto di belvedere (guarda i video
illustrativi).
Albero
Fusto di abete, di pino o di
ferro che serve a sostenere i pennoni e le
vele dei bastimenti a vela. Si dà tale nome
anche a quelli sui bastimenti a vapore
destinati a sostenere gli alberi di carico, i
fili della radiotelegrafia e alzarvi i
segnali. Sui velieri, quando gli alberi sono
più di uno, sono distinti dalla loro posizione
longitudinale (albero di trinchetto, albero
maestro o albero di maestra, albero di
mezzana) e dalle vele che, tramite i pennoni,
vi sono connesse: albero di parrocchetto,
albero di gabbia, albero di contromezzana,
ecc. (guarda i video
illustrativi).
Albero (costituzione)
Gli alberi destinati a portare vele
quadre sono costituiti da tre pezzi che hanno
i seguenti nomi a seconda degli alberi cui
appartengono: Tronco maggiore di bompresso,
asta, fiocco, asta di controfiocco. Tronco
maggiore di trinchetto. albero di
parrocchetto, alberetto di trinchetto o
alberetto di velaccino. Tronco maggiore di
maestra, albero di gabbia, alberetto di
maestra o alberetto di gran velaccio. Tronco
maggiore di mezzana, albero di contromezzana,
alberetto di mezzana o alberetto di belvedere.
Con espressione generica si dice alberi di
gabbia per indicare gli alberi di
parrocchetto, gabbia, contromezzana e
alberetti per indicare gli alberi di
velaccino, velaccio, belvedere (guarda i video
illustrativi).
Albero di
carico
Asta di legno o di metallo, inclinata e girevole,
sostenuta dagli alberi, che sulle navi da carico
serve per il carico e lo scarico delle merci e
sulle navi da guerra per alzare le grosse
imbarcazioni. Si dice anche picco di carico.
Albero di trinchetto Il primo
albero verticale a cominciare dalla prora (guarda i video
illustrativi). Si racconta che
molti "Capitani al comando", sulle navi a
vela, con un po' di presunzione, sostenevano
che "a bordo c'era Dio, l'albero di trinchetto
ed Io".
Alena Nome del
contorno laterale dell'arcaccia.
Aletta Ciascuna delle due
sporgenze laterali alla plancia di comando.
Permettono di controllare i fianchi della nave
soprattutto durante le manovre di attracco. Una
volta, alle loro estremità, erano sistemate delle
garitte (vedi ad esempio il Titanic) dove si riparava il
personale di vedetta.
Alette di
rollio
Appendici della carena, applicate in modo da non
sporgere oltre il fondo ed il fianco della nave,
che producono una sensibile attenuazione del
rollio.
Alidada Regolo
mobile, munito di pinnule alle estremità,
applicato alla bussola o ad altri strumenti
nautici per facilitare la lettura del rilevamento
effettuato.
Alighiero Vedi Gaffa.
Aliscafo Battello
speciale munito di due ali portanti a forma di V
molto aperta, una a prua e l'altra a poppa,
sistemate trasversalmente sotto la carena. La
spinta idrodinamica verso l'alto che si manifesta
durante la marcia in avanti fa emergere la carena,
sicché l'aliscafo "plana sulle ali".
Alisei Venti costanti
presenti negli oceani Atlantico, Pacifico e
Indiano nelle zone comprese fra i Tropici e
l'Equatore. Nell'emisfero boreale soffiano da
Nord-Est. Nell'emisfero Australe soffiano da
Sud-Est.
Allagare Riempire
d'acqua i locali di una nave aprendo speciali
valvole a mare dette Kingston.
Allascare Allentare una
manovra. Filare un cavo.
Alleggio o
leggio Foro praticato nella parte
centrale della carena delle imbarcazioni. Quando
questa è in mare è chiuso da un tappo, quando è a
secco lo si apre per far uscire l'acqua
eventualmente entrata.
Allestimento La fase di
preparazione della nave dopo il varo: sistemazione
dei motori e degli impianti, arredamento, ecc.
Allibare o allibo
Alleggerire una nave sbarcando tutto
o in parte il carico.
Allineamento Porre sullo
stesso piano verticale, passante per l'occhio
dell'osservatore, due punti cospicui (riportati
sulla carta nautica). L'allineamento è un caso
particolare di rilevamento. Due o più rilevamenti
consentono di fare il punto nave.
Alloggi
sono i locali nei quali alloggia l'equipaggio. A
seconda del tipo di nave possono essere di vario
tipo e di varie dimensioni. Nei brigantini a palo,
ad esempio, gli alloggi del Capitano al comando,
dello scrivano e del nostromo o del carpentiere,
erano sistemati sotto il cassero, a poppa, mentre
il resto dell'equipaggio alloggiava a prua. In
alcuni casi, sempre a poppa, poteva essserci un
minuscolo locale per casi di emergenza come, ad
esempio, un malato.
Alluminio Metallo
argenteo molto leggero. Con l'ossidazione tende al
bianco. Non può essere saldato o brasato e non con
tecniche particolari. E' reperibile soprattutto
sotto forma di leghe che hanno lo stesso aspetto
del metallo puro ma sono più robuste. L'alluminio
è ottimo per tamponare le sovrastrutture dei
modelli incollando, con colle specifiche, le
pareti a telai di legno precostruiti sul modello.
Per ritagliare aperture nei fogli di alluminio
(dello spessore di pochi decimi di millimetro)
conviene applicare provvisoriamente, con nastro
biadesivo, il metallo su di un foglio di
compensato.
Allunamento Curvatura che
assume una vela. In quella quadra si verifica
lungo la curvatura del lato inferiore; nella randa
Marconi si verifica dal lato rivolto verso poppa.
Altare del focolare
Muretto
di mattoni refrattari che sostiene la griglia
all'interno del forno di una caldaia a carbone (guarda i video
illustrativi).
Altezza di
costruzione
E' una delle dimensioni principali della
nave ed e' la distanza fra la retta del baglio del
ponte principale e la linea di costruzione,
misurata al mezzo della lunghezza fra le
perpendicolari.
Altura Termine che,
con il significato di alto mare, si riferisce ad
alcune attività che si svolgono in mare aperto:
"navigazione d'altura", "pesca d'altura", "regate
d'altura".
Alzana E' un grosso
cavo piano (cima o gomena), di vario diametro, che
viene impiegato per alare una nave lungo un fiume
o un canale, per tonneggio o per rimorchio.
Alzare Issare a riva
segnali ottici, bandiere o segnali luminosi. Si
alzano i remi in segno di saluto, tenendoli
verticalmente, con le pale parallele alla chiglia
dell'imbarcazione.
Amaca
L'amaca è una sorta di branda sospesa. Sulle navi
trasforma il rollio in un piacevole dondolio. E'
costituita da un telo o da una rete ed è mantenuta
aperta da due traverse di legno.
Amante Sistema per
sollevare pesi, consistente in un cavo fissato ad
una estremità e passante attraverso una carrucola
alla quale si fissa il peso.
Amantiglio Ciascuna
delle manovre che sostengono i pennoni per le loro
estremità. Per similitudine si da' il nome di
amantiglio anche al cavo o catena che sostiene
alberi di carico, aste di posta, ecc.
Ammainare Far scendere
un oggetto qualunque sospeso da una cima o da una
catena. Lo si adopera per le vele, per i pennoni,
per le imbarcazioni, per le bandiere, per le balle
di merce, ecc.
Ammanigliare Propriamente
significa unire due pezzi di catena tramite
l'interposizione di una maglia a perno o di altro
tipo apribile. Si usa anche in riferimento
all'unione della catena con la cicala dell'ancora
e impropriamente per indicare una congiunzione di
cime fatta con un legamento metallico.
Ammascare Il movimento
con cui un natante, per effetto del vento, del
mare o di una manovra errata, assume
improvvisamente una rotta opposta a quella tenuta
fino a quel momento.
Ammuina
(termine napoletano) Indica un
grande affacendamento a bordo con produzione più
di rumore che di azioni utili. Soprattutto in
occasione di visite di personaggi importanti
l'ordine "facite ammuina" significava che chi era
a prua doveva andare a poppa, chi era a poppa
doveva andare a prua, chi era in "coppa" doveva
andare "abbasso" e chi era "abbasso" doveva andare
in "coppa".
Ammutinamento Manifestazione
di disobbedienza agli ordini del comandante
effettuata da almeno un terzo dei membri
dell'equipaggio.
Amo Strumento per la
pesca utilizzato già nell'ultimo Paleolitico.
Amore
(Nodo d'Amore)
In araldica è il nodo a otto.
Amplitudine Arco di
orizzonte compreso fra i punti veri di Est ed Ovest
ed il punto nel quale il centro di un astro taglia
questo orizzonte nel momento in cui si leva o
tramonta.
Anca Parte
laterale della nave, ove la murata è maggiormente
incurvata e quindi in prossimità della prua e
della poppa: anca di prua, anca di poppa.
Ancora Il
conosciutissimo strumento che, aggrappandosi al
fondo, serve ad ancorare la nave in un determianto
punto (guarda i video
illustrativi).
Ancora
ammiragliato Le
ancore ammiragliato hanno due unghie che
si chiamano marre che sporgono e sono
solidali alla parte inferiore di un'asta
rettilinea che si chiama fuso che ha,
all'altra estremità, un'asta di legno o di
ferro, perpendicolare al fuso e al piano
delle marre, che si chiama ceppo (guarda i video
illustrativi).
Ancora di posta
Designazione specifica delle due ancore
ai lati della prua destinate al servizio
ordinario e perciò tenute sempre pronte
all'uso.
Ancora di
speranza
L'ancora di riserva che sostituisce una di quelle
di posta in caso di perdita.
Ancora impegnata
(o incattivata, impigliata, inceppata,
ammarata) Sono denominazioni che
indicano i vari inconvenienti che possono
succedere nell'ancorare quando, giunta
l'ancora sul fondo, la catena non parte libera
dalla cicala ma si avvolge al fuso, al ceppo o
alle marre compromettendo la buona tenuta
dell'ancora.
Ancora senza
ceppo
Nelle ancore senza ceppo le marre, rigide fra di
loro, sono snodate rispetto al fuso e possono
"ruotare" di un certo angolo dai due lati del
piano del fuso che non ha ceppo. Queste seconde
ancore hanno sostituito quasi totalmente le prime
perché di più facile uso. Quando si salpano sono
succhiate nell'occhio di cubia e non richedono
altre operazioni per la loro sistemazione per la
navigazione mentre per le ancore ammiragliato
occorre caponarle e traversarle.
Ancoraggio Tutti gli
specchi d'acqua dove è conveniente ancorarsi
perché riparati dal vento, dal mare e con buon
fondo per la presa delle ancore.
Ancoraggio a
barba di gatto
E' quello su due ancore. La nave è meglio
assicurata al fondo e offre una maggiore
resistenza al mutare del vento. Si dice anche "in
afforco".
Ancoraggio alla
ruota E'
quello su una sola ancora. La nave gira attorno ad
essa col mutare del vento.
Ancorare L'operazione
di dar fondo all'ancora.
Ancoressa Ancora di
tipo ammiragliato, ma con una sola marra. Non si
può gettarla in mare, ma è necessario metterla sul
fondo. Non è in uso sulle navi, ma serve per
ormeggiare boe e segnali nei porti dove, con acque
poco profonde, è pericoloso lasciare una marra
sporgente dal fondo.
Ancoretta Amo con più
punte sulle quali viene sistemata l'esca.
Ancorotto Nome
specifico dell'ancora ausiliaria un tempo usata
dalle navi per particolari manovre.
Andana Fila di navi
ormeggiate di poppa ad una banchina e parallele
l'una all'altra.
Andatura Il modo di
navigare delle imbarcazioni a vela a seconda
dell'angolo formato dalla direzione del vento con
quello della prua.
Andrivello Qualunque
cavo che, passato in un bozzello fisso o
incocciato, serve a spostare persone o cose. Viene
ancora oggi utilizzato per il trasbordo di persone
da una nave all'altra o da una nave a terra.
Anello
d'ormeggio
Anello metallico infisso nelle banchine al
quale vengono fissati i cavi d'ormeggio.
Anemometro Strumento atto
a misurare la forza e la direzione del vento.
Aneroide Vedi
Barometro.
Anfora Recipiente
usato nell'antichità per trasportare liquidi o
cereali. Le anfore greche avevano una
capacità di 38 litri circa, quelle romane di 25.
Anima E' il legnolo
o il cavo piano costituente il nucleo centrale
attorno al quale sono avvolti, rispettivamente, i
legnoli del cavo piano od i cordoni del cavo
torticcio. L'anima viene impiegata nei cavi
aventi più di tre legnoli o cordoni per assicurare
ai cavi stessi la forma cilindrica ed una maggiore
uniformità.
Anjeela E'
un'imbarcazione usata nell'isola di Sri Lanka (ex
Ceylon), composta da due piroghe unite da un ponte
cabinato. E' impiegata per il trasporto di
passeggeri.
Antenna Asta di legno
inclinata, che fa parte dell'alberatura, alla
quale è inferita una vela latina. Quando le
dimensioni della nave lo richiedono è composta
(come gli alberi delle navi a vele quadre) e ogni
fuso ha un nome particolare: carro, penna e
spigane.
Antenna Radio
E' costituita
dai cavi sistemati a bordo delle navi per
trasmettere e ricevere i segnali radio. Sono cavi di
rame tesi fra due alberi. Su navi
passeggeri moderne l'albero è sovente più alto
del necessario proprio per aumentare il rendimento
dell'antenna radio.
Antennale
Detto più
comunemente inferitura è il lato della vela che
viene fissato al relativo pennone, albero,
antenna o strallo.
Apeliote Nome del
vento proveniente da Oriente secondo la
suddivisione dell'orizzonte, in dodici parti,
utilizzata dagli antichi Greci.
Apostolo Nell'ossatura
della nave in legno hanno questo nome le due
estremità dell'ultimo "quinto" di prora, che si
appoggiano alla ruota e danno appoggio al
fasciame. Il nome deriva dal fatto che nelle
costruzioni più vecchie erano dodici, sei per
parte.
Appalellare Far
combaciare due parti in legno di una imbarcazione
o di una nave.
Apparato motore Il complesso
dei sistemi atti a produrre il lavoro necessario
per la propulsione della nave e il funzionamento
dei servizi di bordo quali luce, acqua, ecc.
Possono essere utilizzati sistemi esotermici (la
combustione avviene all'esterno della macchina che
produce il lavoro meccanico come nel caso del
sistema caldaia/motrice), oppure endotermici (come
nel caso dei motori a combustione interna) (guarda i video
illustrativi).
Appennelare
un'ancora
Legare al diamante di un'ancora già affondata
un'altra ancora più piccola ed affondarla a sua
volta per concorrere ad aumentare la presa sul
fondo della prima. La cima che congiunge le due
ancore si chiama grippia.
Appoppare Far immergere
oltre il normale la parte poppiera di una nave.
Approdare Avvicinarsi
alla costa, in un punto adatto, per permettere lo
sbarco o l'imbarco di cose o persone.
Approvvigionamento Il complesso
di operazioni per rifornire una nave o
un'imbarcazione dei materiali necessari alla
navigazione: viveri, acqua, combustibile,
attrezzature, ricambi, ecc.
Appruare
Far immergere oltre il normale la parte
prodiera di una nave.
Arare Dicesi della
nave e della sua ancora quando, per forza di vento
o di corrente, l'ancora non riesce a trattenere la
nave e striscia sul fondo. Si dice
indifferentemente che la nave ara o che l'ancora
ara.
Arbanella
Termine
ligure con il quale viene definito un vaso di
terracotta o vetro nel quale vengono conservate le
acciughe in salamoia.
Arcaccia Ossatura
della parte poppiera della nave.
Area di
galleggiamento E' la
superficie racchiusa dalla linea di
galleggiamento.
Arenarsi Incagliare su
fondo sabbioso.
Argano Macchina
costituita essenzialmente da un tamburo a forma
tronco conica girevole intorno ad un asse
verticale. Il movimento di rotazione è ottenuto a
mano per mezzo di lunghe aste chiamare "barre" o
da motore. Avvolgendo sul tamburo cime, cavi o
catene, e facendo girare, si possono esercitare
sforzi notevoli non possibili alando direttamente (guarda i video
illustrativi).
Argano a salpare E' quelo
atto a salpare le ancore. Oltre il tamburo è
munito di uno speciale organo chiamato
"barbotin" che ha impresse le forme delle
maglie della catena in modo che essa si possa
ingranare senza essere avvolta come un cavo (guarda i video
illustrativi).
A riva
E' il
comando con il quale si ordina all'equipaggio si
salire sull'alberatura per manovrare quanto vi si
trova. Si riferisce anche ad una bandiera di
segnalazione che viene issata.
Armare
Provvedere una nave od una imbarcazione
di uomini e di cose necessarie al suo
funzionamento.
Armo Designa il
tipo di alberatura e di vele delle quali è dotata
una nave. Quando riferito ad una piccola
imbarcazione, ne indica invece l'equipaggio (armo
di lancia) e talvolta anche il capo di questo,
ovvero il timoniere.
A rovescio Nelle
impiombature, il passare dei legnoli in senso
contrario a quel che si fa nelle impiombature
regolari.
Arpone o
Arpione
Antichissimo strumento per la pesca, utilizzato
già in epoca preistorica, costituito da un'asta e
da una punta che, inizialmente di pietra o di
osso, è diventata poi di metallo.
Arrancare Vogare con la
massima forza.
Arrembaggio L'azione di
assalire col proprio equipaggio la nave nemica
dopo l'abbordaggio.
Arrestatoio Attrezzo
metallico sistemato, sia a dritta che a sinistra,
sui percorsi delle catene delle ancore, per
bloccarle. Ciò consente di evitare di lasciare in
forza l'argano.
Arresto (Nodo d'Arresto)
ingrossamento, fatto annodando variamente
la cima o i suoi legnoli, per evitare che essa si
sfili da fori o da bozzelli.
Arria, arriare
Voce usata nella Marina Mercantile per
ammainare e filare.
Arridare Dare la
tensione necessaria alle manovre fisse o
dormienti.
Arridatoio Congegno,
generalmente a vite, per arridare (guarda: le
vele, nei particolari).
Arronzata (Arronzare)
Rimprovero molto severo rivolto dal
superiore all'inferiore reo di una mancanza.
Termine usato in Marina.
Arte navale L'insieme
delle discipline e delle attrezzature destinate al
trasporto per via d'acqua. Comprende
l'architettura navale, l'attrezzatura, la manovra,
la navigazione, l'astronomia nautica, ecc.
Aspa Nome
specifico delle aste, o barre, con le quali si
facevano girare i cabestani e poi, per estensione,
passato ad ogni leva o manovella usata a bordo.
Asse dell'elica Asse
metallico che collega il motore, o il riduttore di
giri, all'elica. Fuoriesce dallo scafo attraverso
il "tubo dell'elica". E' preferibilmente in
acciaio. Nei modelli navali naviganti può andare
soggetto ad ossidazione a causa delle
infiltrazioni di acqua dall'esterno per cui è
opportuno procedere al suo smontaggio per
asciugatura, pulizia e lubrificazione (guarda i video
illustrativi).
Assecco
Nelle imbarcazioni è la parte centrale
della sentina dove è praticato un foro, detto
"allievo", che serve per lo scolo dell'acqua
quando l'imbarcazione viene messa a secco.
Assetto E' la
giacitura del piano di galleggiamento della nave,
in una determinata condizione, rispetto al piano
di galleggiamento di progetto. C'è l'assetto
longitudinale (nave appruata o appoppata) e
l'assetto trasfersale (nave inclinata). Nel
modellismo, come nelle navi vere, l'assetto viene
corretto con il carico/scarico e lo spostamento
dei pesi. Vai alla pagina galleggiamento
dei
modelli navali.
Assicurare Ammainare,
ovvero far discendere in coperta una parte
qualsiasi dell'alberatura senza sguarnirla, cioè
senza rimuovere le sue manovre dormienti o
correnti. Quando riferito ad una cima qualsiasi,
il verbo significa: darle volta, fissarla
stabilmente.
Assiometro
Trasmissione
rigida che, attraverso vari rinvii, trasmette i
movimenti della barra, o della ruota, di governo
al servomotore che agisce sul timone.
Assuccare E'
l'operazione di fissare o tesare una manovra che
si è allentata.
Asta della
bandiera
Quella che è sull'estrema poppa delle navi per
alzarvi la bandiera.
Asta di civada Quella
disposta in croce alla base del bompresso per
fissarvi i venti del bompresso (guarda i video
illustrativi).
Asta di posta Quella che le
navi da guerra all'ancora mettono all'esterno,
perpendicolarmente ai fianchi, sostenuta da
amantiglio e fissata da venti e munita di penzoli
e biscagline, per ormeggiarvi le imbarcazioni.
Aster Arma navale
americana per il lancio di missili.
Astrolabio Antico
strumento nautico, poco preciso, che consentiva
comunque di misurare l'altezza degli astri sopra
l'orizzonte, determinare gli azimut, e numerose
altre funzioni utili per la navigazione. Il nome
deriva dall'arabo asturlab che significa "che
prende le stelle".
Atterraggio Il complesso
delle manovre, dei rilevamenti e dei calcoli per
l'avvicinamento alla costa.
Attraccare L'avvicinarsi
di una nave o di una imbarcazione ad una banchina
o ad un'altra nave fino a toccarla per compiere
operazioni di imbarco o sbarco.
Attrezzare Fornire e
mettere a punto l'alberatura di vele e manovre. Si
adopera anche per indicare il particolare tipo di
velatura di una nave (attrezzatura o attrezzato a
goletta, brigantino, ecc.).
Attrezzatura L'insieme
delle vele, dei cordami, delle manovre fisse e
correnti, della ferramenta e dei bozzelli
occorrenti ad una nave. Similmente, tutto quanto
occorre per la pesca professionale o per quella
sportiva.
Augelletto - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Aurico Tipo di
armamento, o armo, costituito da vele trapezoidali
per tre lati inferite, cioè fissate,
sull'alberatura e da vele triangolari.
Autonomia Il percorso,
in miglia, che un natante a motore può percorrere,
procedendo ad una determinata velocità, con le
sole riserve di bordo.
Avamporto Specchio di
mare in posizione avanzata rispetto al porto,
delimitato da ripari artificiali, utilizzato come
luogo di sosta o di ricovero provvisorio delle
navi.
Avaria Qualunque
danno sofferto dalla nave o dal carico durante le
operazioni di carico o scarico o durante la
navigazione.
Avviso Nave da
guerra, di tonnellaggio inferiore a quello dei
cacciatorpediniere, impiegata per servizi di
esplorazione e di comunicazione.
Azimut
E'
il cerchio verticale che, passando per lo zenith,
sega l'orizzonte in due angoli retti.
Azza Grosso filo
di canapa, poco ritorto, per le reti utilizzate
nella pesca degli storioni.
Babordo Termine usato
per indicare il lato sinistro della nave e
distinguere la posizione di qualunque cosa a bordo
(in coperta a babordo..., ancora di babordo...,
ecc.). Corrisponde alla sinistra di chi è rivolto
verso prora. Deriva dalla prima parte del termine
"battery" scritto, una volta, in coperta per
indicare il ponte di batteria.
Bacan
Il
termine affettuoso che, soprattutto sugli antichi
velieri, veniva attribuito al Capitano. Non
veniva, infatti, chiamato Comandante in quanto chi
comandava veramente a bordo erano il Padreterno ed
il Vento.
Baccalare Il sostegno
trasversale che, sulle navi a remi del Medio Evo e
del Rinascimento, sosteneva il "posticcio" ovvero
il supporto che, sporgendo fuori bordo per
oltre un metro, consentiva di aumentare
l'efficacia della vogata portando all'esterno il
ginocchio del remo.
Baciare Si dice di un
paranco quando il tirante è stato alato fino a far
toccare fra loro i due bozzelli.
Bacino di
carenaggio (o
di raddobbo) Insenatura
appositamente scavata nei porti che può essere
chiusa e vuotata completamente. Vi si introducono
le navi per metterle a secco e procedere alla
pulizia della carena o riparazione.
Bacino
galleggiante
E' composto generalmente da tre cassoni di
ferro: uno orizzontale e due verticali disposti
lateralmente al primo. Introducendo dell'acqua in
detti cassoni si può far immergere il tutto quanto
è necessario per introdurvi una nave e,
vuotandoli, lo si fa emergere fino a portare la
nave fuori dal livello dell'acqua.
Baderna Treccia di
filacce di canapa, che s'avvolge attorno ai cavi
per evitare il logorio dello sfregamento. Treccia
tonda o quadra di cotone, che si fa bollire nel
sego e si mette nei premistoppa per assicurare la
tenuta stagna.
Baglio Ciascuno dei
robusti travi di legno o di ferro, leggermente
ricurvi con la convessità verso l'alto, disposti
perpendicolarmente all'asse longitudinale della
nave che, facendo testa sulle ordinate,
congiungono e irrobustiscono le murate e
sostengono i ponti (guarda i video
illustrativi).
Bagnasciuga La zona della
superficie esterna della nave che, per le
variazioni di immersione, può essere sopra o sotto
il pelo dell'acqua.
Baia Oltre al
significato geografico si chiama "baia" una
tinozza di legno o di ferro che si usa a bordo
delle navi da guerra per le lavande.
Baidar Barca o canoa
costruita con pelli di animali cucite con nervi
degli stessi sopra uno scheletro di legno. Molto
simili ai kayak degli Eschimesi, sono usate in
Siberia e nell'America Nord orientale.
Balam E' una
piccola imbarcazione con lo scafo tondo e la poppa
e la prua molto affilate. E' usata negli
acquitrini delle foci del Tigri e dell'Eufrate.
Balconata Specie di
terrazzino con ringhiera che sporgeva a poppa
delle antiche navi a vela e che comunicava con gli
alloggi degli ufficiali.
Baldt E' un tipo di
ancora senza ceppo, simile alla Hall, utilizzata
nella Marina degli Stati Uniti.
Baleniera Oltre che
alle navi specialmente attrezzate per la pesca
delle balene si da questo nome ad una imbarcazione
lunga e sottile a remi che sulle navi è adibita
all'uso personale dell'Ammiraglio e del
Comandante.
Balestrare Tesare a
ferro un cavo, perpendicolarmente alla direzione
in cui esso è in tensione, recuperado il massimo
di imbando.
Balestriere
Feritoie
aperte
nell'impavesata attraverso le quali si
tirava sul nemico con delle balestre.
Balsa Legno molto
leggero e facile da tagliare (tagliabalsa). Il
rapporto resistenza-peso è molto buono ma trova
scarsa applicazione nel campo del modellismo
navale, soprattutto dinamico, in quanto è poco
resistente. E' utilizzato soprattutto nel
modellismo aereonautico e nel modellismo edile.
Balumina Il lato di
una vela triangolare rivolto verso poppa e
delimitato dalla "penna" nella sua parte superiore
e dal "punto di scotta" in quella inferiore.
Bambù Specie di
graminacee a fusti lignificati che possono
arrivare fino a 20 metri di altezza. Diffusi
soprattutto nell'Asia Sudorientale e in Polinesia
sono usati per la costruzione di zattere, piroghe,
imbarcazioni.
Bananiera Nave con
stive refrigerate adibita al trasporto di frutta
di origine tropicale. Queste navi sono
caratterizzate da modeste dimensioni e buona
velocità.
Banchina Opera muraria
che rende atti all'attracco ed alle operazioni
d'imbarco e sbarco lidi e moli.
Banco Nome specifico di
ciascuna delle tavole poste trasversalmente, poco
al di sotto della falchetta delle imbarcazioni,
perché vi possano sedere i rematori e gli altri
occupanti.
Banda Indica
genericamente ciascun lato della nave. In
locuzioni specifiche (come capo di banda) ne
designa un elemento strutturale e la zona
corrispondente. "Alla banda" si dice del timone
quando è portato alla sua massima rotazione.
Bandella Staffa
metallica montata sulle superfici laterali del
timone per sostenere l'agugliotto, oppure sullo
specchio di poppa per sostenere le femminelle.
Banderuola
segnavento
Piccola bandiera in tessuto montata su di
una sottile armatura metallica e talvolta munita
di un piccolo contrappeso. Viene posta in testa
d'albero.
Bandiera di
bompresso
E' la bandiera delle navi da guerra
alla fonda. Si alza su apposita asta fissa sul
bompresso o all'estrema prora. Nella Marina da
guerra la si indica con il nome di Jack.
Bandiere da
segnali
Servono per trasmettere visivamente segnali
cifrati secondo le norme contenute nel Codice
Internazionale dei Segnali. Formano un complesso
di ventisei bandiere alfabetiche, dieci bandiere
numeriche, tre bandiere ripetitrici ed una
bandiera distintiva del Codice, detta
"intelligenza". Vai alla pagina bandiere.
Bandiera ombra
Bandiera
usata inizialmente da armatori statunitensi e
greci, e successivamente da quasi tutti gli altri.
Consentono di evitare di pagare tasse nazionali e
sottostare a regole severe. Le più usate sono
le bandiere di Panama, Liberia, Cipro e Singapore.
Vai alla pagina bandiere.
Bando L'espressione
"in bando" significa completamente rilasciato, non
legato né trattenuto.
Bansigo Sedile
pensile che viene fatto salire e scendere lungo
l'alberatura o lungo le murate per lavori o per
ispezioni, ma anche per imbarcare o sbarcare
persone che non possono farlo autonomamente.
Baratteria Termine con il
quale si indicava una serie di reati che andavano
dal naufragio doloso alla distruzione del carico e
delle attrezzature, dal contrabbando alla
falsificazione di documenti. Il nuovo codice della
navigazione soppresse questa figura giuridica e
considerò, separatamente, i singoli reati.
Barba La serie di
sagole, che s'irradiano a raggera dall'anello
metallico e fissano la capezziera delle brande.
Simile serie di sagole che partono da una stecca
forata irradiandosi sul gratile delle tende per
tenerle distese.
Barba di gatto
Si dice
del modo di ancorarsi di una nave che dà fondo a
due ancore, di prua, le cui catene formano
un angolo compreso fra 90° e 120°.
Barbetta Si dà questo
nome ad una cima dai 10 ai 12 metri di lunghezza
fissata per un'estremità sulla prora delle
imbarcazioni a remi o a motore. Serve per ormeggio
o per prendere a rimorchio. E' anche un cavo,
piuttosto sottile, che pende da un oggetto e serve
per attaccarlo ad un altro. Si può usare per le
brande, per il rimorchio, per l'ormeggio.
Barbiere (Nodo del)
Il nodo di scotta quando è usato per legare
i capelli sulla trama delle parrucche.
Barca Nome generico
di tutti i galleggianti mossi da remi o da motore
o a vela, di modeste dimensioni.
Barcaccia
Nome della maggiore delle imbarcazioni
di servizio di una nave.
Barcaiolo Titolo
professionale previsto all'articolo 134 del Codice
della Navigazione. Il barcaiolo abilitato può
condurre navi a vela o a remi di stazza lorda non
superiore alle 50 tonn. di stazza lorda, se
addette al trasporto di cose, e non superiore alle
10 tonn. se addette al trasporto di persone. Ciò
può avvenire nell'ambito dell'Ispettorato di porto
di iscrizione e, se autorizzato, in quelli
contigui.
Barcareccio E' l'insieme
delle imbarcazioni che costituiscono una tonnara.
Barcarizzo Punto di
accesso alla nave costituito da una apertura,
nella murata o nella battagliola, generalmente
all'altezza del ponte di coperta, alla quale fa
capo una scala (scala del barcarizzo) che porta a
pelo d'acqua.
Barchino
Mezzo
d'assalto della marina Militare Italiana durante
la seconda guerra mondiale. Era costituito da un
motoscafo a fondo piatto, piccolo e veloce,
carico di esplosivo. Il pilota stava seduto su
una tavoletta sporgente da poppa. Dopo aver
portato il mezzo, a tutta velocità, in
prossimità della nave da colpire, il pilota
bloccava il timone e, sganciata la tavoletta a
poppa, si gettava in mare.
Barcobestia Voce della
Marina Mercantile invece di nave goletta.
Bardotto Chi tira la
barca da terra, con l'alzaia.
Bareno Strumento
costituito da un'asta metallica che, fatta ruotare
in sostegni opportunamente predisposti, tramite
una barretta affilata posta alle sue estremità,
scava lunghi fori cilindrici nel legno delle
grandi strutture navali.
Baricentro E' il punto
nel quale è applicata la forza peso di un corpo.
In una nave, come in un modello, è il punto di
applicazione della risultante di tutti i pesi che
contribuiscono a formare il peso complessivo della
nave. Vai alla pagina galleggiamento
dei
modelli navali.
Barile Nome che
nella Marina Mercantile si dà alle basse gabbie.
E' anche una misura di volume anglosassone
"barrel" corrispondente a 1,6365 ettolitri.
Barilotto Parte centrale
dell'arridatoio.
Barografo E' un
barometro registratore. Una punta scrivente
traccia, su un foglio di carta graduata avvolta su
un tamburo rotante, l'andamento della pressione
atmosferica.
Barometro E' lo
strumento che serve per misurare la pressione
atmosferica. Può essere a mercurio o metallico.
Barra Leva o
manovella, di legno o di metallo, che, fissata
alla parte superiore del timone, serve a farlo
girare. Dicesi anche "barra" il bassofondo che si
forma alla foce dei fiumi (guarda i video
illustrativi).
Barra costiera Grossa trave
disposta longitudinalmente rispetto alla nave. E'
disposta su entrambi i lati dell'albero, o fuso
maggiore, e che, insieme alle barre traversiere,
poste trasversalmente, concorre a sostenere la
coffa e l'albero di gabbia.
Base misurata E' un tratto
di mare del quale si conosce esattamente la
lunghezza. L'inizio e la fine del percorso sono
definite dall'allineamento di due punti cospicui.
Sulla base misurata si fanno le prove di velocità
e di consumo.
Base navale E' il
complesso di installazioni e di attrezzature che
servono per garantire il funzionamento di una
flotta.
Bassa prua
Era il locale
posto sotto all'estrema prua sotto il castello. Vi
era alloggiato il personale di Bassa Forza.
Basse vele Sulle navi a
vele quadre è il nome generico delle vele di
trinchetto, maestra e mezzana. Si dice anche
"trevi" (guarda i video
illustrativi).
Bastardo I pezzi di
cavo che formano le trozze dei pennoni. B. delle
tonnare à la camera che segue il bordonaro di
ponente.
Bastimento Sinonimo di
nave quando questa parola è usata nel senso
generico.
Bastingaggio La parte di
murata che si prolunga oltre la coperta, formando
un parapetto lungo tutto il contorno della nave.
Sulle antiche navi da guerra, in appositi cassoni
lungo il bastingaggio, venivano ripiegate le
brande dell'equipaggio, in modo da formare una
specie di riparo contro la fucileria avversaria.
Bastone Ogni asta
che serva a tenere spiegata una vela. Prende
il nome della vela cui serve: bastone di
fiocco, bastone di coltellaccio, bastone di
scopamare, ecc. (ma anche asta di fiocco...).
Batimetrica E' la linea
che, sulle carte nautiche, unisce i punti di
uguale profondità.
Battagliola Sorta di
ringhiera metallica costituita da aste verticali
(candelieri) e catenelle posta al limite di un
ponte di coperta ove non vi sia la protezione
dell'impavesata. Vai alla pagina ringhiere
autocostruite
per modelli navali.
Battana Imbarcazione
di lunghezza compresa fra i 5 e i 10 metri, con
fondo piatto e carena a spigolo. Usata per la
pesca si trova ancora nell'alto Adriatico.
Battello Denominazione
generica di piccole imbarcazioni a remi di varia
forma e destinate a diversi usi e servizi.
Battente Riparo
verticale intorno ai boccaporti o sulle soglie
delle porte che si aprono in coperta per impedire
che l'acqua che scorre sul ponte entri nelle stive
o nei locali interni.
Battenti
di carico Assi
che corrono in senso longitudinale, all'interno
dello scafo, per evitare che il carico cozzi
contro le ordinate ed il fasciame.
Batteria Nella
marineria velica designa ogni fila di cannoni
disposta lungo il fianco della nave, donde le
locuzioni specifiche: ponte di batteria, batteria
di dritta, ecc.. Sulle navi che hanno più ponti si
dà questo nome allo spazio compreso fra il ponte
di coperta e quello immediatamente al di sotto che
si chiama ponte di batteria.
Batticoffa Rinforzo in
tela, cucito al centro della parte inferiore di
una vela quadra, per impedirne l'usura per
sfregamento contro la coffa.
Battigia Striscia di
spiaggia, al limite dell'arenile, sulla quale si
infrangono le onde.
Battisartie Sui grandi
velieri, il battisartie era una tavola posta
orizzontalmente fuori bordo lungo la fiancata. Le
sartie degli alberi vi passavano sopra e venivano
fissate al di sotto di esse, aumentando l'angolo
fra l'albero e le sartie stesse e, di conseguenza,
l'efficacia del loro sostegno.
Battura La scanalatura
a forma triangolare, detta anche battuta,
praticata in una struttura in legno allorché su di
essa va incastrata una seconda struttura. Battura
della ruota di prora: la scanalatura nella quale
si incastrano, a prua, le tavole del fasciame.
Bava Materiale
anticamente usato per confezionare lenze. Veniva
ricavato dal baco da seta prima che questo
iniziasse il bossolo.
Bava di vento Brezza
leggera.
Beaufort Scala della
forza del vento adotatta dal Comitato
Meteorologico Internazionale nel 1874. Fu ideata
dall'ammiraglio inglese Francis Beaufort.
Beccheggio, beccheggiare
Il movimento di oscillazione di una nave,
per effetto delle onde del mare, nel senso
longitudinale sollevando alternativamente la prua
e la poppa.
Belvedere Vela di un
bastimento a vele quadre sostenuta all'alberetto
di belvedere ed inferita al pennone di belvedere (guarda i video
illustrativi).
Benda
Striscia di grossa tela cucita alla parte
superiore delle vele quadre per aumentare la
resistenza dell'allacciatura con i pennoni.
Bendare B. un
cavo, un legnolo, ecc.: avvolgervi attorno, a
guisa di fasciatura, una striscia di tela, quasi
sempre catramata, prima di fasciarlo.
Benna Anticamente
recipiente in legno o in metallo, ribaltabile su
due perni, utilizzato per il sollevamento, il
trasporto e il riversamento di materiale. Oggi è
un complesso meccanico, accessorio di gru,
scavatori, draghe.
Bentinck (sartie di)
Nome
che dal loro inventore (John Bentinck, 1737-1775)
hanno assunto speciali sartie di rinforzo dei fusi
superiori degli alberi e che dai parasartie
raggiungevano la sommità di essi.
Bertoccio Si da
questo nome a ciscuna delle pallottole di
legno bucate e infilate, a guisa di rosario,
nelle trozze delle gole delle antenne, picchi
e bome per diminuirne l'attrito lungo gli
alberi.
Bertovello E' una rete da
pesca a trappola, simile alla nassa, con struttura
di forma conica.
Betta Nome di
speciali galleggianti, da rimorchiare o muniti di
macchina propria, per trasportare al largo il
materiale dragato per aumentare il fondo nei
porti. Hanno la carena in parte apribile in modo
che il materiale si scarichi con facilità nel
punto voluto al largo.
Bettolina Galleggiante,
pontato o no, per trasportare sotto le navi
rifornimenti e merci.
Betulla Legno
duro e robusto utilizzato per parti sottoposte
a sollecitazioni come, ad esempio, i supporti
dei motori in campo modellistico. Il
compensato di betulla è il migliore fra quelli
utilizzati nel modellismo navale. E' rigido e
si trova anche in spessori minimi a partire da
0,4 mm.. E' ottimo per la realizzazione delle
ordinate, dei ponti, del fasciame degli scafi
a spigolo e di quelli che, di grandi
dimensioni, hanno superfici piane piuttosto
estese.
Biacca
Pasta
di ossido di piombo con cui, una volta, si
fabbricava la pittura. Unita al sevo veniva
utilizzata anche per assicurare la tenuta
delle guarnzioni e per pitturare sartie e
paterazzi.
Bietta Cuneo di
legno adoperato nelle grandi navi a vela per
regolare l'inclinazione dell'albero nella mastra o
scassa.
Biga Apparecchio
per alzare grossi pesi. E' costituito
essenzialmente da due pali legati insieme ad una
estremità e disposti ad angolo col vertice in
alto. Al vertice è fissata una caliorna, e le
estremità libere poggiano sul suolo. Il tutto è
sostenuto da un appropriato sistema di venti.
Quando montato sul galleggiante si chiama "pontone
biga".
Bigherello La guaina che
corre lungo il bordo delle vele, e nella quale
viene passato un cavo di rinforzo detto "gratile".
Bigo Nella Marina
Mercantile si dà questo nome all'albero di carico.
Bigo di forza
E' un albero
di carico di dimensioni maggiorate che serve a
caricare/scaricare merci particolarmente pesanti.
Bigotta Elemento di
un rudimentale paranco privo di pulegge usato per
tendere il sartiame. E' costituito da un pezzo di
legno durissimo tagliato in forma ovoidale e
munito di tre o quattro fori ove è passata una
fune (detta corridore) che, nello stesso modo, è
disposta in un identico pezzo corrisondente. Con
la trazione del corridore le bigotte tendono ad
avvicinarsi (guarda i video
illustrativi).
Bigottone Bigotta a un
foro, per stragli.
Bilancella Veliero da
pesca più piccolo della tartana con un solo albero
a vela latina ed un fiocco.
Bilancia Rete da pesca
quadrata, tenuta tesa da due archi metallici
disposti in croce. Raramente usata in mare trova
impiego nelle foci dei fiumi e nelle zone
lagunari.
Bilanciamento Operazione con
la quale si correggono l'assetto longitudinale e
lo sbandamento trasversale di una nave. Nelle navi
l'operazione viene normalmente eseguita spostando
liquidi, in senso longitudinale o trasversale, fra
i vari depositi. Nei modelli navali, fatta salva
la necessità di distribuire adeguatamente i pesi
durante la costruzione, si può correggere
l'assetto spostando piccoli pesi di piombo,
mantenendoli sempre il più in basso possibile. Vai
alla pagina galleggiamento
dei
modelli navali.
Binocolo Strumento
ottico costituito dall'accoppiamento di due
cannocchiali. Solitamente provvisto di prismi
ottici per aumentare l'ingrandimento, consente la
visione binoculare di oggetti lontani.
Bireme Nave provvista
di due ordini di remi, sistemati su ponti
sovrapposti, impiegata fino al medioevo.
Biscaglina Scaletta
trasportabile formata da due cime tra le quali
sono inseriti dei bastoni o tavolette (tarozzi)
che costituiscono i gradini.
Biscia Scanalatura
(detta anche anguilla) fatta nei madieri e nelle
corbe o nel fasciame per consentire il passaggio
dell'acqua in modo che possa raccogliersi nel
punto più basso della sentina.
Bissona Tipica
imbarcazione veneziana di linee allungate.
Riccamente addobbata, e propulsa da otto rematori,
è ancora oggi usata per feste e regate.
Bitta Colonnetta
(attualmente per lo più in ghisa, un tempo di
legno con ghiere metalliche) con testa a fungo
posta sull'orlo delle banchine portuali perché vi
possano essere fissati gli ormeggi delle navi.
Anche a bordo di queste si trovano bitte, in
genere di dimensioni minori e disposte a coppia
sul ponte di coperta, sia a prua che a poppa (guarda i video
illustrativi).
Bittone
Robusta colonna che, nelle navi in legno, era
irrobustita con ghiere metalliche. Era utilizzata
per il fissaggio di grossi cavi.
Boa Cassa di
ferro galleggiante, cilindrica o a forma di botte,
ormeggiata con ancore o con pesanti massi di
calcestruzzo e munita di grosso anello o maniglia.
Collocata nei porti o nelle rade serve per
l'ormeggio delle navi e per stendere cavi da
tonneggio.
Boa da segnali Sono quelle
collocate per segnalare secche, bassifondi o altri
pericoli per la navigazione. Possono essere
fornite di fanale o di campana nei posti di
nebbia. Possono essere dotate anche di riflettore
radar.
Bocca di gancio Occhi di
varie fogge e sezione appropriata, aperti in alto,
per farvi passare cavi d'ormeggio. Ve ne sono con
rulli laterali per ridurre l'attrito.
Bocca di lupo Nodo che se
mettendo una cima a doppino e rovesciando
quest'ultimo sulle due cime riunite le avvolge e
serra. Il nodo è scorsoio.
Bocca di rancio Pezzo di
fusione in bronzo o ghisa con sagoma che rammenta
gli organi di presa di un granchio (donde, con
corruzione, il nome). Lo si fissa alla periferia
dei ponti dove si devono far passare cavi o cime
di ormeggio o di tonneggio in modo da diminuire
l'attrito e fissare il punto nel quale il cavo
deve far forza sullo scafo. Si dice pure
"passacavi".
Boccaporto Apertura
quadrangolare praticata sui ponti per il passaggio
delle merci nelle stive. Si dice anche per
aperture per il passaggio delle persone da un
ponte all'altro (guarda i video
illustrativi).
Bocchettone Presa d'acqua
che, a bordo, viene usata per collegare le
manichette antincendio o per il
lavaggio.
Bolacco
Recipiente in
metallo, solitamente scartato dalla cucina, che
viene usato per varie necessità di bordo.
Bolas
(termine spagnolo)
E' un attrezzo composto da due pietre sferiche,
rivestite di cuoio, collegate da una
correggia. Viene lanciata fra le zampe degli animali
per catturarli.
Bolentina
Lenza
attrezzata con più ami. Si pesca tenendone in mano
l'estremità per sentire quando i pesci abboccano.
Bolina Cima che, al
gratile di sopravento di una vela quadra, viene
tesata in modo da far parlare la vela al massimo
possibile dopo che i pennoni sono stati bracciati
di punta. "Andar di bolina" è la dicitura che si
usa per indicare un bastimento che stringe il
vento anche se, essendo a vele di taglio, non ha
boline.
Bolzone
(o
saetta del baglio) è la massima distanza fra la
retta del baglio e il contorno del baglio stesso.
Boma Asta di legno
che serve a fissare il gratile inferiore alla
randa. Per una estremità è fissata a snodo
all'albero e l'altra è manovrata dalla scotta di
randa.
Bomba
antisommergibile
Bomba lasciata cadere o lanciata in mare
contro sommergibili.
Bombarda Nave a vela
con due alberi: quello di maestra con vele quadre
a mezzanave e quello di mezzana con vele auriche
molto vicino alla poppa. Munita di bompresso con
più fiocchi.
Bombilla
(termine spagnolo)
E' una cannuccia.
Bompresso Albero molto
inclinato, o quasi orizzontale, che sporge dalla
prua dei velieri e che è destinato a sostenere il
lato inferiore dei fiocchi (guarda i video
illustrativi).
Bonaccia La calma di
vento e di mare. "Abbonacciare" dicesi del vento e
del mare quando stanno perdendo la loro forza.
Bonaccia cippa Si dice di una bonaccia
così bonaccia che a bordo non si muove neppure la
coda del gatto.
Bonnetta Designazione
generica delle vele di straglio.
Bordame Lembo o lato
inferiore di qualsiasi vela.
Bordare Mettere in
tensione una vela alando scotte o murre.
Bordata
Sparo simultaneo dei cannoni di una
batteria.
Bordeggiare Quando un
veliero ha il vento in direzione contraria alla
rotta che vuol seguire è costretto a percorrere
delle rotte a zig zag intorno a quella voluta
stringendo il vento. "Bordata" o "Bordo" si chiama
ciascuna di queste rotte a zig zag.
Bordo In senso
specifico è il fianco di una nave: Bordo di
dritta, Bordo di sinistra, Bordo di sopravento,
Bordo sottovento. In senso generico è tutto quello
che si riferisce ad una nave o imbarcazione:
essere a Bordo, personale di Bordo, vita di Bordo,
ecc.
Bordo libero E' l'altezza di
emersione di una nave in una determinata
condizione di carico. E' uno degli elementi
fondamentali per la sicurezza della nave (clicca
sul nome per andare alla pagina arte navale).
Borgognoni
Termine con
il quale vengono definite le grandi masse di
ghiaccio che in inglese si chiamano icebergs.
Borosa La funicella
con la quale si legano al pennone le brancarelle
di terzaruolo.
Borrello Cavicchio di
legno duro usato per la congiunzione rapida di due
cime con gasse, ottenuta passando una di queste
dentro l'altra e infilando il borrello
trasversalmente nella prima.
Bosa Brancarella
sulle cadute delle vele, alla quale si incocciano
i paranchini di terzaruolo, le branche delle
boline, ecc.
Bosso Legno
compatto e duro che si presta molto bene
alla realizzazione di bozzelli, bigotte, caviglie,
colonnine, ecc.. Si tornisce facilmente.
Bottazzo Rigonfiamento
applicato ai fianchi della nave, nella zona del
bagnasciuga, a sezione decrescente verso le
estremità. Consente di aumentare il valore del
raggio metacentrico trasversale su di una nave già
costruita.
Botte
dell'elica
Elemento strutturale che, in alcune
imbarcazioni con motore entrobordo, viene fissato
fra la chiglia e il dritto di poppa con lo scopo
di sostenere l'asse dell'elica.
Bottone Nodo che si
fa all'estremità dei cavi e delle cime e s'infila
nel cappio, o gassa, dell'altra cima, o sull'altra
cima dello stesso cavo, nel quale s'arresta come
un bottone in un'asola.
Bovo Veliero
armato a tartana e munito di un piccolo albero di
mezzana con vela aurica o latina.
Bozza Qualunque
cima, catena o gancio speciale (gancio a scocco)
che serve a trattenere una manovra, un cavo, una
catena in forza per poter compiere l'operazione di
dar volta definitivamente. Abbozzare: mettere in
bozza.
Bozzello Apparecchio
per il rinvio di funi, costituito da una cassa
munita di gancio o di anello e contenente una o
più pulegge.
Braca (o braga)
Legamento, in genere semiavvolgente, per
sollevare, spostare o trattenere in posizione
oggetti voluminosi o pesanti. Nel linguaggio
marinaresco la braca (più raramente braga) designa
apparati di ritenzione permanente come braca di
scialuppa, braca d'affusto (quest'ultima era
appunto destinata a trattenere i cannoni al
termine del rinculo conseguente allo sparo). E'
anche un pezzo di cavo o catena con le estremità
unite a mezzo di impiombatura o di anelli di ferro
oppure terminanti con ganci. Il termine viene
esteso a tele, reti, ecc. che vengono impiegate
per "imbracare".
Braca
giapponese
Può essere di tela per materiale alla
rinfusa oppure di rete. Le giapponesi a rete
vengono usate, a volte, per favorire il recupero
dei naufraghi, in condizioni di cattivo tempo,
stendendole sulle murate della nave soccorritrice.
Braccia
Misura di
lunghezza inglese pari a metri 1,83. E' usata
soprattutto per indicare la profondità del mare.
Dovrebbe corrispondere alla lunghezza delle due
braccia umane allargate.
Bracciare Ciascuna
delle manovre che servono a cambiare
l'orientamento dei pennoni per disporli secondo
quanto richiesto dall'andatura della nave, ossia
dalla direzione del suo moto rispetto a quello del
vento. Il verbo entra in locuzioni specifiche
come: "a collo", ossia disporre i pennoni in modo
che le vele siano investite dalla parte prodiera e
facciano arrestare o indietreggiare la nave; "a
ventaglio", ossia disporre i pennoni in modo che
l'angolo che essi formano con l'asse longitudinale
della nave vada aumentando dagli inferiori ai
superiori; "in croce", ossia disporre i pennoni ad
angolo retto con l'asse longitudinale della nave
(con il vento in popa); "di punta", ossia disporre
i pennoni in modo che essi vengano a toccare le
sartie (con il vento di bolina). "Falso braccio" è
il nome che si da ai cavi di fibra vegetale che si
impiegano nelle operazioni di tonneggio ed in
quelle di ormeggio provvisorio prima di distendere
gli ormeggi definitivi.
Braccio Designazione
specifica delle manovre correnti connesse alle
varee di ciascun pennone per ruotarlo e
trattenerlo nella posizione richiesta
dall'andatura della nave. Poiché i pennoni vengono
molto "bracciati" nelle andature strette, quella
tra la bolina e il traverso ha preso il nome di
buon braccio.
Bracciolo E' un
elemento angolare di congiunzione posto tra i
bagli e gli scalmi o fra i bagli e le ordinate.
Bracotto Pezzo di cavo
fasciato, messo a doppino, con alle estremità un
occhio con redancia, per sospendere paranchi e
altro ancora.
Braga
Cima con le estremità impiombate a
doppino che si usa per cingere sacchi, balle,
ecc. che devono essere imbarcati o sbarcati.
Avvolta la cima intorno alla merce, una delle
estremità passa nel doppino dell'altra e viene
incocciata nel gancio.
Bragozzo Barca da
pesca dell'alto Adriatico con la prua alta e
rigonfia. Molto pittoresco per le sue decorazioni
colorate e le vele rossastre.
Brancarella Anello di
cavo, che si impiomba alle ralinghe delle
vele per attaccarvi boline o patte
di bolina, scotte, caricamezzi, paranchini di
terzaruolo, ecc.
Branda Amaca di tela
impiegata a bordo dei grandi velieri da guerra
come letto per l'equipaggio. Al mattino venivano
"rollate" e sistemate negli appositi cassoni posti
lungo i bastinaggi.
Brandeggiare
Ruotare il cannone lateralmente per
la ricerca del bersaglio e il puntamento.
Brattare Modo di
remare impiegando un remo solo, posto a poppa. Con
il remo, fissato in una incavatura dello specchio
di poppa, si compiono rapidi mezzi giri in un
senso e nell'altro, per cui la pala assume un
movimento elicoidale che fa procedere
l'imbarcazione.
Bremo Fune di
sparto intrecciato.
Brezza
Venticello
leggero ma fresco che soffia, al mattino e
alla sera, dal mare alla costa e viceversa.
Brigantina Nome
specifico della randa poppiera dei velieri a più
alberi.
Brigantino Veliero
con due alberi a vele quadre: di trinchetto
verso prua e di maestra a poppa e bompresso.
Sull'albero di maestra era ordinariamente
inferita anche una randa.
Brigantino a
palo
Veliero con tre alberi: trinchetto e maestra a
vele quadre e la mezzana a vele auriche.
Brigantino
goletta
Veliero con due alberi: il trinchetto a vele
quadre e la maestra a vele auriche.
Briglia Nome generico
delle manovre fisse che assicurano, per la parte
inferiore, il bompresso e le aste di fiocco e
contro fiocco.
Brine
(termine inglese)
Acqua e sale per costituire la salamoia.
Brione - Struttura in
legno ricurva - detta anche pié di ruota - posta
alla base del dritto di prora.
Brogliaccio Registro sul
quale vengono riportati i dati salienti della
navigazione ed i fatti più importanti di bordo,
mano a mano che avvengono.
Broker Termine
inglese usato per designare il mediatore che opera
nel mercato del noleggio e delle imbarcazioni
usate.
Bronzo E' una lega
di rame e stagno simile all'ottone. Si lascia
lavorare con facilità. Ottimo per la costruzione
di piccoli particolari presenti nei modelli
navali. E' resistente alla corrosione ed è facile
da saldare.
Brulotto Imbarcazione
carica di materiale infiammabile che, a remi o a
vela, veniva avvicinato alle navi nemiche e, una
volta incendiato, veniva fatto trascinare su
queste dalla corrente o dal vento per incendiarle.
Bruma
Verme di mare
che attacca il legno della carena della nave. Ci si
difende da questo pericolo foderando l'opera viva
con lastre di rame.
Brusca Regolo
impiegato dal velaio per il taglio delle vele.
Bruscare Sciogliere
con il calore il vecchio catrame dei comenti per
effettuare un nuovo calafataggio.
Buca del gatto
Varco nel piano di una coffa per
consentirvi l'accesso delle manovre fisse
sottostanti.
Bucintoro Tipo di
galera, riccamente ornata, usata per viaggi e
cerimonie solenni. Famoso il Bucintoro del Doge di
Venezia a bordo del quale lo stesso celebrava,
ogni anno nel giorno dell'Ascensione, lo
Sposalizio del Mare.
Budello di baco Filo di seta
tenacissimo per lenze da pesca.
Bugliolo Nome marinaro
di tutte le specie di secchi in uso a bordo, siano
essi di legno, di ferro, di cuoio o di tela.
Bulbo La parte
inferiore della deriva, o della chiglia, delle
imbarcazioni a vela da regata o da diporto
costituente la zavorra, in ghisa o in piombo.
Viene detta anche "prua a bulbo" quella che, nelle
navi, è provvista di un rigonfiamento nella parte
immersa. Tale particolarità costruttiva,
modificando la resistenza dell'onda, consente di
ottenere, a pari velocità, un sensibile risparmio
di potenza e, quindi, di consumo.
Bullezzumme -
Bullesumme Termine ligure che indica il mare
leggermente mosso soprattutto per l'azione del
vento. E' lo stato fra il mare calmo ed il mare
grosso.
Bunkeraggio
L'operazione
di rifornimento di combustibile. Alle navi a carbone
accostavano delle bettoline cariche di carbone.
Questo veniva messo in apposite "coffe" - ovvero
ceste a tronco di cono - e issato a bordo dove
veniva riversato nei carbonili. Le navi con caldaie
a nafta ricevono il combustibile attraverso apposite
manichette.
Buon braccio (andare di...)
Si dice quando, per seguire la
rotta stabilita, non si è costretti a bordeggiare
ne ad andare di bolina pur non avendo il vento al
traverso o di poppa.
Burchiello
o
burchio Barcone di dimensioni
relativamente piccole, generalmente coperto,
adibito al trasporto di merci e passeggeri nei
canali e nei bassi fondali.
Burlone Cavo
d'acciaio fasciato con cavo sottile di cocco. Si
usa per lima da reti e per appesantirle.
Bussola La bussola è
il noto strumento magnetico per orientarsi in
mare. Vi sono anche bussole non fondate sulle
proprietà dell'ago magnetico, ma su quelle del
giroscopio: "bussole giroscopiche", "girobussole".
Bussola normale
E' la
bussola magnetica sistemata sul tetto della
timoneria o comunque in un punto dove sia meno
soggetta alle interferenze magnetiche di bordo.
Serve come riferimento per la regolazione della
bussola di governo.
Buttafuori Nome generico di
qualsiasi asta tenuta fuori bordo per sostenere
qualsiasi cosa.
Cabanella Piccola barca
a remi usata nelle tonnare e dalla quale viene
diretta la mattanza.
Cabestano Nome
marinaresco dell'argano, ossia dell'apparecchio
di trazione con asse verticale ompiegato sulle
navi per l'ancoraggio e per altre manovre
richiedenti grande forza.
Cabina Nelle
imbarcazioni è una tuga per l'alloggio
dell'equipaggio e dei passeggeri e dove sono sistemati
i servizi.
Cabinato Termine che
indica una imbarcazione da diporto medio-piccola.
Queste imbarcazioni, a vela o a motore, sono
pontate e posseggono una tuga adibita ad alloggio.
Cablotto Il cavo usato
sulle imbarcazioni per l'ancorotto, piccola ancora
a tre o quattro marre usata specialmente per le
lance.
Cabotaggio La
navigazione ed il traffico lungo le coste.
Caccaracci
Sono
gli scarafaggi sovente presenti a bordo nelle cucine
e nei locali caldi e umidi dove scarseggia la
pulizia.
Cacciatorpediniere
e conduttori Nave
di dislocamento inferiore a quello degli incrociatori
con alta velocità. I più moderni hanno armamento misto
costituito da missili contraerei e navali e da
artiglierie. Accanto ai tipi generici (detti anche
polivalenti) troviamo i "conduttori", che hanno i
maggiori dislocamenti, e le specialità "picchetto
radar", "posamine", "antisom", ecc. Tali nomi indicano
le rispettive funzioni.
Cadet Monotipo a vela da
diporto e da regata, con scafo a spigolo e deriva
mobile. E' usato soprattutto per l'addestramento
dei ragazzi. E' poco diffuso in Italia.
Caduta o colonna
Nome del bordo, o lembo, laterale delle vele
quadre.
Caicco Piccolo
battello a remi in dotazione alle navi a vela.
Cala Locale situato
nelle parti interne e basse di una nave e
destinato a deposito di materiale e di attrezzi.
Si distingue dal gavone per dimensioni,
destinazione e collocazione. La cala è anche una
piccola insenatura ove può trovare ridosso il
naviglio minore (guarda i video
illustrativi).
Calafataggio
(calafatare) Nei
bastimenti di legno il riempimento relativamente
elastico, un tempo fatto con filacce imbevute di pece
al momento della posa in opera e poi inserito a forza,
con speciali scalpelli, nelle giunzioni longitudinali,
ovvero nei comenti, del fasciame per assicurarne la
tenuta stagna. Nei bastimenti di ferro i procedimenti
meccanici per raggiungere lo stesso scopo nelle
connessioni delle lamiere.
Calafato L'operaio
specializzato nel calafataggio.
Calata E' il tratto di molo
fra due pontili. Le navi vi attraccano di punta con
le ancore a fondo e i cavi di poppa fissati alle
bitte.
Calaverna La fasciatura
di cuoio attorno al ginocchio del remo, per
preservarlo dallo sfregamento contro le scalmiere.
Calcagnolo Sporgenza del
dritto di poppa, sulla quale si innesta l'ultima
femminella del timone.
Calcese
Attrezzatura
per piccole navi o imbarcazioni a vela costituita da
un albero smontabile che porta vele latine.
All'estremità dell'albero è sistemnta una puleggia per
la drizza della vela.
Caldaia a tubi
d'acqua Caldaia più moderna provvista di forni e di
fasci tubieri. Questi fasci tubieri collegano dei
collettori, inferiori e superiore, e sono
attreversati, internamente, dall'acqua. Il vapore
viene prelevato dal collettore superiore (guarda i video
illustrativi).
Caldaia a tubi di
fiamma Caldaia di vecchio tipo provvista di uno o
più forni, nei quali viene bruciato carbone o nafta, e
di un fascio tubiero attraversato internamente dai
prodotti della combustione. L'acqua si trova
all'esterno dei forni e dei tubi e, riscaldandosi, si
trasforma in vapore (guarda i video
illustrativi). Guarda anche la pagina
"le
caldaie" della serie dedicata alla macchine del
Titanic.
Caligo
Termine
lagunare che indica una nebbia diffusa.
Caliorna
Grosso paranco
composto da una cima che passa attraverso due
carrucole delle quali una è doppia ed una è tripla.
Calma di vento Assenza di
movimento apprezzabile dell'aria.
Calmo Indica lo
stato del mare quando corrisponde allo 0 della
scala Douglas.
Calorna
o caliorna Grosso paranco a molte vie in genere sospeso
ad una coffa e adibito all'imbarco e allo sbarco di
grossi pesi.
Calumare - calumo
Filare fuori bordo una cima o cavo da rimorchio o
da ormeggio. "Calumo" designa la quantità di
gomena o di cima lanciata in mare; in senso
ristretto è usato per indicare la quantità di
catena o di cima che, durante l'ormeggio, si trova
tra l'ancora e la cubia.
Camallo Termine
dialettale ligure che indica lo scaricatore del
porto.
Cambusa -
cambusiere La cambusa è il deposito dei
viveri. Il cambusiere è il consegnatario dei
viveri.
Camera (servizio di)
Sulle navi mercantili tutto quello che riguarda
l'alloggio ed il vitto dei passeggeri.
Camera poppiera Spazio
interno fra l'ultimo banco poppiero, lo schienale
ed i fianchi laterali dell'imbarcazione. E'
risservato alle persone e alle merci trasportate.
Camerotto
il cameriere
destinato al servizio del Comandante.
Camisaccio Nome
specifico della corta camicia chiusa, e per lo più
con maniche lunghe e ampio colletto (talora
usabile come rudimentale cuffia), che indossavano
i marinai e dalla quale è derivata quella che
costituisce l'elemento caratteristico della divisa
delle marine militari del mondo intero.
Campana di
bordo
Sulle navi aveva il compito di segnalare, con una
opportuna serie di rintocchi, gli ordini di
servizio interni della nave e quelli di emergenza
o di pericolo. Attualmente è sostituita dalla
sirena o dalle comunicazioni radiotelefoniche.
Campo di giro Lo specchio
d'acqua circolare nel quale la nave ancorata può
ruotare facendo perno sull'ancora. Il suo diametro
dipende dalla lunghezza della catena e dalla
profondità dell'ancoraggio.
Canapa
Pianta dal
cui fusto si ricavano le fibre con le quali si
costruiscono i cavi.
Candeliere Ciascuna
delle aste metalliche verticali che sostengono le
tende e costituiscono gli elementi principali
della battagliola. Fra essi sono tesi dei cavi
metallici a differente altezza, i più alti per le
tende ed i più bassi per la battagliola, che si
chiamano draglie (guarda i video
illustrativi).
Canestrello Anello
scorrevole di varia forma e dimensione destinato a
trattenere una vela all'albero o allo straglio
d'inferitura.
Cannocchiale
Strumento
ottico dotato di lenti che consente di ingrandire
oggetti lontani.
Canoa Piccola
imbarcazione trasportabile, a remi o a vela. E'
ritenuta una delle barche più antiche. La sua
costruzione, nel tempo, è passata dall'impiego di
strisce di corteccia fissate ad un telaio di
legno, alle pelli, alle tavole di legno. Oggi
esistono canoe di plastica e gonfiabili.
Canotto Termine
generico per indicare le piccole imbarcazioni a
remi, talvolta munite di piccolo motore
fuoribordo, per i servizi di bordo dei grandi
yachts e per il trasporto in genere.
Cantaro Antica misura
di peso per indicare il tonnellaggio delle navi.
Cantilena
Canto
melodico utilizzato, a bordo, per dare ritmo ai
vogatori e agli addetti all'argano affinché vadano a
tempo.
Cantoniera
rovescia Profilato
angolare che, in una costruzione mista legno/ferro,
collega la lamiera del madiere al tavolato
superiore.
Capataz
(termine
spagnolo) E' il capo di una squadra di
portuali.
Capelli della
penna
Cavetti che pendevano dall'estremità dell'antenna,
per allungarla legandovi lo spigone.
Capezziera Ciascuno dei
fasci di sagole che fanno capo all'anello di ferro
e si legano agli occhielli sulle testiere della
branda. Le sagole si chiamano barbe.
Capitan d'armi
Sottufficiale
che a bordo delle navi passeggeri, con funzioni
psudo poliziesche, è responsabile della sicurezza
dei passeggeri e dell'equipaggio.
Capitano
al comando Nelle navi a vela
non esisteva la figura del Comandante. Il vero
comandante era "il vento". Il comando del bastimento
era affidato al "Capitano al comando".
Capitano di bandiera
Figura del passato. Era così chiamato quel Capitano,
solitamente anziano, che era in possesso dei titoli
di "Lungo corso" e di "Gran Cabotaggio" e della
patente. In pratica il bastimento veniva comandato
dall'Armatore o da altra persona di sua fiducia
priva, però, dei titoli ufficiali.
Capo di banda L'orlo
superiore della parte emersa dello scafo. E'
detto anche frisata.
Caponare Agganciare
l'ancora al capone e alzarla fino alla coperta.
Operazione propria delle ancore con ceppo.
Capone (Gru di)
Grosso paranco sospeso all'esterno dell'anca di
prua, ovvero del mascone, e specificamente
destinato a issare l'ancora sino al livello della
coperta, traendola dalla parte della cicala e del
ceppo, mentre la gru del pescatore la sollevava
dalla parte delle marre in modo da disporne
orizzontalmente il fuso. Sulle navi a vela la gru
di capone era per lo più costituita da una robusta
trave fuoriuscente al di sopra dell'impavesata (guarda i video
illustrativi).
Caponata
Si
dice di un'ancora quando è fissata alla gru di
capone. La "caponata" è anche un piatto tipico
marinaro composto da una galletta spezzata e
inzuppata in acqua salata con acciughe salate,
tonno sott'olio e musciamme. Il tutto condito con
olio, sale e aceto.
Caporale
E' il primo
sottufficiale dell'equipaggio di macchina. Il suo
ruolo, una volta molto importante, si è andato via
via riducendo con l'avvento dell'automazione navale.
Capotesta Nome
specifico delle maglie terminali e maggiorate
delle catene di manovra e di quelle delle ancore
in particolare.
Cappa Andatura che
una nave deve prendere per affrontare col minimo
danno il cattivo tempo. Generalmente i velieri
riducono al minimo le vele ed i piroscafi mettono
le macchine a lento moto. "Alla cappa", "Essere
alla cappa" sono le espressioni relative. Viene
spesso confuso con la "panna".
Cappello La ghia con
la quale si sollevano le vele di maestra e di
trinchetto. Anche il copricapo impermeabile usato
dai marinai in caso di pioggia, detto anche
sud-ovest.
Carabottino Un ripiano a
griglia, costituito da un robusto telaio
perimetrale e da tanti piccoli correnti
incrociati.
Caracca Nella
seconda metà del Quattrocento, sulla base delle
osservazioni di navi nordiche, soprattutto le
cocche anseatiche, vennero costruite navi che
vennero chiamate Caracche. Avevano uno scafo tondo
e panciuto, un castello e un cassero molto alti.
Avevano tre alberi e, a volte, anche quattro.
Portavano vele quadre negli alberi prodieri e
latine in quelli poppieri.
Caravella Piccola nave
a prora tonda e poppa quadrata. Aveva un
dislocamento dalle 25 alle 60 tonnellate. Sovente
quelle più piccole non erano pontate. Aveva due o
tre alberi con vele latine. Nelle caravelle
portoghesi mancava il bompresso.
Carato Termine
commerciale marittimo con il quale si indica una
quota di partecipazione alla proprietà di una
nave, divisa in ventiquattro carati e frazioni di
esso.
Carbonamento L'operazione
di imbarco del carbone per l'alimentazione delle
caldaie.
Carbone
Combustibile
di origine minerale usato nelle prime navi a
propulsione meccanica. Successivamente è stato
sostituito da combustibili liquidi come la nafta e
il gasolio. Guarda il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine. E' interessante conoscere
l'atteggiamento di molti armatori di velieri che,
quando si trattò di passare alla propulsione
meccanica, sostennero la ragione che "il vento è
gratis" mentre "il carbone si deve comprare".
Carbonera Nome dato
alla vela di straglio di gabbia perché spesso
annerita dal fumo delle cucine, che erano in
coperta al di sotto di essa.
Carboniera
E' il locale che si
trova a lato della caldaia e nel quale viene stivato
il carbone.
Carbonile
Depositi,
attigui alle caldaie, nei quali veniva stivato il
carbone utilizzato dalle navi che usavano questo
combustibile. Notizie sui carbonili, sui rischi di
autocombustione, sui sistemi di intervento, guarda
la pagina "Le
caldaie" della serie dedicata alle macchine
del Titanic. Guarda anche il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Carcame Con questo
termine si definiscono i resti di una nave
naufragata.
Carena Nome
specifico della parte inferiore e immersa della
nave, detta anche "opera viva".
Cardanica (sospensione)
Sistema di sospensione articolato per evitare che
i movimenti di rollio e di beccheggio si
trasmettano agli strumenti di precisione.
Carenare (far carena)
Operazione per pulire e proteggere la carena, ora
con pitture, un tempo con pece o rinnovando il
manto di rame. L'operazione, più propriamente
detta carenaggio, si fa immettendo la nave in
bacino o inclinandola lateralmente su un
bassofondo quando è di piccole dimensioni.
Cargo Termine
inglese, ormai entrato nel linguaggio comune, che
indica una nave adibita esclusivamente al
trasporto di merci.
Caricabasso o alabasso
Qualsiasi manovra corrente destinata ad ammainare
alcune vele (come fioccchi e vele di straglio) e
più genericamente a far discendere o ad abbassare
qualcosa, come bandiere, segnali, parti
dell'alberatura.
Caricaboline Imbrogli di
una vela quadra, situati sulla ralinga di caduta e
che portano al pennone.
Caricagola Imbroglio
doppio della randa.
Caricamezzi
Imbrogli di una vela quadra, che
ne portano il bordo inferiore all'altezza del
pennone.
Caricapenna Imbrogli
della vela latina con i quali si serra una parte
della vela sul picco.
Caricascotte Manovre
correnti, usate per le vele quadre, che servono
per imbrogliare le vele, alzando sotto il pennone
le due bugne di scotta e di mura.
Carichino Piccolo
attrezzo, di metallo o di plastica, utilizzato per
caricare i fucili subacquei.
Carpentiere Operaio
specializzato nella costruzione o riparazione
degli scafi in legno.
Carretta
Termine adoperato per indicare navi
mercantili ormai tecnicamente superate, in
servizio da molti anni, ma che tuttavia
continuano a svolgere utilmente il loro
servizio.
Carro Nell'antenna
di
una vela latina è la parte di diametro
maggiore. L'altra parte si chiama "penna".
Carronata Corto cannone
navale in ghisa.
Carruggetto
Stretto
corridoio sul quale, a bordo, si affacciano le porte
delle cabine. Il nome deriva dal termine ligure
caroggio che indica la stretta viuzza fra due
palazzi.
Carteggio,
Carteggiare Le operazioni che si
eseguono sulla carta nautica per la
soluzione dei problemi inerenti la
navigazione. Si utilizzano un compasso a
punte fisse, delle parallele, delle
squadrette nautiche.
Cascio
Paratie
in legno che vengono innalzate nelle stive,
in senso longitudinale, per impedire che i
cereali possano scorrere, in caso di rollio,
da un lato all'altro compromettendo la
stabilità della nave.
Cassa a fumo
Parte
della caldaia a tubi di fiamma nella quale
scarica il fumo prima di uscire dal
fumaiolo. Guarda il video "Le
macchine del Titanic" con la visita
guidata alla sala macchine.
Cassa a fuoco
Parte della caldaia a tubi di fiamma, fra il
forno ed il fascio tubiero. Guarda il video
"Le
macchine del Titanic" con la visita
guidata alla sala macchine.
Casseretto Ponte
sopraelevato sulla coperta a poppa delle navi.
Cassero Negli antichi
velieri parte, generalmente rialzata, del ponte di
coperta compresa tra l'albero di maestra e la
poppa. Nelle navi moderne, ponte sopraelevato
sulla coperta al centro della navi (guarda i video
illustrativi).
Cassette di cemento
Sulle vecchie navi, con fasciame inchiodato, erano
un mezzo per contrastare le infiltrazioni
dell'acqua all'interno della scafo. Veniva
costruito un contenitore di legno nel quale veniva
colato del cemento al quale, sovente, veniva
aggiunta della soda cristallina per avere una
presa più veloce.
Castagna Nome generico
di qualsiasi tacco o nottolino di arresto, per lo
più usato in riferimento all'apparato che
impedisce l'inversione del moto di un argano o di
un mulinello. E' anche lo scontro che trattiene
l'invasatura sullo scivolo, prima del varo.
Castagno Il legno di
castagno è resistente e abbastanza leggero ed
elastico. Resistente nell'acqua viene utilizzato
per fabbricare botti, palafitte e mobili
rustici. Può essere usato anche per costruire
parti dell'ossatura di piccoli scafi.
Castagnola Tacchetto di
legno o riscontro metallico per impedire lo
scorrimento di una legatura.
Castello Negli antichi
velieri l'estremità prodiera rialzata del ponte di
coperta. Nelle navi moderne, ponte sopraelevato
sulla coperta a prua delle navi (guarda i video
illustrativi).
Catamarano
Costituito da tronchi uniti fra loro in
modo da formare una tipica zattera in uso, da
tempo immemorabile, fra il Golfo del Bengala e
le coste indiane sud orientali, deriva il nome
da Kattu-Maram (tronchi legati). Il catamarano
moderno è costituito da due scafi collegati
fra loro da apposite strutture che, nelle
imbarcazioni più grandi, possono diventare un
ponte di coperta anche tugato.
Catboat E' una
imbarcazione a vela con un solo albero a prua
derivato da antiche imbarcazioni carboniere del
Nord Europa. Porta una randa aurica e
somiglia al dinghy. Molto diffuso negli
Stati Uniti è utilizzato per la pesca e per il
diporto. La sua lunghezza non supera i 6 metri.
Catena Le catene
vengono utilizzate in marina per le ancore di
bordo, per gli ancoraggi delle boe, per i corpi
morti, i battelli fanale, ecc. Nei velieri d'altri
tempi le catene venivano usate per le manovre
fisse, soppiantate poco a poco dai cavi in acciaio
o in ferrro zincato. Al di sopra dei 12 mm di
diametro, le maglie delle catene sono rinforzate
con un traversino.
Cavallino (insellatura del)
La curvatura, generalmente concava, che la
coperta di uno scafo, vista lateralmente, presenta
da prua a poppa.
Cavatoia
Fenditura praticata negli alberi, nei
pennoni, nei bozzelli, nelle gru per allogarvi
le pulegge.
Caviglia Cavicchio
mobile, di legno o di metallo, posto nel un foro
di un apparato, detto cavigliera e situato presso
ogni albero, perché vi siano fissate drizze,
scotte e altre cime di manovra. Si dice altresì
caviglia ciscuna delle maniglie o impugnature
disposte radialmente attorno alla ruota del timone
per manovrarla più saldamente. Caviglia è anche il
cavicchio conico con cui si divaricano i legnoli,
ossia gli elementi ritorti dei quali è costituita
una cima, per farvi giunte o gasse impiombate.
Cavigliera Specie di
rastrelliera, posta ai piedi dell'albero, dove
sono infilate le caviglie alle quali era data
volta con le varie manovre correnti, ossia
dove queste venivano fissate nella posizione
d'impiego. Le navi a vele quadre, oltre che ai
piedi degli alberi, ne avevano sulle coffe e
presso le impavesate.
Cavo E' il nome
veramenre marinaro per tutte le specie di corde,
funi, canapi, qualunque sia la materia con la
quale sono formati. E' però specifico per quelli
metallici e per quelli in fibra vegetale (canapa,
manilla, cocco, ecc.) di notevole diametro. Per
quelli di diametro più modesto, ma sempre di fibra
vegetale, si usa la parola "cima". I termini di
funi, corde, ecc. sono assolutamente non marinari.
Cavo a treccia E' formato da
un numero pari di legnoli di tre trefoli ciascuno.
Dividendo in due parti uguali i legnoli, una metà
viene commessa con avvolgimento a "Z" e l'altra
con avvolgimento a "S". Scopo di questa speciale
commettitura è di assicurare al cavo una maggiore
flessibilità ed impedire che prenda delle volte.
Cavo piano Nome generico
del cordame costituito da legnoli (o trefoli)
semplici, in genere tre, disposti con commettitura
destrorsa, ossia avvolti in senso destrorso.
Cavo torticcio Nome generico
del cordame, per lo più di maggiori dimensioni,
costituito da tre o quattro cavi piani (detti
cordoni) disposti con commettitura sinistrorsa.
Cazzare Tendere un
cavo, ad esempio una scotta, il più possibile.
Cazzascotte Attrezzo
fissato sulla coperta o a murata al quale si danno
volta le manovre correnti e in particolare le
scotte.
Celeuma Termine di
origine greca che indica il canto ritmico dei
rematori delle galere impegnati nella voga.
Cenerario
Vano
posto nella parte inferiore del forno della
caldaia a carbone, al di sotto della griglia. Qui
si raccoglie la cenere prodotta dalla combustione
del carbone (guarda i video
illustrativi).
Centro di carena
E' il baricentro del volume di carena.
Centro di deriva
E' il baricentro (centro di figura) del piano di
deriva (vedi).
Centro di
galleggiamento E' il
baricentro della figura di galleggiamento.
Centro velico Il punto di
applicazione della risultante delle azioni che il
vento esercita sulle vele. Nel linguaggio moderno
indica anche una scuola di vela.
Ceppo Traversa in
legno posta sul fuso dell'ancora in prossimità
della cicala, perpendicolarmente al piano delle
marre, per garantire che una di queste penetri nel
fondo.
Cerniero
Mezzo barile
che, sulle navi antiche, era fissato alla paratia
prodiera del cassero. Era destinato alla razione
giornaliera di acqua. Prendeva il nome dalle due
grosse cerniere dello sportello che lo chiudeva.
Cerri Segnale
costituito da un gavitello rosso munito di
scandaglio per l'ancoramento. Viene usato per
indicare, per breve tempo, una posizione.
Cers o Cierzo E' il nome che
viene dato al Mistral nella zona costiera compresa
fra le coste francesi e la Catalogna. E' caldo in
estate e freddo in inverno. E' sempre molto
violento.
Chalut Termine
francese che indica una rete da pesca a sacco o a
strascico.
Chalutier Termine di
origine francese che indica un peschereccio, a
propulsione meccanica, che pesca con rete a
strascico.
Chiara Fare chiara
una manovra, un cavo, ecc.: liberarli da intoppi,
da cocche o verine che impediscono di scorrere.
Chiaro Si dice di un
cavo o di una catena adugliati in modo che possano
essere impiegati senza rischio che si impiglino o
che prendano delle volte.
Chiatta Barcone con
estremità molto larghe, quasi quadrate, molto
robusto ed impiegato per il trasporto di materiali
pesanti sui fiumi e nei canali.
Chiave Pezzo di
legno o di metallo che, introdotto nell'apposita
cavità fatta nella rabazza degli alberi di gabbia
e di velaccio, li sostiene facendoli gravare sulle
strutture poste alla sommità degli alberi
sottostanti.
Chiesuola Custodia di
protezione della bussola, in legno o in metallo
non magnetico.
Chiglia
La vera spina dorsale dello scafo. E'
nella parte più bassa della carena. Sporgente
nei bastimenti e nelle barche in legno, nei
bastimenti metallici forma superficie continua
col resto della carena (guarda i video
illustrativi).
Chiodatura Metodo di
unione delle lamiere che formano lo scafo delle
navi in ferro. I chiodi che si utilizzano per tale
operazione, detti anche pernotti, sono perni di
ferro o acciaio, con una testa, che attraversano i
lembi delle lamiere e vengono fissati, previo
riscaldamento sulla forgia, mediante ribattitura.
La chiodatura è stata sostituita dalla saldatura
che fu adottata su larga scala, a partire dalla
seconda guerra mondiale, quando vennero realizzate
le navi da carico tipo Liberty americano.
Alcuni usano il termine "rivetti" che, però,
è più indicato per definire i piccoli chiodi
ribattibili a freddo, i rivetti a strappo o
comunque i sistemi di unione più leggeri. I
rivetti sono ampiamente usati nella costruzione
aereonatica.
Chiodo
Vedi
chiodatura
Chiusa E' lo
sbarramento di un corso d'acqua, a monte o a valle
di un bacino o di una conca, allo scopo di far
superare un dislivello ai natanti.
Cianciolo E' una rete di
circuizione che può raggiungere una lunghezza di
500 metri ed una altezza di 90. E' usata per la
cattura di pesci in branco.
Cicala
Anello metallico alla sommità del fuso
di un'ancora che consente di ammanigliare
l'ancora stessa alla catena.
Cilindrata E' il volume
del cilindro, calcolato fra il punto morto
superiore e quello inferiore del pistone di un
motore a combustione interna. E' normalmente
indicato in cmc. Per motori a più cilindri si
indica la cilindrata totale. E' usata per definire
la classe dei motoscafi da competizione.
Cima Generico
nome marinaresco di ogni fune o corda di media
dimensione; quelle più piccole sono dette
sagole e quelle maggiori gomene o gherlini.
Cimino E' la parte
estrema e flessibile della canna da pesca.
Cinese, Vela
Cinese E'
una vela al terzo, trapezoidale-ellittica,
inferita all'albero mediante anelli di cima. E'
mantenuta tesa da numerose stecche trasversali.
Tipica delle giunche cinesi trova oggi impiego,
per la grande manovrabilità, anche su
imbarcazioni da diporto.
Cinque alberi Velieri
sviluppatisi nel corso del XIX secolo per
competere con le navi a vapore che si stavano
affermando. Dotate di cinque alberi portavano una
velatura che arrivava, complessivamente, a 5000
mq. Potevano raggiungere una velocità di 16 nodi e
una stazza di 4500 tonnellate.
Cinta I quattro o
cinque corsi più alti del fasciame esterno della
murata di una nave.
Cinta a mare E'
l'insieme dei cavi che trattengono la nave dopo il
varo.
Cintura di
salvataggio
E' una specie di giubbotto contenente
sughero o altro materiale leggero, che deve essere
indossato ed allacciato. E' costituito in modo da
mantenere una persona a galla con la pancia
rivolta verso l'alto sostenendogli la testa.
Cintura di
sicurezza
Accessorio indispensabile per gli equipaggi delle
imbarcazioni a vela in regata. E' costituita da
una cintura e da due bretelle. Indossata dal
marinaio viene assicurata allo scafo per mezzo di
una cima e di un gancio a scrocco.
Cintura di
zavorra
E' la cintura usata dai subacquei per
neutralizzare la spinta di galleggiamento. E'
costituita da una cintura a sgancio rapido
appesantita con piombi.
Cioccare
Allascare un poco un cavo o una manovra in
tensione, togliendo quelle volte che occorre per
farli scorrere. In particolare, si cioccano i cavi
passati sui tamburi dei verricelli per
liberarne le volte accavallate.
CIRM
Centro
Internazionale Radio Medico. E' un servizio di
assistenza medica ai naviganti imbarcati su navi
prive di medico. E' stato istituito, a Roma, dal
Prof. Guida.
Cirmolo o
cembro
Legno tenero della famiglia delle conifere, di
colore rosa e poco compatto. Facile da lavorare
viene usato per lavori di intaglio. Può essere
usato, in modellismo, anche per la costruzione di
scafi pieni, scialuppe, ecc.
Cirro E' la prima
nube che annuncia l'arrivo di una depressione. Si
trova ad alta quota ed è costituito da minutissimi
cristalli di giaccio.
Cisterna,
Nave cisterna
E' una nave mercantile destinata al
trasporto di petrolio e altri carichi liquidi.
Si caratterizza per la sistemazione
dell'apparato motore a poppa per ragioni di
sicurezza ed evitare che il tunnel dell'elica
attraversi le cisterne del carico.
Ciuccio Termine
dialettale che indica la cima posteriore che
collega la coda della rete a strascico con il
segnale galleggiante.
Ciurma Nome
collettivo di galeotti, prigionieri, schiavi,
malfattori incatenati a bordo delle antiche navi a
remi.
Civada Parte
centrale del bompresso da cui prendono nome
attrezzature e vele che hanno relazione con esso:
"picco di civada", "pennone di civada", "vela di
civada", ecc. E' anche il nome delll'antica vela
quadra che, inferita ad un pennone situato al di
sotto del bompresso, era usata ancora da alcune
navi agli inizi del XIX secolo.
Classe Suddivisione
degli scafi da regata a seconda della loro
costruzione e della loro attrrezzatura per le
imbarcazioni a vela; a seconda della cilindrata
del motore per gli scafi da competizione
motonautica.
Classificazione Il giudizio
imparziale, in base a criteri predeterminati,
espressi da una perizia sull'efficienza tecnica di
una nave e sul grado di fiducia in essa riposto.
Clessidra
L'orologio
a polvere o ad acqua, utilizzato a bordo fin dai
tempi più remoti per calcolare il tempo e i
turni di guardia.
Clipper Termine
inglese che indica un veliero il cui scafo ha
forme molto affinate, possiede una alberatura
molto alta e un'ampia superficie velica. Il
termine deriva da clip che significa tagliare. I
clipper potevano raggiungere velocità fra 16 e 18
nodi.
Cocca Volta che
prende il cavo su se stesso quando i legnoli
tendono a discommettersi. E' anche un bastimento a
vela del XII secolo che tentava di migliorare le
qualità nautiche delle navi a scafo tondo. Aveva
le estremità molto rialzate ed un solo albero
armato con una vela quadra. Verso la fine del XV
secolo le cocche arrivavano a portare carichi fino
a 1000 tonnellate e montavano anche tre alberi.
Coda Corda corta e
sottile, che si unisce a un oggetto per poterlo
legare su un'asta, su una manovra, ecc.
Coda di cane Corona e
impiombatura all'indietro della cima di un cavo,
di una corda, per fermarla ed evitare che si
sfilacci.
Coda di ratto
Assottigliamento dell'estremità dei cavi, che
termina a punta, fermato da un intreccio di
filacce. Si fa perché non si sfuocchino e per
infilarli più agevolmente nei bozzelli, occhi,
golfari, ecc.
Coda di vacca La cima di un
cavo lasciata libera e sfioccata, sicché somiglia
alla coda dei bovini.
Codetta Pezzo di cima
della lunghezza della barbetta ma fissato a poppa
delle imbarcazioni. Serve per ormeggio e per dare
rimorchio.
Coefficienti di
finezza
Rapporti fra gli elementi geometrici dello scafo
che hanno influenza sulla stabilità, sulla
velocità, sulle proprietà evolutive, ecc.
Cofano Struttura
formata da paratie verticali disposte in modo da
delimitare grandi aperture praticate sui ponti
(cofano del locale macchine, delle scale, ecc.).
Coffa Piattaforma
di legno collocata alla sommità del fuso maggiore
di ogni albero.
Cogliere alla
festa
Arrotolare un cavo o una cima in spire
concentriche e disposte su un solo piano, o su più
piani sovrapposti, in bell'ordine; oppure formarne
delle spire a otto.
Cogliere un
cavo, una cima,
ecc. Arrotolarlo, da sinistra a destra,
dopo l'uso, rimettendolo in ordine.
Coil
(termine
inglese) E' un rotolo di lamiera sottile.
Collies
Personale
indigeno utilizzato nei porti orientali per il
carico e lo scarico delle merci.
Collimazione E'
l'operazione con la quale si portano a coincidere
due immagini. In navigazione riguarda, in modo
particolare, l'uso del sestante.
Collisione Contatto
violento fra due navi.
Collo (a collo)
Giro completo di una cima attorno ad un oggetto.
"A collo": posizione di una vela che si trovi o
che sia sìtuata disposta in modo che sia investita
dal vento dalla parte anteriore della nave e che
quindi non eserciti forza propulsiva, ma anzi
contribuisca all'arresto o all'arretramento della
nave stessa. L'espressione completa è
"prendere/mettere a collo".
Colma Designazione
della massima altezza raggiunta dall'acqua alla
fine del flusso di alta marea.
Colombiere Parte di ogni
albero compresa tra la coffa e la testa di moro.
Colonna della
bitta
Ciascuno dei pali che la compongono.
Colonna
d'ormeggio
Breve colonna in pietra o in ferro,
talvolta un vecchio cannone, murato sulle banchine
per l'ormeggio delle navi.
Colonna di una
vela Le
due cadute, quelle laterali delle vele quadre,
quella prodiera e la poppiera nelle vele auriche.
Colonna
dell'invasatura
I robusti pali verticali che sostengono
lateralmente la carena delle navi sullo scalo, e
sono accoppiate mediante legature di cavo dette
trinche.
Coltellaccino Vela di
straglio di forma trapezoidale affiancata ai
velacci quando il vento è debole.
Coltellaccio Vela di
straglio di forma trapezoidale affiancata alle
gabbie.
Colubrina Tipo di
artiglieria in uso dal XIV al XVIII secolo,
caratterizzato da notevole lunghezza. Costituiva
le bocche da fuoco del primo tipo (I cannoni erano
il secondo tipo e i mortai il terzo tipo).
Comandante
E' il
titolo dell'ufficiale che comanda la nave. Sulle
navi a vela, però, non esisteva la figura del
Comandante bensì quella del "Capitano al Comando".
Il vero comandante, in quel caso, era il vento.
Comandata Denominazione
del turno di guardia sulle navi in navigazione o
in porto.
Comando (anche commando)
Particolare sagola adatta a fare fasciature
di protezione intorno ad una cima più grossa o ad
altro oggetto sottoposto a confricazione.
Comento Linea
longitudinale di giunzione tra le lamiere
metalliche o le tavole in legno che costituiscono
il fasciame della nave.
Commettitura
dei cordoni
E' l'operazione con la quale,
dall'opportuna torsione di tre o quattro cordoni,
si ottiene il "cavo torticcio".
Commettitura
dei legnoli
E' la torsione di tre o quattro legnoli per
fabbricare il "cavo piano".
Commettitura
dei trefoli
E' l'operazione della torsione, eseguita a
mano o a macchina, mediante la quale da un certo
numero di trefoli o fili, dipendente dalla
formazione che si vuole ottenere, si ricava il
legnolo.
Commissario
Ufficiale
che, sulle navi passeggeri, si occupa delle
questioni amministrative riguardanti gli stessi.
Commissario
governativo E' un ufficiale
delle Capitanerie di Porto oppure un funzionario
del Ministero degli Esteri incaricato della
tutela degli emignati italiani presenti a bordo.
Commodoro
Nelle marine
militari USA ed inglesi è il comandante di una
divisione navale. Nelle marine mercantili il
titolo, onorifico, che viene dato al comandante
più anziano di una stessa Compagnia di
navigazione.
Compartimenti
stagni
Sono le parti nella quali viene suddiviso lo
scafo per ragioni di sicurezza. I compartimenti
stagni limitano la quantità di acqua che può
entrare nello scafo in seguito ad una falla. Dopo
il naufragio del Titanic
i compartimenti stagni, prima separati solo da
paratie trasversali, sono stati migliorati
aggiungendo il ponte delle paratie, ovvero un
ponte che li chiude tutti anche superiormente.
Guarda il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Compasso Strumento a
punte fisse utilizzato nelle operazioni di
carteggio per misurare le distanze sulla carta
nautica, confrontando la lunghezza rilevata con la
scala delle latitudini dove ad ogni primo
corrisponde un miglio.
Compensato E' un foglio
ottenuto incollando, sotto forte pressione, un
numero dispari di lamine di legno in modo che le
fibre di ogno strato si trovino disposte
perpendicolarmente fra loro. Esistono anche fogli
di compensato impiallacciati, ovvero rivestiti con
una lamina sottile di legno più pregiato. Il
compensato marino si caratterizza per una buona
resistenza agli attacchi presenti in ambiente
umido.
Compensato di
faggio, betulla, ecc. (Vedi Faggio, Betulla,
ecc.)
Compensazione Operazione
che consente di ridurre al minimo le deviazioni
alle quali sono soggette le bussole magnetiche a
causa della presenza di materiali ferrosi o campi
magnetici presenti a bordo.
Condensatore Componente
del sistema di propulsione a vapore. E' costituito
da un cilindro all'interno del quale si trova un
fascio di tubi. All'interno dei tubi circola acqua
di mare, all'esterno passa il vapore che,
raffreddandosi, torna acqua utile per la
reimmissione in caldaia (guarda i video
illustrativi). Guarda anche la
pagina "I
macchinari ausiliari" della serie dedicata
alle macchine del Titanic e il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Conferente
de
bodega (termine
spagnolo)
E' il commesso di stiva.
Conserva "Navigare di
conserva" significa procedere in gruppo, ovvero in
convoglio, ma anche in vicinanza con uguale rotta
e velocità.
Container E' un grosso
parallelepipedo di metallo concepito in modo da
renderne agevole la movimentazione e il trasporto.
Negli ultimi decenni ha avuto un grande sviluppo e
numerose sono ormai le navi specializzate chiamate
"portacontainer". I container hanno una larghezza
standard di 8 piedi e lunghezze modulari di 10
piedi, fino ad un massimo di 40 piedi.
Contramantiglio Paranco di
rinforzo di un amantiglio, quando sia necessario
alzare con questo un grosso peso.
Contrassegno di
individuazione di una nave è costituito dal nome,
dal numero e dal compartimento marittimo in cui la
nave è iscritta. E' applicato sui fianchi o a
poppa.
Contro Nel
linguaggio marinaresco, in composizione con altre
parole, indica contiguità, adiacenza,
sovrapposizione di vele o di parti
dell'attrezzatura: "controfiocco", "controranda",
"controvelaccio", ecc.
Controalisei Sono venti di
alta quota, fra i 4000 e i 10000 metri, che
soffiano parallelamente agli alisei, ma in senso
contrario.
Controbelvedere Vela di un
bastimento a vele quadre al di sopra del
belvedere, sostenuta dall'alberello di belvedere
ed inferita al pennone di controbelvedere (guarda i video
illustrativi).
Controbordo E'
l'incrociarsi da vicino di due navi su rotte
parallele ma opposte.
Controbracciare La manovra
con cui, nei velieri a vele quadre, durante la
virata, veniva cambiato l'orientamento dei
pennoni, portandoli in una posizione opposta alla
precedente.
Controcivada Antica vela,
usata da alcune navi ancora agli inizi del XIX
secolo, sostenuta da un pennone sospeso ad un
alberetto, che ne prendeva il nome e che si
elevava verticalmente sul bompresso.
Controdragante o vanticuore
poppiero Nome del grosso rinforzo posto
all'interno della congiunzione del dritto di poppa
con la chiglia.
Controdritto
- Elemento strutturale verticale, posto a poppavia
del dritto di prora, con funzione di rinforzo.
Controdrizza Drizza di
rispetto o di rinforzo a quella in uso.
Controfiocco Nei velieri a
vele quadre era il fiocco più piccolo, il più
estremo verso prua, inferito alla draglia di
velaccino (guarda i video
illustrativi).
Contromezzana Nome
specifico della più bassa delle vele quadre
solitamente spiegate sull'albero di mezzana,
ovvero delle vela cui, per le sue interferenze con
la randa, si è spesso rinunciato, onde il suo
pennone ha preso il nome di "vergasecca" (guarda i video
illustrativi).
Contropicco Piccolo
picco, usato per alzare la bandiera nazionale,
situato a poppavia delle crocette dell'albero di
mezzana di una nave a vela.
Controranda Vela a
forma triangolare, o a trapezio irregolare,
inferita sopra una randa aurica, con il lato
anteriore inferito all'albero, il posteriore
al picco della randa ed il superiore libero.
E' detta anche "freccia" (guarda i video
illustrativi).
Controscotta Scotta di
rispetto o scotta di rinforzo a quella in uso.
Controtriganto Elemento di
rinforzo del dragante.
Controvelaccino Vela di un
bastimento a vele quadre posta al di sopra del
velaccino e sostenuta dall'alberello di trinchetto
ed inferita al pennone di controvelaccino (guarda i video
illustrativi).
Controvelaccio Nome
specifico della vela spiegata al di sopra del
velaccio e quindi della più alta di quelle
dell'albero di maestra. Al plurale il nome
designa, nel loro complesso, le vele più alte di
una nave e cioè il controvelaccino, il
controvelaccio stesso ed il controbelvedere (guarda i video
illustrativi).
Convenzione di
arruolamento Accordo fra l'armatore e il marittimo
imbarcato. Può essere a viaggio, a tempo determinato
o a tempo indeterminato.
Copertata
Il carico
sistemato sulla coperta della nave. Una volta il
legname o i colli più voluminosi. Sulle moderne
portacontenitori questi vengono caricati anche in
coperta. Per rispettare una corretta distribuzione
dei pesi, e garantire l'adeguata stabilità della
nave, in coperta deve essere caricato il materiale
più leggero.
Copertini
Sono
i ponti trasversali estesi solo parzialmente.
Corazzata Nave di
grosso tonnellaggio fortemente protetta con
corazze e dispositivi contro le offese subacquee,
armata di cannoni di grosso calibro con moderata
velocità e limitata autonomia. Era, in passato, la
nave nerbo di una forza navale nel combattimento.
Si definiva anche col nome di "Nave di linea" o
"Nave da battaglia".
Corbita Nave
mercantile romana per il trasporto dei cereali.
Larga e panciuta aveva una coffa a forma di
cestino. Era attrezzata, probabilnmente, con due
alberi e da essa sono derivate le navi tonde
dell'alto medioevo.
Cordami Termine usato
per indicare l'assieme di tutti i cavi e le cime
costituenti l'attrezzature di una nave.
Cordone E' il nome
che viene dato al cavo piano quando, commettendone
un numero uguale o maggiore di tre, si fabbrica un
cavo più grosso, che viene chiamato "cavo
torticcio".
Corno L'estremità
superiore della vela latina. "Corno da nebbia" è
invece l'antico strumento a fiato per i segnali
acustici in caso di nebbia.
Coronamento Nome
specifico dell'orlo superiore della poppa, passato
poi, per estensione, a designare tutta l'estrema
zona poppiera.
Corpo morto Grosso masso
di calcestruzzo, blocchi di ghisa, cassoni
comunque pesanti calati nelle rade e nei golfi.
Sono provvisti di catene sostenute da una boa che
funge da segnalazione. Servono anche come punto di
ormeggio.
Corrente, manovra C.
Quelle che servono per manovrare vele, pennoni,
picchi di carico, ecc. La cima che si usa per fare
il nodo o che si passa in un paranco, in
contrapposto all'altra che sta ferma e non si usa (guarda i video
illustrativi).
Corrente
longitudinale
Pezzo di costruzione che corre, in senso
longitudinale, all'interno dello scafo e collega
le ordinate contribuendo a rinforzare la
struttura.
Corridoio Lo spazio
compreso fra il ponte di batteria e quello
sottostante si chiama ponte di corridoio. Sulle
navi che abbiano più ponti è lo spazio compreso
tra l'uno e l'altro, salvo quello sottostante al
più basso, che è la stiva, al di sotto della quale
si trova la sentina (guarda i video
illustrativi).
Corsa Guerra navale
fatta da un veliero privato, ma munito di una
autorizzazione sovrana (patente di corsa), contro
il traffico marittimo di uno Stato nemico.
Corso Nome generico
e comprensivo della serie di tavole del fasciame
che si estende da prua a poppa.
Cortina
fumogena
Mezzo di mascheramento, realizzato con
fumogeni, usato nelle azioni navali per occultare
un obiettivo o proteggere una ritirata. La sua
funzione è venuta meno con l'avvento del radar.
Corvetta Nave da
guerra con un solo ponte di batteria, che era
quello di coperta. Armata in genere con tre alberi
a vele quadre, poteva averne anche due ed essere
quindi contemporaneamente un brigantino.
Corvi
Passerelle ribaltabili con l'estremità provvista
di una sorta di gancio di metallo. Tenute sollevate in
navigazione venivano abbattute sulle navi nemiche in
modo da agganciarle e impedire loro di manovrare. Usate
per la prima volta dal console romano Caio Duilio
consentirono di sconfiggere i cartaginesi nella
battaglia di Milazzo (260 a.C.).
Costa Elemento
fondamentale della struttura trasversale degli
scafi in legno. Nelle navi, ove non erano piegate,
ma ritagliate nel legname, erano costituite da
quattro parti dette, dal basso verso l'alto, piana
(o madiere), staminale, scalmo e scalmotto.
Costrato Sinonimo di pagliolo.
Covertada
(termine spagnolo) Indica il carico in
coperta. Quando una nave trasporta un carico
leggero, come legno o sughero, dopo aver riempito
le stive, sistema parte del carico in coperta. Qui
deve essere adeguatamente rizzato per evitare che,
in caso di cattivo tempo, possa andare perduto.
Cravatta Corda che si
usa per legare assieme più oggetti, o per
stringere, accostandole, due corde tese,
strangolandole. Quella corda con la quale si lega
l'ancora sospesa alla poppa di un'imbarcazione che
la trasporta nel punto di fonda.
Crocetta Telaio
formato da barre di legno (dette costiere e
traverse) destinato, tramite le sartiette di
velaccio, a dare rigidità all'alberetto.
Crocco Gancio per
tirare i tonni nelle barche, durante la mattanza.
Cronometro
Strumento di
elevata precisione, normalmente contenuto in una
cassetta di legno con sospensione cardanica. Serve
per misurare il tempo nei calcoli di astronomia e
nautica.
Cruiser Termine
inglese che indica un'imbarcazione a motore per la
navigazione da crociera. E' uno scafo confortevole
e sicuro con buone qualità marinare. Di lunghezza
compresa fra 6 e 12 metri rappresenta il punto di
incontro fra il motoscafo e lo yacht.
Cubia (occhio di cubia)
Ciascuno dei fori praticati lateralmente
sulle prue delle navi per il passaggio delle
catene delle ancore (guarda i video
illustrativi).
Cuccetta Il letto di
bordo, nelle sue varie soluzioni e adattamenti.
Cumulonembo Nube a grande
sviluppo verticale caratterizzato dalla sommità a
forma di incudine. Animato da intense correnti
verticali che trasportano grandi quantità di acqua
è tipica delle situazioni temporalesche e dei
rovesci di pioggia.
Cunei
Pezzi di
legno duro tagliati in forma conica. Sono utilizzati
per fissare le incerate dei boccaporti, per
incastrare attrezzi, ecc.
Curragh o
Coracle
E' un'imbarcazione da pesca in uso nel Galles e in
Irlanda. E' costituita da una struttura di legno o
di vimini sulla quale viene teso del cuoio
ricoperto di pece o catrame. Oggi si usa tela
catramata.
Cuscinetto Paglietti,
tele imbottite, parabordi, messi a difesa di cavi
e attrezzi contro lo sffegamento (guarda i video
illustrativi).
Cuscinetto reggispinta
Cuscinetto
posto sulla linea d'asse per sostenere la spinta
dell'elica
Cutter Nome inglese
che un tempo designava sia piccoli velieri adibiti
alla guerra o al trasporto, sia alcuni dei
battelli di servizio di una nave. Il termine è
usato oggi per definire un tipo di veliero con un
solo albero a vele auriche (randa,
contro
randa, fiocchi)
e asta di fiocco usato quasi esclusivamente per
diporto e per regate.
Dacron Nome
commerciale americano di una fibra tessile
artificiale del gruppo poliesteri molto utilizzata
oggi per realizzare vele e cavi, questi ultimi
destinati particolarmente a drizze e scotte.
Danforth Tipo di
ancora senza ceppo e con marre triangolari mobili.
Dare fondo Far cadere
l'ancora in mare.
Dare volta Legare una
cima ad una caviglia, galloccia o bitta.
Darsena Specchio
d'acqua interno ad un porto, generalmente
banchinato e attrezzato per il carico e lo
scarico delle merci. Oggi ne è diffuso l'uso per
scopi turistici.
Dead Weight Termine anglosassone
usato per indicare la portata lorda delle navi
mercantili.
Delfiniera La rete
triangolare posta sotto il bompresso per
facilitare la manovra ai fiocchi e per misura di
sicurezza.
Dente di cane Concrezione
calcarea che si forma sulla carena delle navi,
soprattutto in acque tropicali. Riduce la velocità
e viene rimossa durante le operazioni di
carenaggio.
Deriva Scostamento
di una nave dalla sua rotta quando viene investita
da una corrente che non è parallela od opposta al
suo moto. Si usa anche per indicare un
galleggiante in balia del vento, del mare e della
corrente: "alla deriva".
Derrick
(termine
inglese) E' l'albero di carico, normalmente in
coppia con un altro, sistemato di lato al
boccaporto.
Dghajsa E' una tipica
imbarcazione a remi dell'arcipelago maltese (si
pronuncia die-sah). Lunga fra 5 e 7 metri ha prora
e poppa ricurve e molto rialzate. Due rematori
vogano in piedi. Colorata con tinte sgargianti e
molto decorata è utilizzata per il trasporto di
passeggeri.
Dhow Sono così
chiamati diversi tipi di imbarcazioni arabe, con
una o due vele latine, presenti soprattutto nel
Mar Rosso e nel Golfo Persico. Fra queste
imbarcazioni rientrano lo Zaruk e il Badan, che
non superano le 50 tonnellate, e la baghla e
il sambuk che possono arrivare a 200 tonnellate.
Diafono Segnale da
nebbia, ad aria compressa, usato sulle coste
anglosassoni. Emette una potente nota bassa che
può essere udita fino a 25 miglia di distanza.
Diamante Si chiama
diamante il punto del fuso da cui si diramano le
marre dell'ancora. E' il punto che sopporta lo
sforzo maggiore.
Diana Nome del
segnale con cui l'equipaggio di una nave era
destato al mattino, ma anche del turno di guardia
delle prime ore di esso.
Diesel elettrica
Nave
a propulsione maccanica che utilizza motori
Diesel. Questi sono collegati a generatori di
corrente elettrica che alimenta motori elettrici
collegati all'elica. Il sistema si è molto diffuso
negli ultimi anni perchè consente elevate
automazioni e semplificazioni. Ad esempio le navi
possono essere dotate anche di eliche trasversali
(transfer) che facilitano le manovre in porto o in
acque ristrette (guarda i video
illustrativi).
Differenza di
immersione Si ha quando la
linea di galleggiamento non è parallela alla linea
di costruzione, ovvero le immersioni di prua e di
poppa sono diverse.
Dinette Lo spazio, o
il locale, dedicato al pranzo nelle piccole
imbarcazioni da diporto.
Dingo - Dinghy
Piccola imbarcazione a vela da diporto. Ha un solo
albero sull'estrema prua e, in generale, una vela
Marconi.
Disalberare Perdere uno o
più alberi a causa del maltempo o, per i velieri
antichi, in combattimento a causa del fuoco
nemico. Operazione di smontaggio degli alberi per
manutenzione o rimessaggio.
Disarmare Predisporre
una nave ad un periodo di inattività temporaneo o
alla demolizione privandola, parzialmente o
totalmente, dell'equipaggio e dell'attrezzatura.
Disincagliare - Disincaglio
Liberare una nave incagliata. Si può operare con
mezzi di bordo (spostamento e/o sbarco del carico
o parte di esso, con l'aiuto delle macchine e con
l'uso di ancore). Oppure può essere necessario
anche l'intervento di rimorchiatori.
Dislocamento Il peso della
massa d'acqua spostata (dislocata) dalla carena.
E' uguale al peso della nave (principio di
Archimede). Viene usato per indicare la
"grandezza" di una nave da guerra. Vai alla pagina
galleggiamento
dei
modelli navali.
Divisione Due o più
navi da guerra riunite sotto un unico comando.
Dock Termine
inglese che indica la darsena dei porti mercantili
dove le navi possono attraccare per compiere le
operazioni di carico e scarico.
Doppiare
Oltrepassare, girare un capo o una punta della
costa. Si dice anche "montare", "scapolare".
Doppino Una cima
piegata su se stessa (cima a doppino). Si usa
anche per indicare il punto in cui è fatta la
piegatura.
Doppio fondo
Sulle navi in
ferro è lo spazio fra il fondo della nave ed il
fondo della stiva. E' compartimentato e viene
utilizzato per imbarcare combustibile, acqua dolce e
acqua di zavorra.
Dormiente Grossa trave
corrente all'interno lungo ogni bordo della nave,
destinata al rinforzo delle murate e al sostegno
del ponte di coperta. Punto fisso di una manovra
prima di passare per bozzelli e cavatoie (guarda i video
illustrativi).
Dory Nome
specifico, senza corrispondente in italiano, di
particolari imbarcazioni in uso su alcune coste
atlantiche. Derivate dalle navi vichinghe, ne
conservano la forma caratteristica con la prua e
la poppa molto rialzate.
Draga Mezzo
impiegato per scavare materiali di diversa
natura sotto il livello del mare, dei laghi e
dei fiumi, oppure in prossimità degli stessi.
Dragamine Unità munite
di apparecchiature atte al dragaggio delle mine ad
urto e ad influenza magnetica. Sono suddivise in
tre categorie: d'altura, costiere, litoranee.
Dragante o triganto
Elemento strutturale posto
ortogonalmente alla ruota di poppa e connesso
alle ultime due coste, o ordinate.
Dragare - dragaggio
Scavare il fondo nei porti con speciali mezzi (draghe).
Si usa anche per l'operazione della ricerca e
ricupero delle mine subacquee.
Draglia Ogni fune
(oggi d'acciaio) su cui vengono inferiti, cioè
fissati, i fiocchi e le vele triangolari di
straglio. Sono però dette draglie anche le
funi delle battagliole.
Draglie del
controfiocco - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Draglie del
fiocco - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Draglie
dell'asta del fiocco - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Dragone Monotipo a
scafo tondo e a chiglia con una lunghezza f.t. di
mt. 8,90 e una superficie velica (escluso lo spinnaker)
di 22 mq.
Drakkar Nome dato alle
lunghe navi vichinghe. Deriva dall'usanza di
ornare la prua di queste navi con una figura
raffigurante una testa di drago.
Dreadnought Nome della
prima corazzata monicalibro inglese. Il
termine fu usato per definire le successive navi
da battaglia che, nelle dimensioni maggiori, si
chiamarono super-dreadnought.
Drifter Termine
inglese che indica i pescherecci che pescano con
reti di deriva. Nello sport velico indica un
fiocco genoa da bonaccia con base ridotta.
Dritta Solo ed unico
termine (mai destra) che si deve usare per
indicare il lato destro della nave e distinguere
la posizione di qualunque cosa a bordo (in coperta
a dritta..., ancora di dritta..., ecc.).
Corrisponde alla dritta di chi è rivolto verso
prora. Si dice anche "tribordo".
Dritto Ciascuno
degli elementi strutturali che, nelle costruzioni
navali, chiudono lo scafo alle sue estremità,
anteriore e posteriore, e pertanto il termine è
sempre usato con una specificazione: di prua, di
poppa. Il nome è indipendente dalla forma, dunque
si usa anche per prue fortemente incurvate (guarda i video
illustrativi).
Drizza Ogni fune
con cui si alza e si trattiene in posizione un
pennone, un picco, un'antenna e le vele che
non hanno né pennoni né antenne. Le drizze che
trattengono le vele assumono il nome delle
vele relative: drizza di fiocco, drizza di
controfiocco, drizza di randa, ecc.
Droma Sulle navi a
vela era l'insieme delle parti di rispetto
dell'alberatura.
Dromone Imbarcazione
da guerra a remi di origine bizantina. Fu in
seguito adottata dagli arabi. Di difficile
ricostruzione storica il Dromone aveva
probabilmente un centinaio di remi sistemati in
due ordini sovrapposti e da uno a tre alberi per
vele quadre o, successivamente, latine.
Duglia Spira in cui
viene disposta una cima tenuta pronta per la
manovra.
Duomo del vapore
Volume
posto al di sopra di una caldaia nel quale si
raccoglie il vapore per essere prelevato (guarda i video
illustrativi).
Duralluminio Una delle
prime leghe leggere a base di alluminio, rame,
magnesio, silicio e manganese. E' molto usata
nelle costruzioni aereonautiche e navali.
Ecoscandaglio Strumento a
ultrasuoni che sfrutta la riflessione delle onde
sonore che incontrano il fondo marino. E'
utilizzato per conoscere la profondità del fondo
marino.
Effemeridi Tavole che,
calcolate con anni di anticipo, riportano gli
elementi variabili degli astri a intervalli
costanti di tempo, per tutto l'anno a cui si
riferiscono, per il quale sono valide. Servono per
fare il punto nave.
Elettrogeni
Macchine ausiliarie
presenti a bordo per la produzione di energia
elettrica. Sono mosse da motrici alternative a
vapore, da turbine o da motori a combustione
interna. La macchina generatrice è costituita da
una dinamo o da un alternatore. Guarda il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Elica E' il noto
propulsore marino che ha totalmente sostuituito la
ruota a pale. E' normalmente in bronzo e si
compone di due, tre o quattro pale infisse
radialmente sul mozzo. Ne esistono, però, anche
con un numero maggiore di pale. Si comporta come
una vite che si addentra nell'acqua.
Caratteristica dell'elica è il "passo" ovvero la
distanza fra due posizioni successive dello stesso
punto della generatrice, dopo aver compiuto un
giro completo. Un'elica è "destrorsa" se, vista da
poppa, ruota in senso orario; se invece ruota in
senso antiorario è "sinistrorsa". Esistono anche
eliche a pale reversibili che consentono di
variare il passo o il senso del moto senza
modificare la rotazione (guarda i video
illustrativi).
Enterprise Barca a vela
con pinna di deriva. Utilizzata come primo
addestramento è condotta da due persone. Ha una
lunghezza di 4,03 metri e può essere costruita in
legno o in vetroresina.
Entrata Il ferzo più
piccolo, di forma triangolare, della vela latina,
quello più prossimo al carro, o coglione,
dell'antenna.
Entrobordo
Il o i motori installati all'interno di
uno scafo, generalmente su imbarcazioni
sportive o da diporto. E' anche il nome di una
imbarcazione sportiva mossa da uno o due
motori sistemati all'interno dello scafo.
Entrofuoribordo
Motore
entrobordo accoppiato ad un piede poppiero
fuoribordo, montato particolarmente su
imbarcazioni sportive o da diporto.
Equipaggio Il complesso
delle persone imbarcate su di una nave per
adempiere i compiti a cui la nave è destinata.
Sulle navi a vela il numero dei componenti
l'equipaggio variava in funziome delle dimensioni
della nave e delle sue funzioni. Sulle navi
militari l'equipaggio era in numero assai più
elevato che sulle navi mercantili. Un brigantino a
palo, ad esempio, l'equipaggio era composto da
14-15 persone.
Ercole, Nodo d'Ercole
Così i Romani chiamavano il nodo piano o
nodo di terzaruolo.
Evoluzione Il complesso
dei percorsi, corvilinei o rettilinei, compiuti da
una o più navi.
Faccia Termine usato
solo per le vele quadre e che indica la loro
superficie rivolta verso prua. "In faccia" si dice
del vento quando colpisce una vela quadra sulla
superficie anteriore, prendendola a collo.
Faggio Legno
duro e robusto di caratteristiche simili a
quello di betulla, ma di più difficile
reperimento. Il compensato di faggio è simile,
per caratteristiche e possibilità di impiego,
a quello di betulla.
Falchetta Bordo
superiore delle piccole imbarcazioni a remi su cui
sono scavate le scalmiere o infissi gli scalmi.
Falcone,
Falconetto
Piccoli pezzi di artiglieria, molto antichi.
Il falcone era un pezzo da sei libbre mentre il
falconetto era un pezzo da tre libbre.
Falla Apertura
nella carena prodotta da urto nella quale penetra
acqua.
Falsa
chiglia Nelle
costruzioni in legno, e in quelle miste
legno/ferro, è la trave fissata sotto la chiglia
con funzioni di protezione.
Falsobraccio E' il nome
che si dà ai cavi di fibra vegetale che si
impiegano nelle operazioni di tonneggio ed in
quelle di ormeggio provvisorio prima di distendere
gli ormeggi definitivi.
Falsofiocco - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Famiglio Nel
linguaggio marinaresco designa genericamente
l'addetto ai servizi di alloggio e quindi ha
un'accezione analoga a quella di maggiordomo o di
cameriere.
Fanale di fonda Fanale a luce
bianca sulla estrema prora, visibile da ogni lato,
che le navi devono tenere notte tempo quando sono
alla fonda.
Fanali Tutte quelle
luci ridotte bianche o colorate (rossa e verde),
che si mettono nei porti e nelle rade per indicare
l'entrata, estremità di moli, banchine, ecc.
Possono essere a luce fissa od intermittente. Vai
alla pagina dei fanali
notturni delle navi.
Fanali di via Sono quelli
che, per una convenzione internazionale, tutte le
navi devono portare notte tempo in navigazione per
evitare le collisioni (abbordi in
mare). Per i velieri sono due: uno verde
sulla dritta, non visibile a sinistra ne verso
poppa, ed uno rosso a sinistra con analoghe zone
di visibilità di quello verde. Le navi a
propulsione meccanica ne hanno un terzo bianco
sopraelevato ai due colorati visibili dai due lati
ma non di poppa. A poppa c'è la luce bianca di
coronamento.
Fanfarimo Cavo che
sulle imbarcazioni a propulsione mista, vela e
motore, serve a sollevare il motore quando il
vento favorevole permette di procedere con le sole
vele.
Fare il punto Le
osservazioni ed i calcoli necessari per la
determinazione della posizione della nave.
Farfalla (a
farfalla) Si dice quando una nave
con vele auriche, o con altre vele di taglio,
procede con il vento in fil di ruota, tenendo le
vele stesse bordate da una banda all'altra.
Faro E' il nome
che si da alle luci, sempre bianche, molto elevate
e visibili da lontano per indicare al navigante
dove si trova un porto, una sporgenza della costa,
un isolotto molto basso, ecc. Non sono mai a luce
fissa ma intermittente per dar loro
caratteristiche differenti onde evitare errori di
identificazione quando si avvistano.
Fasciame Il complesso
di tavole e di lamiere che ricoprono le ordinate
formando la superficie esterna ed interna dello
scafo (guarda i video
illustrativi).
Fasciatura Nome generico
dell'avvolgimento continuo intorno
alle estrmità delle cime in modo che non si
sferiscano, ossia che i legnoli non si separino.
Fascio tubiero
Gruppi di tubi utilizzati nelle caldaie, nei
condensatori o nei refrigeranti. Sono normalmente
sistemati fra due piastre (piastre tubiere) e sono
generalmente mandrinati. All'interno può passare
fiamma (caldaie a tubi di fiamma), acqua (caldaie
a tubi d'acqua), acqua di mare (condensatori e
refrigeranti). I fasci tubieri, soprattutto quanto
all'interno passa acqua di mare, devono essere
periodicamente puliti con scovoli. Guarda il video
"Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Fata Morgana
E' un miraggio spettacolare,
dovuto alla deformazione delle immagini,
che si sviluppa generalmente
in senso verticale. E' provocato da una forte
inversione termica sopra un mare relativamente
caldo.
Fazzoletto E' un pezzo di
legno o di metallo che si usa nella costruzione
delle imbarcazioni per irrobustire il collegamento
fra diversi elementi dello scafo.
Feluca Veliero a due
alberi con vele latine e qualche fiocco. In uso
nel Settecento e in parte dell'Ottocento.
Femminelle Sono gli
anelli infissi nel dritto di poppa nei quali sono
infilati gli agugliotti (guarda i video
illustrativi).
Ferro Prende il
nome di ferro un'ancora senza ceppo con quattro
marre fisse e solidali al fuso, giacenti in due
piani perpendicolari. Sono usate da piccole
imbarcazioni, specialmente adibite alla pesca.
Ferry-boat Termine
inglese che indica una imbarcazione adibita al
trasporto, da una sponda all'altra di un fiume o
di un braccio di mare, di persone, automobili,
treni.
Ferzo Striscia di
tela con la quale, unendola con altre, si forma
una vela o una tenda.
Fiamma Striscia con
i colori nazionali lunga e sottilissima. E' il
distintivo delle Navi da Guerra ed è alzata
all'estremità della maestra o dell'unico albero.
Fianco La zona
laterale della nave a dritta e a sinistra. E'
generalmente costituito dalle ordinate e dal
fasciame.
Fiberglass (Vedi vetroresina).
Fighiera Asta metallica
di lunghezza pari a quella della vela, posta sotto
i pennoni delle navi a vele quadre, che serve come
guida per l'inferitura.
Fil di ruota Si dice del
vento quando investe la nave dalla parte
posteriore e con direzione parallela al suo asse
longitudinale. Un'imbarcazione a vela naviga in
fil di ruota quando riceve il vento esattamente da
poppa.
Filaccia Elmento
fondamentale di ogni fune o cima ottenuto con la
torsione delle fibre vegetali (e ora anche
sintetiche) che concorrono a costituirla. Con
l'avvolgimento di più filacce si costituisce il
legnolo.
Filare Nel
linguaggio marinaresco significa lasciare scorrere
una cima o una qualsiasi fune. E' l'operazione
contraria di alare.
Filare per
occhio Si
dice quando, dovendo lasciare l'ancoraggio con
urgenza, si fila in mare la catena, anziché
salpare l'ancora, abbandonandola sul fondo.
Filareto Nome degli
elementi orizzontali della battagliola quando sono
costituiti in legno anziché in fune, vegetale o
metallica.
Fileggiare Indica lo
sbattere delle vele quando ricevono il vento
parallelalmente alla loro superficie.
Fili, Fili di un paranco
I tratti di cavo che vanno dall'uno
all'altro bozzello di un paranco, mentre il
singolare indica l'intero cavo. Filo si chiama
anche ciascuno dei due lati verticali, o cadute,
delle vele quadre: Ralinghe di caduta. Nelle vele
latine o auriche è la caduta poppiera, detta anche
balumina, ma erroneamente, poiché il termine
indica il telo, o ferzo, poppiero della vela.
Finn
Monotipo a scafo tondo e deriva mobile. Ha
una lunghezza f.t. di 4,50 metri e una
superficie velica di 9 mq. Condotto da una sola
persona può essere costruito in legno o in
plastica.
Fiocco Ciascuna
delle vele triangolari che si alzano agli
stralli che vanno al bompresso. A cominciare
dal più interno essi hanno i seguenti nomi:
trinchetta o trinchettina di fortuna, gran
fiocco, secondo fiocco, contro fiocco.
Fireball Deriva da
competizione con lo scafo a forme triediche.
Inaffondabile e facilmente raddrizzabile grazie a
quattro casse stagne. Ha una lunghezza f.t. di
4,93 m e una superficie velica di 13,42 mq.
Flap
(termine
inglese) E' una sorta di pinna che, nelle navi
traghetto, completa la rampa del garage per
facilitare l'entrata e l'uscita dei veicoli.
Flotta L'insieme di
tutte le navi che formano la Marina Militare di
uno Stato o anche l'insieme delle navi che formano
una Compagnia o Società di navigazione.
Flottiglia
L'aggruppamento sotto un unico comando di due o
più squadriglie di naviglio sottile.
Flush Deck
Vessel
Nave mercantile a coperta continua con propulsione
mista o meccanica. Deriva dai velieri di fine
Ottocento aveva una coperta fortemente insellata
per meglio affrontare il mare agitato anche se
questo ne comportava l'allagamento.
Flying Bridge Ponte elevato
posto al di sopra della plancia. Vi sono riportati
il timone e gli organi di comando. E' utilizzato
nelle imbarcazioni da pesca e da diporto.
Flying Dutchman E' un monotipo
a scafo tondo e deriva mobile. Ha una lunghezza
f.t. di 6,05 metri e una superficie velica di 16
mq.
Flyin Junior Popolare
monotipo a scafo tondo e deriva mobile. Ha una
lunghezza f.t. di 4,03 metri e una superficie
velica di 9,30 mq.
Focolare
Volume della caldaia a vapore all'interno del
quale avviene la combustione. Il focolare è
rivestito da murature refrattarie (guarda i video
illustrativi).
Folkboat Cabinato da
crociera di elevate doti marine. Ha quattro
cuccette e servizi. Ha una lunghezza f.t. di 7,85
metri e una superficie velica di 26 mq.
Fonda L'espressione "alla
fonda" si riferisce ad una nave che è legata con
un'ancora al fondo marino.
Fondo La porzione
inferiore dello scafo, delimitata lateralmente dal
ginocchio. La sua struttura è formata da un
insieme di elementi longitudinali e trasversali
che supportano il fasciame esterno.
Fondo - dare fondo
Gettare l'ancora in mare.
Foramare Prolungamento
della grippia perché il gavitello non resti
sommerso in luoghi di forti maree.
Forbice
Due
pioli verticali incastrati in una tavola
orizzontale, per darvi volta tiranti di manovra e
altro.
Forcola Scalmiera a
forcella, molto alta, sporgente fuori bordo e
usata nelle imbarcazioni nelle quali si voga in
piedi con remi molto lunghi.
Formaggetta Pomo
rotondo e piatto posto alla sommità delle aste
delle bandiere e degli alberi. E' detto anche
galletta.
Forno
Parte
della caldaia nella quale avviene la
combustione. Il forno può essere alimentato a
carbone o a nafta. Guarda il video "Le
macchine del Titanic" con la visita
guidata alla sala macchine.
Fortuna Designazione
generica degli attrezzi (vele,
sartiame,
manovre di rinforzo) che si usano quando, in caso
di cattivo tempo, spirano venti fortissimi.
Fortunale Parola
prettamente marinara per indicare la burrasca.
Forza di vele Il complesso
delle vele addizionali che le navi a vele quadre
aggiungono lateralmente a queste quando il tempo è
bello.
Foschia Opacità
dell'atmosfera senza essere vera e propria nebbia.
Franchia
Si dice di
una nave quando è libera da ostacoli o vincoli
sommersi, a fior d'acqua o galleggianti.
Frapponte
Ponti leggeri
frapposti nelle stive di una nave per poter caricare
una maggiore quantità di merce varia.
Freccia Ha lo stesso
significato di controranda. E' anche una parte del
dritto di prora negli scafi in legno.
Fregata Veliero da
guerra con due ponti di batteria e armato con tre
alberi a vele quadre. Lo stesso none è dato a navi
di limitato tonnellaggio particolarmente idonee
alla scorta ravvicinata dei convogli con armamento
prevalentemente antisommergibile e antiaereo.
Frenello Cavo di
cuoio, di acciaio o catena che, fissato
all'estremità della barra del timone, si avvolge
sul tamburo fatto girare dalla ruota del timone o
dalla macchina del timone. Sono sempre due, uno
per lato, ed avvolti sul tamburo in modo che
alando l'uno si fila l'altro e così si danno alla
barra gli spostamenti voluti.
Freno Dispositivo
usato per moderare la velocità di un organo in
movimento o per impedirne il moto. Sulle navi
vengono impiegati freni meccanici ed
elettromagnetici negli argani, nei verricelli da
tonneggio, nei verricelli delle gru e dei picchi
di
carico, ecc.
Frettazzo Spazzola con
lunghe fibre vegetali munita di manico. Serve per
il lavaggio della coperta delle navi.
Frisata Struttura che
collega e copre la sommità delle coste, formando
l'orlo superiore di uno scafo. E' detto anche "capo
di banda".
Frontapiedi Nelle
imbarcazioni sono assi trasversali fissati ai
fianchi e posti poco al di sopra del pagliolato
per l'appoggio dei piedi dei vogatori.
Fumaiolo Condotto di
forma e dimensioni variabili presente a bordo
delle navi a propulsione meccanica. Serve per
l'espulsione dei prodotti della combustione. Le
navi possono montare uno o più fumaioli
contrassegnati, di norma, con i colori ed il logo
della Compagnia armatrice.
Fumo E' costituito
dai prodotti solidi incombusti presenti nei gas
della combustione. Nei modelli navali il
fumo può essere ottenuto grazie a piccole
resistenze elettriche che bruciano liquidi
appositi, oppure una miscela di gasolio, petrolio
lampante e olio di vasellina, in parti uguali.
L'effetto ventilazione forzata può essere ottenuto
aggiungendo un piccolo ventilatore per
apparecchiature elettroniche. Vai alla pagina del
Paquebot
Normandie dove sono visibili i generatori di
fumo di questo modello.
Funicolare,
sistema funicolare Paranchi e apparecchi
diversi, formati da cavi e bozzelli.
Fuochista
Il fuochista è l'addetto ai forni delle caldaie.
Sulle navi a carbone il lavoro era molto duro e
ogni fuochista doveva accudire a tre forni. Ciò
significava lavorare quattro ore e riposare altre
quattro. In questo modo ogni fuochista manipolava
dalle quattro alle cinque tonnellate di carbone al
giorno.
Fuoco
indicatore
Piccola carica di carburo di calcio che, a
contatto con l'acqua di mare, produce una fiamma
ed una fumata prolungata. Collegato ai salvagenti
ed ai battelli di salvataggio ne facilita la
localizzazione.
Fuoco Very Sorta di
fuoco d'artificio simile ad un razzo. Di colore
rosso è impiegato come segnale di soccorso in
mare.
Fuoribordo Motore il cui
asse di trasmissione non attraversa alcuna parte
dello scafo, ne l'opera viva ne lo specchio di
poppa.
Fuso Designazione
generica e comprensiva di ogni tronco delle
alberature composte. Asta rettilinea dell'ancora.
Fuso maggiore - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di questo
sito.
Fusta Termine
anticamente usato per definire il naviglio
leggero, a vela e a remi congiuntamente, basso di
bordo e spesso non pontato.
Gabbia Nome
specifico di una vela dell'albero di maestra. Si
usa il nome di "gabbie" per indicare
complessivamente anche quella di parrocchetto e di
contromezzana (navigare con le sole gabbie,
bordare le gabbie, tenere le sole gabbie basse,
ecc.) (guarda i video
illustrativi).
Gabbia alta e gabbia bassa
Le dua parti nelle quali è generalmente
divisa la vela di gabbia con due separati pennoni.
Quello della Gabbia bassa è fisso, e quello della
Gabbia alta si alza e si ammaina con la drizza.
Gabbiere Nell'antica
marina da guerra a vela "gabbieri" era il nome
generico dei marinai destinati a lavorare
sull'alberatura, alle ancore e a tutti i lavori
prettamente marinareschi. Era la parte migliore
dell'aquipaggio. Sulle navi moderne da guerra si
chiamano "marinai nocchieri".
Gabbiola, Goletta
a
gabbiola
Veliero a due alberi e rande che porta al
trinchetto una o due vele quadre dette gabbiole.
Gaettone Quando,
sulle navi, si lavorava in turni di quattro ore di
lavoro e quattro di riposo, il gaettone era il
settimo turno che, portando a sette il numero
delle guardie, permetteva un'avvicendamento del
personale nel turno di mezzanotte.
Gaffa Asta di
legno munita di un uncino per afferrare funi o
anelli nelle manovre di accosto, ossia di
avvicinamento delle imbarcazioni alle navi o
alle banchine. E' chiamato anche "mezzo
marinaio" o "gancio d'accosto".
Gagliardetto Bandiera da
segnali o d'insegna di forma rettangolare con il
lato opposto all'inferitura tagliato in modo da
formare due punte.
Gala Addobbo con
bandiere da segnalazione fatto in occasione di
grande festa. Comunemente, ma impropriamente, è
detto pavese o gran pavese.
Galea
(o galera)
Imbarcazione di origini antichissime, mossa da
rematori e dotata di vela. Lunga e affusolata era
provvista di banchi sui quali sedevano i rematori. Le
galee militari portavano uno sperone a prua per
sfondare gli scafi nemici.
Galeotta
E' un baglio mobile
utilizzato per la chiusura dei boccaporti.
Galleggiabilità Proprietà che
permette all'imbarcazione di rimanere a galla a
pieno carico ed in completo assetto di servizio al
quale è destinata. Vai alla pagina Galleggiamento
dei
modelli navali.
Galleggiamento Il piano di
galleggiamento di una nave immersa parzialmente in
un liquido coincide con il livello del liquido in
quiete che reseca, nella nave, la carena. Nel caso
delle navi si individuano il galleggiamento a nave
scarica, scarica e armata, a pieno carico. Vai
alla pagina Galleggiamento
dei
modelli navali.
Galleria Nelle navi
esistono delle gallerie (dette anche tunnel) nelle
quali passano gli assi delle eliche, tubazioni,
cavi. Sono stagne e creano una comunicazione
diretta fra vari compartimenti stagni.
Galletta (Vedi formaggetta).
O anche l'antico pane dei marinai, cotto due
volte, di forma circolare o quasi piatto e
cosparso di buchi.
Galloccia Pezzo di
legno o di metallo, di forma leggermente falcata,
costituito da un fuso parallelo al piano
d'impianto e da uno o due sostegni, fissato
sul ponte, sulle murate, sugli alberi, sulle aste
e, in generale, nei punti dove occorre dare volta
a una cima che non debba fare grande forza.
Gallone Striscia di
stoffa di varia forma e colore che serve per
indicare il grado di ufficiali e sottufficiali. E'
anche una misura di volume: il Gallone inglese
(Imperial Gallon) corrisponde a 4,546 litri; il
Gallone U.S.A. (U.S. Gallon) corrisponde a 3,785
litri.
Galtella Struttura in
legno o in ferro che, su di un albero composto di
tre parti, è fissata all'estremità superiore del
tronco maggiore e che, con le "costiere", forma il
sostegno della coffa.
Gamberana o Gamberiera
Rete quadrilatera, a maglie fitte e di filato
robusto, con la quale si rade il fondo per la
pesca dei gamberetti.
Ganasce Le due parti
laterali della cassa di un bozzello, fra le quali
ruota la puleggia.
Gancio E' un uncino
di ferro e serve per diversi usi. Può essere
semplice o doppio.
Gangamo Specie di
rete, detta anche vangaiuola, a maglie molto fitte
e a forma di sacco. E' usata per pesca a
strascico.
Garbino Brezza di
mare, tipica dei litorali che vanno dalle bocche
del Rodano alla Catalogna.
Garitta Sulle navi in
ferro è una via di transito che realizza una
passaggio verticale, attraverso i ponti, dotato di
accessi stagni.
Garroccio Moschettone
metallico, a scatto, fissato all'inferitura di una
vela, con il quale questa viene inferita ad uno
strallo.
Gassa Nel
linguaggio marinaresco l'anello, o l'occhio, fatto
pù o meno stabilmente con una cima o con un cavo
di qualsiasi dimensione. Si definisce "gassa
impiombata" se è permanente. Si definise "gassa
d'amante" se è provvisoria e ottenuta con uno
speciale nodo che porta questo nome.
Gavitello Piccolo
galleggiante di legno, di sughero, di metallo o di
plastica usato per indicare l'esatta posizione
dell'ancora sul fondo. Lo si assicura al diamante
con la grippia prima di dar fondo all'ancora. Si
usa anche per indicare la posizione di un oggetto
sul fondo per facilitarne il ricupero.
Gavone Locale di
deposito situato nella parte inferiore dello scafo
(guarda i video
illustrativi).
Gelosa
Definizione
di qualsiasi imbarcazione molto sensibile allo
spostamento del carico o al moto del mare.
Gelso Legno duro ma
di facile lavorazione. Abbastanza stabile e
resistente alle alterazioni. Impiegato in lavori
portuali, pali da fondazione, doghe, chiodi
in legno per fasciame di imbarcazioni.
Generatori di
corrente Macchine
ausiliarie presenti a bordo per la produzione di
energia elettrica. Sono mosse da motrici
alternative a vapore, da turbine o da motori a
combustione interna. La macchina generatrice è
costituita da una dinamo o da un alternatore. Sono
chiamati anche "elettrogeni". Guarda il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Genoa Grande fiocco
che, nelle moderne imbarcazioni da regata o
diporto, supera la superficie della randa.
Gerlo Voce generica
con la quale si indicano i morselli, le salmastre
o i pezzi di sagola sottile che servono a tenere
strette e allacciate le vele serrate.
Gherlino E' un cavo
torticcio di canapa o manilla di diametro compreso
fra 45 e 90 mm. E' usato per ormeggio d'ancorotto,
per tonneggio, per rinforzo all'ormeggio e per
rimorchio misto in cavo e catena.
Ghia Nome generico
di ogni fune adibita al sollevamento di pesi. Può
essere semplice, ossia passata in un bozzello, o
in una sola via (con una sola puleggia), o doppia
e in tal caso forma un paranco.
Ghiera Fascia
metallica avvolta attorno ad un albero o ad un
pennone come rinforzo.
Ghinda Grossa
cima usata per sollevare e porre in posizione
i fusi superiori degli alberi composti. Veniva
anche detta cavobuono.
Ghindare Operazione di
alzare al loro posto gli alberi di gabbia sui
tronchi maggiori e gli alberetti sugli alberi di
gabbia.
Ghindazzo
La cima o cavo per eseguire l'operazione di
ghindare.
Ghirlanda Fasciatura
posta attorno alla cicala dell'ancora e ralizzata
con cavo di diametro adatto, quando l'ancora è
munita, anziché di catena, di cavo d'ormeggio
vegetale o sintetico. Serve per limitare l'usura
di quest'ultimo.
Ghirlande
di prora (o di poppa)
Elementi strutturali orizzontali che,
all'estremità dello scafo, collegano fra loro gli
elementi longitudinali.
Ghisa Lega
ferro-carbonio che trova numerose applicazioni in
campo navale. Ha buone caratteristiche
meccaniche e di lavorabilità. Ha costo contenuto e
resiste bene alla corrosione.
Ghiss Randa aurica
che prende il nome dell'omonima pennola al terzo o
al quarto ed è caratterizzata dall'essere priva di
boma.
Giardinetto Anca poppiera
della nave ordinariamente munita di una sorta di
balconatura decorata con piante (donde il nome).
La voce è poi passata a indicare genericamente le
zone poppiere della nave e quanto venga, o si
trovi, nella loro direzione: vento al giardinetto,
ecc.
Ginocchio Elemento
della costruzione navale che, affiacato al
madiere, forma il trave di fondo dell'ossatura
negli scafi in legno di costruzione tradizionale.
E' anche il raccordo fra il fianco ed il fondo
della nave. E' anche la parte centrale del remo
che trasmette il moto all'imbarcazione (guarda i video
illustrativi).
Giornale di bordo
E' compito del Comandante di scrivere,
quotidianamente, il libro di bordo. Si tratta di
documenti ufficiali che devono essere tenuti per
ordine di data, senza spazi bianchi e senza
abrasioni. In caso di correzioni queste devono
consentire la lettura di quando cancellato. Vi
sono riportati tutti i dati relativi alla nave e
alla navigazione.
Giornale di
chiesuola
Brogliaccio su cui sono minuziosamente annotate
tutte le manovre e le evoluzioni della nave.
Giosana Riflusso
della marea calante.
Giovanotto
Membro
dell'equipaggio di una nave che non è più un mozzo
ma non è ancora un marinaio. Può essere di prima o
di seconda categoria.
Giroscopio Nella sua
espressione più semplice è una ruota con la
circonferenza molto pesante, sospesa in maniera
che il suo asse possa assumere una direzione
qualunque nello spazio. Se si fa girare
rapidamente la ruota col suo asse nel piano
orizzontale, per una legge fisica, essa ha la
proprietà di dirigere il suo asse per Nord-Sud e
di stare fisso in quella direzione finché dura il
suo movimento di rotazione. Si comporta quindi
come un ago magnetico. Si è sfruttato questo
fenomeno per costruire delle bussole che non siano
soggette, come quelle con gli aghi magnetici, ai
disturbi prodotti dalle grosse masse di ferro
presenti sulle navi. Bussole giroscopiche o
Girobussole.
Giunca Bastimento
cinese diffuso dall'Indonesia al Giappone. Ha
portata da 100 a 400 tonnellate. Lo scafo, con
fondo piatto e forme spigolose, è spesso
sopraelevato a poppa. Porta da tre a cinque alberi
armati con le caratteristiche vele al terzo.
Gola Nei picchi e
nelle borne è l'estremità prodiera fatta a
semicerchio per abbracciare gli alberi lungo i
quali devono scorrere e ruotare. L'altra metà del
cerchio è costituito dalla trozza.
Goletta Nave con due
alberi inclinati a poppa e dotati di vele auriche
e bompresso. Il tipo fondamentale (tuttora in uso
nel diporto) ha avuto molte varianti: "nave
goletta", con tre alberi: quello di trinchetto
a vele
quadre e gli altri due a vele
auriche, e bompresso
(chiamato anche "barco bestia"); "goletta a palo",
con tre alberi tutti a vele auriche e bompresso;
"brigantino goletta", con due alberi: quello di
trinchetto a vele quadre e l'albero
maestro a vele auriche, e bompresso.
Golfare Nome di
ogni anello metallico solidamente unito ad un
elemento strutturale dello scafo, perché si possano
agganciare bozzelli,
paranchi,
apparati di sollevamento, ecc.
Gomena E' un cavo
torticcio generalmente di canapa, avente un
diametro compreso fra 160 e 200 mm. Serve
per ormeggio poppiero e, talvolta, per rimorchio.
Nel periodo della marineria velica la gomena
veniva usata per ormeggio dell'ancora e la sua
circonferenza, espressa in centimetri, doveva
essere uguale a quattro volte la lunghezza del
baglio maestro, espressa in metri. E' altresì
un'unità di misura (ormai desueta) pari a un
decimo di miglio marino, ossia a 185 metri.
Gomenetta o mezza gomena
E' un cavo torticcio di canapa o manilla,
avente il diametro compreso fra 100 e 140 mm.
Serve per ormeggio poppiero o laterale, e per
rimorchio.
Gondola Imbarcazione
tipica veneziana con scafo asimmetrico. E' mossa
da un solo vogatore. La gondola è lunga circa 10
metri dei quali solo 6 sono a contatto con
l'acqua.
Gordiano, nodo Gordiano
Un nodo leggendario, che era impossibile
sciogliere. Alessandro Magno, andando per le
spicce, lo tagliò con la spada. Secondo alcuni
autori sarebbe stata la prima impiombatura,
secondo altri un non col trucco.
Governare, governo
Dirigere una nave od una imbarcazione
usando opportunamente il timone.
Gozzo Piccola barca
da pesca con scafo in legno, o in vetroresina, con
prua e poppa affilate.
Gran fiocco (Vedi anche Fiocco)
- clicca sul termine per andare alla pagina
"le vele" di questo sito.
Gran lasco
E'
l'andatura del veliero che cosiste nel prendere il
vento da una direzione intermedia fra la poppa e il
traverso. E' detta anche a vento largo.
Gran velaccio Nei
bastimenti a vele quadre la vela sostenuta
dall'alberetto di maestra ed inferita al pennone
di gran velaccio (guarda i video
illustrativi).
Granzera Termine
dialettale veneto con il quale si indica una rete
fatta ad imbuto, lunga circa 16 metri. Viene usata
a strascico.
Grappino Specie di
piccola ancora a tre o quattro uncini, o punte
ricurve, legata all'estremità di un cavo e
lanciata sulla nave abbordata per afferrarla e
trattenerla affiancata.
Gratile Fune disposta
a rinforzo di ogni lato di una vela. In quelle
auriche e nei fiocchi può designare
particolarmente il lato lungo cui sono inferite,
cioè fissate.
Grecale Con questo
nome si identifica il vento che, nel Mediterraneo
centrale, soffia da Nord-Est, ossia proviene dalla
Grecia.
Griglia
Struttura
in ghisa posta all'interno dei forni delle caldaie
a carbone. Sulla griglia veniva sistemato il
carbone per la combustione. L'addetto
all'alimentazione ed alla gestione del forno era
il fuochista. Guarda il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Grillo
dell'ancora E' il maniglione che
unisce l'ancora alla catena.
Grippiale, grippia
Segnale galleggiante in corrispondenza di
un'ancora affondata. Anche cima data volta al
diamante di un'ancora da un lato e dall'altro a un
gavitello.
Grisella Cime sottili
fissate orizzontalmente fra le sartie ad
intervalli uguali che costituiscono i gradini per
salire sull'alberata.
Groppo Colpo di
vento improvviso e violento, per lo più causato da
un temporale.
Gru delle
imbarcazioni
Strutture, ora sempre in ferro, tubolari o
massicce, ricurve alle estremità superiori,
fissate e sporgenti lungo il bordo. Servono ad
alzare le imbarcazioni e tenervele durante la
navigazione. Quelle destinate alle scialuppe di
salvataggio sono, ormai, tutte del tipo
gravitazionale.
Gruppo Nodo, in
genere di congiunzione.
Guaina Rinforzo di
tela, generalmente messa a doppio, che si cuce
intorno alle vele, alle tende, sul lato
d'inferitura delle bandiere.
Guardacoste Nave adibita
alla sorveglianza delle coste con funzioni di
difesa, polizia e repressione del contrabbando.
Guardamano Nome
specifico di ognuna delle due cime poste ai lati
delle biscagline per facilitarne l'uso. E' detto
anche guardino.
Guardapalma Piastrella in
acciaio con taccherelle, che il velaio mette sulla
palma della mano, legata al dorso con una
cinghietta di cuoio. Serve per dare maggiore forza
sull'ago quando si cuce preservando il palmo della
mano.
Guardare Un cavo, un
oggetto, guardano nella direzione che assumono. La
catena dell'ancora guarda di prora, a dritta o a
sinistra, ecc.
Guida
d'inferitura
Le draglie, o stralli, o stragli, sulle
quali s'inferiscono con canestrelli le vele di
straglio e i fiocchi. Le verghe di ferro fissate
sui pennoni, sulle quali si inferiscono gli
antennali d'inferitura delle vele quadre.
Heaving-Line
E' una
sagola che, lanciata da bordo della nave sulla
banchina o su un rimorchiatore, serve per
agganciarvi la gassa di una cavo di maggiori
dimensioni.
Honda, Nodo d'Honda.
Nome che i vaccari americani danno al nodo
formante il laccio col quale catturano animali
allo stato brado.
Houari Randa
triangolare per piccole imbarcazioni. E' inferita
ad una pennola che, munita di due trozze, può
essere alzata parallelamente all'albero.
Houseboat Imbarcazione
costituita da una vera e propria casa montata su
un pontone. Solitamente ancorata su fiumi, laghi e
lagune può essere usata anche per brevi
spostamenti a scopo turistico.
Hunt Carena a V
profondo che prende il nome dal suo ideatore,
l'architetto Raymond Hunt. Carena planante
consente elevate velocità anche con mare agitato.
Hublot
Oblo' Apertura
generalmente rotonda praticata sulle murate o sulle
sovrastrutture della nave, per far entrare aria e
luce. E' provvista di vetro molto resistente e, nei
ponti inferiori, anche di corazza metallica. Viene
chiusa con robusti galletti.
Idrogetto Sistema di
propulsione ottenuta aspirando l'acqua
anteriormente o dal fondo dello scafo e
lanciandola verso poppa ad alta velocità. Si crea,
così, una spinta utile.
Idrografia Scienza che ha
per scopo il rilievo e la rappresentazione, su carte
idrografiche o nautiche, della configurazione delle
coste e del fondo del mare per uso dei naviganti.
Idrovia Canale,
fiume, tratto di lago sui quali si esercita la
navigazione interna, spesso come prolungamento di
quella marittima.
Imbando Stato di una
manovra allentata o non data volta.
Imbarcadero Pontile posto
all'approdo per le operazioni di sbarco e imbarco
di passeggeri e merci.
Imbaronare Bendare e
fasciare.
Imbiettare Assicurare
l'albero nella mastra con cunei di legno duro,
detti biette.
Imbigottare Legare le
sartie sulle scanalature periferiche delle
bigotte.
Imboccare Entrare con un
natante nell'accesso di un porto o in un canale.
Un cavo si "imbocca" quando, a causa del suo
spessore, non riesce a girare in una carrucola.
Imbragare L'operazione
di legare con la braga
(o braca) un oggetto pesante, che non sia munito
di golfare o altro punto di presa, un animale, una
persona, per sbarcarli o imbarcarli a bordo,
sollevandoli, per mandarli a riva o ridiscenderli
o, in generale, per spostarli da un punto
ad un altro.
Imbragatura Il sistema di
cavi, catene o nodi con cui un oggetto da
sollevare viene fissato ad un cavo.
Imbrogliare L'operazione
di raccogliere rapidamente le vele quadre a
festoni mediante alcune funi predisposte, dette
imbrogli per sottrarle all'azione del vento. Le
vele auriche sono raccolte con imbrogli che ne
contengono la discesa sul boma.
Imbroglio Ciascuna di
quelle manovre che servono per imbrogliare, ossia
per raccogliere e sottrarre al vento, una vela, in
navigazione come all'ormeggio.
Immersione (o
profondità di carena) E' la distanza
verticale fra il piano di galleggiamento e la
linea di costruzione.
Impagliettare Proteggere,
mediante un paglietto, cavi e manovre, nonché le
strutture su cui essi passano, contro lo
sfregamento reciproco.
Impalmare Legare con
spago le cime dei cavi perché non si sfiocchino.
Impavesata Parapetto in
legno che limita il ponte di coperta e, nella
maggior parte delle antiche navi, costituito
all'interno dai cassoni nei quali erano riposte le
brande (guarda i video
illustrativi).
Impegnato, impigliato
Di un cavo, catena, manovra, ancora, che sono
impigliati, non possono scorrere. Dell'ancora che
è inceppata o ammarrata.
Impermeabilità Proprietà che
evita l'infiltrazione di acqua nell'interno dello
scafo ed assicura così anche la costanza del peso.
Impiallacciatura Sottile
foglio di legno pregiato che viene incollato sulla
superficie di legni di scarso valore. Esistono
fogli già provvisti di colla termosaldante. I
fogli di impiallacciatura, tagliati in sottili
striscioline nella misura suggerita dalla scala
del modello della nave, possono ben riprodurre il
rivestimento in legno dei ponti.
Impiombatura,
impiombare L'unione di due
cavi o cime a carattere permanente intrecciando i
legnuoli dell'uno ordinatamente con quelli
dell'altro. Si usa l'impiombatura anche per
ottenere le gasse impiombate.
Impuntura
Ciascuno
dei punti agli angoli di una vela inferiti ad un
pennone, antenna o pennola. E' detta anche
angolo di inferitura.
Incagliare, incagliarsi
Toccare il fondo con la carena in modo da
rimanervi impigliati.
Incamiciatura Guarnizione
in tela impermeabile avvolta al piede dell'albero,
in coperta, per evitare infiltrazioni d'acqua nei
locali sottostanti.
Incappellaggio Parte
superiore di ciascun albero, appositamente
foggiata allo scopo, dove si incappellano le
sartie, gli stralli ed i paterazzi.
Incappellare Infilare
sull'estremità di un albero, asta, pennone o
antenna un cavo o una cima provviste di apposita
gassa.
Incattivare Dicesi di una
cima quando si impiglia e non può scorrere
liberamente.
Incavigliare Collegare,
mediante caviglie, le tavole del fasciame con gli
elementi della struttura.
Incazzottare Arrotolare
una bandiera o una vela, stringendola con la
propria sagola o con altra, per poterla spiegare
tirando la sagola stessa dal basso al momento
opportuno.
Inclinometro Strumento a
pendolo che, posto sull'asse di simmetria
longituidinale di una nave, consente di stabilirne
lo sbandamento.
Incocciare Termine
prettamente marinaresco che significa agganciare.
Incordonare Impiombare
l'estremità di un cavo lungo il decorso di un
secondo, i cui legnuoli vengono divaricati.
Incrociatore Nave di
dislocamento inferiore a quello delle Corazzate,
dotata di elevata velocità e grande autonomia e
con un armamento costituito da missili o con
armamento misto di cannoni e missili. Disimpegna
alcuni dei compiti prima affidati alle corazzate,
come la difesa di importanti convogli e l'appoggio
ravvicinato alle operazioni anfibie.
Indicatore di
livello Dispositivo
costituito da un robusto tubo di vetro,
intercettato da due valvole, che viene
generalmente applicato alle caldaie per conoscere
il livello dell'acqua (guarda i video
illustrativi).
Inferire Il
mettere a posto le vele lungo i pennoni e le
antenne. Trattandosi di tende, lungo le
draglie. Si dice anche "invergare".
Inferitura Lato o lembo
di una vela lungo il quale essa viene fissata alla
parte dell'alberatura o alla manovra dormiente che
la deve sostenere.
Ingavonarsi, ingavonato
Dicesi di una nave che, dopo una forte
rollata o per un eccessivo sbandamento, non può
più rialzarsi per spostamento di carico o per
avere imbarcato acqua.
Inghinatura Legatura a
molti giri giustapposti fatta intorno a un'asta o
pennone per evitare che siano soggetti a fessure o
che quelle che vi sono si allarghino
ulteriormente.
Ingiuncare
Serrare il fiocco sullo strallo in maniera tale da
poterlo sciogliere rapidamente.
Ingobbamento E' la
flessione longitudinale che subisce lo scafo
quando riceve una forte spinta verso l'alto nella
sua zona centrale, non compensata nelle estremità
prodiera e poppiera. E' detto anche inarcamento.
Ingranare la catena
all'argano Passare la catena
attorno al barbotin in modo che le maglie entrino
nelle impronte ivi esistenti.
Ingratilare Cucire il
gratile lungo il bordo della vela. Si dice anche
ralingare.
Iniettore
Dispositivo
che, nei motori Diesel, consente di immettere la
nafta, finemente polverizzata, all'interno del
cilindro in fase di compressione. L'iniettore è
alimentato dalla pompa del combustibile.
Insaccare Manovrare le
vele in maniera tale da farle gonfiare nel senso
contrario al moto, facendole prendere a collo.
Insegna Nome
generico di quelle speciali bandiere che si alzano
sulle navi da guerra quando sono ufficialmente
imbarcati Capi di Stato, Personaggi Reali,
Autorità Militari e Civili.
Insellamento E' la
flessione longitudinale che subisce lo scafo
quando riceve una forte spinta verso l'alto nelle
sue estremità prodiera e poppiera, non compensata
nella sua zona centrale.
Insellatura La linea di
insellatura, o cavallino, è la proiezione
longitudinale della linea d'orlo, ossia
dell'intersezione del ponte di coperta con la
murata.
Interponte Spazio
compreso fra due ponti di una nave. Prende il nome
dal ponte inferiore.
Intesatura Nome tecnico
delle congiunzioni longitudinali dei corsi del
fasciame.
Intestare Si dice di
due cavi, discommessi, quando si pongono i legnoli
dell'una cima contro quelli dell'altra in modo che
s'alternino per iniziare un'impiombatura.
Intregnare Inserire tra
i legnoli di una cima una sagola, in modo da
riempire i loro interstizi e da renderne liscia la
superficie esterna.
Intugliare Congiungere
due cime o due cavi per le loro estremità con
gasse, in genere assicurate da legature.
Intugliatura
Legatura fatta con cime sottili per
congiungere due cavi, oppure i nodi usati per lo
stesso scopo.
Invasatura Il sistema di
supporti sul quale poggia la carena quando è a
secco. Nelle imbarcazioni è un sistema di supporti
imbottiti e di travi che consentono sia l'appoggio
che il trasporto.
Invelare Armare le vele
di un'imbarcazione.
Iole Sottile
ed elegante imbarcazione di servizio riservata
al Comandante e agli ospiti di una nave.
Issare
Alzare a
mano, con sistemi funicolari, vele, bandiere,
pesi, ecc. Issare a segno: sino al segno
predisposto sul tirante. Issare a baciare: sino
a portare i due bozzelli del paranco a contatto.
Jack Nome inglese,
privo di corrispondente in italiano, dato alla
bandiera di prua durante l'ormeggio, ed esposta
esclusivamente dalle navi da guerra.
Kayak Termine
eschimese che indica il tipo di battello da pesca
usato comunemente presso quella popolazione. Si
tratta di una struttura leggera coperta con pelli
di foca cucite insieme. E' condotto da un slo uomo
munito di pagaia.
Ketch Veliero munito
di due alberi, dei quali il più piccolo, a poppa,
detto di mezzana, è a proravia del dritto di
poppa.
Kingston, valvole
Kingston
Sono valvole di presa mare che si aprono verso
l'esterno. In questo modo, nel caso di rottura
dell'asta, rimangono chiuse per la pressione
dell'acqua. Ormai in disuso sono presenti solo
su navi militari per consentire allagamenti
controllati come, ad esempio, i locali
munizioni. Oggi è uso comune dare questo
nome a tutte le valvole di presa mare.
Kort, mantello
Kort E'
un anello a sezione di ala portante, fisso allo
scafo, che avvolge l'elica. Determina il
miglioramento del rendimento propulsivo.
Laccio Quello
scorsoio, usato dai vaccari per la cattura degli
animali bradi.
Lamiera
di chiglia E' la lamiera che,
nelle costruzioni miste legno/ferro, corre in
senso longitudinale fra la parte inferiore dei
madieri e la chiglia.
Lamiera
di collegamento del ponte
E' una striscia di lamiera che, nelle costruzioni
miste legno/ferro, collega fra loro i bagli ed è
sistemata subito sotto il tavolato del ponte.
Lamiera
di sentina Striscia di
lamiera che, nelle costruzioni miste legno/ferro,
corre in senso longitudinale, all'altezza del
ginocchio, frapponendosi fra le ordinate e le
tavole del fasciame, allo scopo di rinforzare la
struttura.
Lamiera
paramezzale sui madieri
Lamiera che, nelle costruzioni miste legno/ferro,
fa parte dell'ordinata e viene inchiodata
lateralmente alla lamiera centrale che costituisce
il madiere.
Lampara Grossa lampada
a gas acetilene, a gas propano o a corrente
elettrica usata per far concentrare i pesci,
attratti dalla luce, attorno ad una imbarcazione.
Lanata Sorta di
scovolo costituito da una pelle caprina avvolta
all'estremità di un'asta di legno. Era usata, in
passato, per pulire le bocche da fuoco dopo lo
sparo. Poteva essere usata anche per catramare gli
scafi dopo il calafataggio.
Lance di
salvataggio
Quelle specialmente adatte ad accogliere i
passeggeri ed i membri dell'equipaggio nel caso di
abbandono della nave. Sono dotate anche di
provviste e attrezzature di soccorso. Sono tenute
alzate da speciali gru che, ormai, sono tutte del
tipo gravitazionale.
Lancia Leggera
imbarcazione a remi (ma talvolta dotata di una
vela latina o a tarchia) usata dalle antiche navi
per i servizi di bordo. Ciascuna delle
imbarcazioni a remi, con poppa quadra, aventi da
cinque a otto banchi di voga di cui sono dotate le
navi da guerra e mercantili. Sono tenute alzate
alle gru.
Lanciabombe Sono quelle
armi navali atte a lanciare bombe di profondità in
funzione antisommergibile.
Lanciarazzi Apparecchio
in grado di lanciare verso l'alto i razzi di
segnalazione. Questi sono di colore rosso per
segnalare una situazione di pericolo e sono dotati
di un piccolo paracadute per prolungarne la
visibilità. Soprattutto per le piccole
imbarcazioni sono disponibili razzi che possono
essere utilizzati senza bisogno dell'apposito
apparecchio.
Lanciasagole Sorta di
pistola, fucile o cannoncino che, grazie ad una
debole carica esplosiva, può lanciare un piccolo
proiettile al quale è legata una sagola.
Lanciasiluro o tubo di
lancio Apparecchio destinato a
lanciare il siluro in mare affinché questo inizi
la sua corsa col proprio motore. E' sempre
costituito da un tubo nel quale viene introdotto
il siluro che, al momento opportuno, è lanciato
fuori o con una piccola carica di polvere o con
aria compressa. Sui MAS il siluro è tenuto sospeso
da due tenaglie che si aprono e lasciano cadere
l'arma in mare (lanciasiluro a tenaglia).
Landa Grossa
spranga metallica attraverso la quale ogni sartia
è collegata allo scafo.
Lapazza o Lampazza
Asse in legno applicato ad un albero
o ad un pennone per rinforzarlo o per ripararlo
dall'attrito - Grossa tavola longitudinalmente
incavata usata per riparazioni temporanee di un
albero o di un pennone, cui veniva fissata con
molte legature dette inghinature.
Lapazzare Riparare o
consolidare una parte dell'alberatura (come un
pennone o un alberetto) mediante lapazze, ossia
grosse tavole longitudinalmente incavate.
Lardare Attaccare ad
un paglietto uno spesso strato di filacce
formandone un folto rivestimento.
Larghezza al
galleggiamento E' la
larghezza massima della nave al piano di
galleggiamento (può essere fuori fasciame o fuori
ossatura).
Larghezza fuori
ossatura E' la larghezza fuori tutto
diminuita del doppio dello spessore del fasciame.
Larghezza fuori
tutto (o
larghezza fuori fasciame) E' la massima
distanza fra due rami simmetrici dell'ordinata
maestra.
Larice Legno con
buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche e
di lunga durata. E' usato nelle costruzioni navali
per ordinate e fasciame.
Lascare o
allascare Filare una cima o un cavo
teso, senza però mollarlo imbando, diminuendone
così la tensione.
Lasco Si dice del
vento che investe la nave a poppavia del traverso.
"Gran lasco" indica una direzione di provenienza
ancora più prossima alla poppa. Si dice anche
dell'imbando ottenuto col lascare una cima o un
cavo.
Latina Vela
triangolare superiormente inferita in un pennone
inclinato e connesso all'albero poco oltre la sua
metà e inferiormente trattenuta da una mura e da
una scotta.
Latitudine
E' l'arco di
meridiano terrestre, misurato in gradi, primi
e secondi, compreso fra un dato punto e l'equatore.
E' latitudine Nord nel tratto compreso fra
l'equatore e il Polo Nord. E' latidudine Sud fra
l'Equatore e il Polo Sud.
Lavarello o gatta
Area prodiera del ponte di coperta
delimitata da una mastra posta trasversalmente
affinché l'acqua, penetrata dagli occhi di cubia,
non scorra lungo le impavesate, ma fuoriesca da
due ombrinali posti subito prima di essa.
Lega Unità di
misura ormai desueta. Poteva equivalere a 1/25 di
grado di meridiano (lega antica) e quindi a 4,445
chilometri, oppure a 1/20 di meridiano (lega
marina o geografica) e quindi a 5,559 chilometri.
Legamento Elementi
longitudinali in legno o in ferro che, nella
struttura di uno scafo, servono per legare,
rinforzandole, parti strutturali.
Legare Fare una
legatura. Quando si tratta di fermare una manovra
non si dice mai legare ma "dar volta".
Legatura E' l'unione
di due pezzi di uno stesso cavo messo a doppino
per costruire una gassa o uno stroppo per
bozzello, oppure l'unione di due cavi distinti per
impedire all'una parte di scorrere sull'altra.
Legatura in
croce
Quella che, come la piana, unisce due parti dello
stesso cavo che divergono in direzioni opposte, ma
formano un occhio nel doppino.
Legatura piana Quella che si
fa passando a cerchi (volte) lo spago, commando,
lezzino o altro attorno alle due parti da unire.
Legatura
portoghese
Quella le cui volte si incrociano passando
fra le due parti da unire. Fatto un numero
sufficiente di queste passate a esse o a otto, si
ricoprono con le passate della legatura piana.
Legno di abete,
betulla,
ecc. Vedi Abete,
Betulla,
ecc.
Legnuolo o legnolo
E' l'insieme di più trefoli avvolti
elicoidalmente in senso contrario a quello dei
trefoli. La torsione dei trefoli viene detta
"commettitura".
Lembo Antica
navicella leggera e veloce, a remi e a vela. Con
carena piatta era adatta alla navigazione
fluviale. Fu usata come nave per l'esplorazione,
la scorta e la crociera ma anche come nave
corsara.
Lentìa Nome
specifico del doppino un tempo usato per imbarcare
o sbarcare le botti e gli altri carichi che
potessero essere rotolati su un piano inclinato.
Lenza del
capone
Paranco il cui bozzello superiore è
costituito dalle pulegge inserite nelle cave
dell'estremità della gru di capone, mentre il
bozzello inferiore porta un gancio con cui si
incoccia la cicala dell'ancora quando la si deve
caponare.
Leudo
Caratteristica imbarcazione ligure ad un albero
piegato verso prua, con una grande vela latina e
bastone del fiocco (spontero). Era usata per il
trasporto di materiale pesante.
Lezzino Nome che si
dà allo spago di canapa, bianco o catramato, che
serve per fasciature, cuciture di vele, ecc.
Libeccio Vento che nel
Mediterraneo centrale proviene da Sud-Ovest,
ovvero soffia dalla Libia.
Libera pratica
E'
l'autorizzazione che, in ogni porto, viene
rilasciata dall'Autorità marittima locale alla nave
affinché possa attraccare e compiere le operazioni
previste. Prevede la verifica dell'idoneità della
nave e del suo equipaggio anche dal punto di vista
sanitario.
Liberty
(termine
inglese) E' il nome dato ad una serie di navi
costruite fra il 1943 ed il 1945 dagli Stati Uniti
per rifornire l'Europa. Dopo la guerra sono state
utilizzate dalle marine mercantile di tutto il
mondo. Per saperne di più su queste navi guarda il
modello del Liberty "Golfo
di Trieste"
presente in questo sito.
Libretto di
navigazione E' il libretto di lavoro del
marittimo. Vi sono annotati tutti i dati
dell'interessato nonché quelli delle navi
frequentate, dei periodi di imbarco e delle
destinazioni.
Liburna Antica nave
da guerra veloce, di forme allungate. Era mossa da
due ordini di remi e possedeva un albero con una
vela. Le sue doti di manovrabilità e velocità la
portavano, sovente, a prevalere sulle pesanti navi
da combattimento.
Life boat Termine
inglese che indica le imbarcazioni di salvataggio.
Lighter E' una grande
chiatta con poco pescaggio utilizzata per il
trasporto di materiali sottobordo nelle rade e nei
porti sprovvisti di banchine.
Lightning Monotipo da
regata con una lunghezza f.t. di 5,79 m e una
superficie velica di 16,36 mq compreso lo
spinnaker.
Lime Corde della
rete, quella in alto detta da sugheri, quella in
basso, radente il fondo, detta da piombo.
Linea (di)
E' sinonimo generico di nave da guerra o
più specificamente da battaglia. Il nome deriva
dalla formazione lineare che le antiche navi
assumevano accincendosi al combattimento.
Linea di chiglia
E' la linea di intersezione fra la superficie
interna al fasciame ed il piano di simmetria.
Linea di
costruzione Nelle
imbarcazioni a chiglia è la retta che coincide con
il canto interno della battura (vedi) nel tratto
in cui questa è rettilinea. Nelle imbarcazioni a
fondo piatto è l'intersezione del piano di
simmetria con il piano tangente alla faccia
esterna del fondo, nella parte maestra.
Linea di
galleggiamento
E' l'intersezione del piano di
galleggiamento con la superficie esterna dello
scafo. Si dice anche "linea d'acqua" o "linea di
immersione".
Linea di sottochiglia
E' la linea parallela alla linea di chiglia ma
fuori fasciame (la differenza è data dalllo
spessore del fasciame)
Long
Bridge Bastimento a due ponti il
cui ponte principale, o di stazza, era
quello inferiore. Ciò consentiva di ridurre
il volume di stazza con conseguente
risparmio sulle spese portuali.
Long Ton Tonnellata
lunga o tonnellata inglese. Corrisponde a 2240
libbre e a 1016,0471 kg.
Longitudine
E' la
distanza in gradi, primi e secondi, misurata
sull'equatore, di un determinato punto dal meridiano
di Greenwich. Va da 0 a 180° Est, nel tratto
compreso fra il meridiano 0° di Greenwich e il
meridiano 180°, che attraversa le isole Fiji,
procedendo verso Est. Va da 0° a 180° Ovest se si
procede verso ovest.
Loran Dispositivo grazie al
quale le navi e gli aerei possono determinare, con
sufficiente precisione, la propria posizione con
rilevamenti su stazioni radio-trasmittenti
sistemate a terra.
Losca
dell'elica
E' un'apertura orizzontale fatta nello
scafo delle imbarcazioni per consentire il
passaggio dell'asse dell'elica.
Lossodromia E' la curva
che, sulla superficie terrestre, taglia tutti i
merdiani con lo stesso angolo. Una rotta
lossodromica non è il percorso più breve fra due
punti.
Lunghezza fuori
tutto E'
la distanza fra le perpendicolari condotte dai
punti più sporgenti di prua e di poppa.
Lunghezza fra le
perpendicolari E' la
distanza fra la perpendicolare avanti (vedi) e la
perpendicolare addietro (vedi)
Lunghezza o
tesa Le catene delle ancore non
sono di un solo pezzo, ma costituite da tanti
pezzi che si chiamano "lunghezze". Sono di
metri 25 ciascuna e sono unite fra di loro con
maniglie. Per indicare una certa quantità di
catena da filare, salpare, ecc. si dice:
filare o salpare lunghezze di catena.
Macchina a
vapore
Macchina composta da uno o più cilindri.
Consente di trasformare in lavoro meccanico
l'energia contenuta nel vapore che proviene
dalla caldaia (guarda i video
illustrativi).
Madiere E' il nome
della parte centrale delle ordinate che si unisce
alla chiglia. "Per madiere" è l'espressione usata
per dire il senso perpendicolare alla chiglia (guarda i video
illustrativi).
Maestra Vela di un
bastimento a vele quadre sostenuta dal tronco
maggiore di maestra ed inferita al pennone di
maestra (guarda i video
illustrativi).
Maestrale
o Maestro
E' il vento che, nel Mediterraneo, spira
da Nord-Ovest. Si caratterizza per la velocità
che può arrivare, nel Golfo del Leone, fino a
120 km/h.
Maestro Sinonimo di
"albero di maestra" (albero maestro).
Maglia E' il nome di
ciascuno degli anelli di una catena. Nelle catene
delle ancore le maglie sono sempre di forma
ellittica e per rinforzarle si muniscono di
traversino che non è di pezzo ma introdotto lungo
l'asse minore della maglia dopo che essa è stata
costruita.
Maglie Quelle delle
reti, che si formano con nodi da rete, ossia con
nodi di scotta.
Maglietto per fasciare
E' un attrezzo di legno duro composto
da una testa e da un manico. La testa può essere
piatta con sgorbiatura o semicilindrica con
scanalatura longitudinale in modo da poter
abbracciare buona parte della superficie del cavo
da fasciare.
Makoré E' un legno
proveniente dalla Costa d'Avorio. Discretamente
stabile e durevole è usato per la costruzione di
ordinate e fasciame.
Maiolo
Lo
spazio di doppiofondo compreso fra due madieri.
Mandorletta
Legatura intrecciata ad anello, usata come
ornamento e punto di presa sulla barra del timone
e sui remi delle imbarcazioni, sui ganci di
accosto, ecc. Viene detta anche "turbante".
Mandrino Nel
linguaggio navale è lo strumento che serve per
"mandrinare" i tubi. Provvisto di una corona di
rulli rotanti allarga i tubi facendoli aderire ai
fori delle piastre tubiere delle caldaie, dei
condensatori, ecc.
Manetta Redancia di
rinforzo delle gasse terminali dei gratili di
scotta e di caduta nelle bugne ad anello e ad
occhiali usate per le gabbie con scotte di catena
e, talvolta, anche per i trevi.
Manica a vento Apparato di
aereazione dei locali sotto coperta, un tempo
costituito da un tubo conico di tela (donde il
nome), sospeso verticalmente e munito di
un'imboccatura, che era disposta verso la
direzione del vento. Successivamente grosso tubo
in ferro, a forma di pipa, con imboccatura svasata
che, se rivolta verso la direzione del vento,
serviva per immettere aria, se rivolta in senso
opposto funzionava come aspiratore.
Maniglia Maglia
apribile a forma di V che si chiude con un perno
che passa per due fori praticati all'estremità dei
gambi, tenuto fisso mediante avvitatura o
coppiglia. Serve per unire le lunghezze delle
catene dell'ancora o per fissare manovre, cavi
d'ormeggio, bozzelli, paranchi, a golfari o spine.
Maniglione Nel
linguaggio marinaresco denominazione generica di
ogni anello metallico apribile con la rimozione
del perno passante nelle sue estremità
appositamente rinforzate e forate.
Mano, dare di mano
Aiutare a far scorrere un cavo, una manovra.
Manovra,
manovrare Dirigere i
movimenti di una nave con determinati criteri per
ottenere determinati scopi servendosi delle vele,
delle macchine, del timone, di rimorchiatori, di
cavi da tonneggio a seconda dei casi.
Manovrabilità Proprietà che
permette all'imbarcazione di evoluire facilmente
anche in ristretti spazi d'acqua. Essa è tanto
maggiore quanto più l'imbarcazione è sensibile
all'azione del timone.
Manovre Nome generico
col quale si designano tutte le cime ed i cavi che
sono in servizio sull'alberatura, alle gru, alberi
di carico, ecc. con un determinato ufficio.
Manovre
correnti o
volanti Quelle mediante le quali si
alzano e si orientano i pennoni, si bordano e si
imbrogliano le vele, ecc. (drizze,
bracci, scotte,
murre, boline, imbrogli, ghindazze, ecc.) (guarda i video
illustrativi).
Mante Nome
specifico della grossa cima con cui si alzano i
pennoni delle gabbie, poi genericamente passato a
qualsiasi cima di sospensione, specie se dotata di
paranco.
Maona Grosso
galleggiante che si usa nei porti per lo scarico e
per il carico delle merci.
Marca Indica
l'intervallo compreso fgra la linea di massima
immersione e la linea convenzionale del ponte di
coperta.
Marciapiedi Ognuna delle
cime sottese ai pennoni a guisa di festoni sulle
quali appoggiano i piedi gli uomini che lavorano
alle vele.
Marconi, randa Marconi
Vela di taglio derivata dall'antica vela
latina, molto diffusa oggi a bordo degli yacht da
diporto e da regata. Ha forma triangolare e si
inferisce all'albero mediante cursoi scorrevoli su
di una rotaia, ed al boma per mezzo di un'apposita
scanalatura.
Marconista
L'ufficiale
addetto alle comunicazioni radio di bordo. Si
racconta che riceva solo i bollettini che annunciano
tempo buono e i risultati calcistici quando vince la
squadra preferita dal Comandante.
Margherita Nodo che si
fa nella parte centrale di un cavo, per
accorciarlo provvisoriamente, senza stringerlo.
Marginale Lamiera
collegata a tenuta stagna con il cielo del doppio
fondo e con il fasciame esterno del ginocchio, che
chiude lateralmente l'intercapedine del doppio
fondo.
Marra Parte
terminale, appiattita e acuminata, dei bracci
dell'ancora per facilitarne la presa sul fondo
marino. Per estensione, nome dell'intero braccio.
Masca, mascone
Denominazione specifica dell'anca prodiera
di una nave, più comunemente detta mascone.
Analogamente a giardinetto, la voce è passata a
indicare la corrispondente zona della nave e
quanto si trovi o provenga in direzione di essa:
mare al mascone, ecc.
Maschetta o
saltella Nome specifico del
ringrosso laterale posto al di sotto del
colombiere per il sostegno delle barre costiere.
Mascone Ciascuno dei
due lati dell'opera morta della prua.
Mastra Indica sia il
battente, o riparo, posto intorno ad ogni apertura
del ponte di coperta per ostacolare l'entrata
dell'acqua, sia l'apertura con robusto collare
fatta in esso per il passaggio degli alberi.
Mastra del
boccaporto L'apertura
sui ponti che permette il carico e lo scarico
delle merci (guarda i video
illustrativi).
Matafione Ciascuno dei
brevi pezzi di sagola cuciti sulle vele che
servono ad inferirle o serrarle o prendere i
terzaroli.
Matafioni
d'inferitura
Sagole o corde sottili per legare le vele
ai pennoni, le tende alle draglie, ecc.
Mazzuola Martello di
legno che serve ad addoppiare una cima per formare
una gassa, per ridurre il volume di una
impiombatura, per sistemare a posto delle
incappellature, ecc.
Meda Segnale in
muratura a forma di pilastro o in traliccio di
ferro che si mette sulle secche o sugli scogli a
fior d'acqua per indicarne l'esatta posizione al
navigante.
Mentida
(termine spagnolo) Significa
"bugia".
Meridiana L'altezza
del sole nell'attimo in cui passa al meridiano
dell'osservatore. Ciò avviene quando, in quel punto,
è esattamente mezzogiorno. Questa osservazione, con
opportuni calcoli, viene utilizzata per determinare
il punto in cui si trova la nave in quel momento.
Merlino La più
sottile delle cime. Serve per fasciature.
Mezzana "Di mezzana"
è l'albero situato a poppavia di quello di maestra
e lo stesso nome generico prende tutto ciò che
abbia attinenza con esso (vele comprese). Il
pennone più basso dell'albero di mezzana che, nei
bastimenti a tre alberi, non ha mai vela. Viene
per questo chiamato anche "verga secca" (guarda i video
illustrativi).
Mezzanave o mezzania
Nel linguaggio marinaresco designa la zona
che si trova alla metà della lunghezza della nave.
La voce entra in molte louzioni specifiche. "A
mezza nave" l'andatura di un veliero quando riceve
il vento da un lato in direzione perpendicolare
alla chiglia.
Mezzanella Nei velieri
con tre alberi a quadri e palo è la vela di
controstraglio di mezzana, inferita sullo straglio
maggiore del palo e quindi fra quest'ultimo e
l'albero di mezzana.
Mezzavela - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Miglio (marino)
Unità di misura delle distanze in mare.
Esso corrisponde al "primo di arco" del meridiano
terrestre. E' lungo metri 1851,85. La ragione per
la quale non si usa il km è la semplicità con la
quale si passa da una misura espressa in miglia,
ai gradi e primi di meridiano e di equatore.
Mina (o
torpedine) Apparecchio
contenente una carica di esplosivo ad alto
potenziale che si ancora ad una determinata
profondità sotto il livello del mare e
destinata ad esplodere quando riceve un urto
o, in alcuni casi, quando subisce una
perturbazione magnetica.
Minutenze Sono le
sagole, i merlini, i lezzini, i commandi e lo
spago, di diverso spessore.
Mistico Veliero con
più alberi e vele di forma mista (da cui il nome)
e quindi senza una precisa caratterizzazione.
Mistral Sorta di vento
Maestrale che caratterizza il Golfo del Leone e le
zone limitrofe. E' un vento forte che scende dalla
Valle del Rodano.
Mocca Bigottone.
Mogano Legno di
colore rossiccio usato soprattutto per la
costruzione dell'arredamento navale. Nel
modellismo è utilizzato per rivestimenti di scafi.
Non è particolarmente robusto e si lavora con
maggiore o minore facilità a seconda del tipo di
venatura del pezzo trattato. Si può trovare anche
sotto forma di compensato. Legno impermeabile e
facile da lucidare. Tiene bene le colle, è
difficile da fendersi e non si imbarca quasi mai.
Mollare (le vele)
Sciogliere le vele serrate per tenerle
pronte ad essere bordate.
Mollare imbando Levar volta e
lasciare andare completamente una cima.
Mollare per
occhio
Mollare una cima imbando, senza trattenere e in
libertà di scorrere finché vuole.
Molo Opera muraria
costituita da massi e sorgente dal mare. Protegge
uno specchio d'acqua. Sulla sua estremità è
generalmente sistemato un fanale di segnalamento.
Monocalibro Nave da
battaglia corazzata il cui armamento principale
era costituito solo da grossi cannoni dello stesso
calibro.
Monsone Vento della
circolazione generale dell'atmosfera con
persistenza stagionale.
Montante Struttura di
rinforzo verticale della nave.
Mordere Si dice
dell'ancora quando le sue marre fanno presa sul
fondo.
Morse Alfabeto
telegrafico a punti e linee. Oggi in disuso.
Morselli Sono
intrecciature fatte con filacce di cavo usato.
Servono per legature provvisorie, per stroppi da
remo, ecc.
Moschettone Gancio a
molla, molto utilizzato oggi sulle imbarcazioni da
regata o da diporto.
Mostrarombi Antico
strumento usato per la navigazione stimata, ossia
per una determinazione approssimata e induttiva
del percorso fatto dalla nave. Esso
era costituito da una tavoletta sulla quale era
dipinta la rosa dei venti e in ogni rombo erano fatti
otto fori e altrettanti se ne trovavano in serie
numerate poste al di sotto di essa e corrispondenti
alle velocità in nodi. Dopo mezz'ora di guardia il
timoniere metteva un piccolo cavicchio nel primo dei
fori del rombo entro cui aveva fatto rotta e ne
metteva un altro nel primo dei fori della serie di
quelli della velocità tenuta dalla nave. Dopo un'ora
procedeva a operazioni analoghe, ponendo un cavicchio
nel secondo dei fori, dello stesso rombo se non aveva
mutato rotta, di un altro se questa fosse venuta a
cadere in uno diverso, e poneva un altro cavicchio nel
secondo dei fori della serie delle velocità (di nuovo
la stessa, se anche questa non era cambiata, in un
altra in caso di mutamento). Al termine delle quattro
ore (otto mezz'ore) i cavicchi erano esauriti e i dati
così annotati erano trasferiti sul giornale di
chiesuola o sulla carta nautica.
Mostravento Banderuola, o
piccola manica a vento, che, applicata in testa
d'albero, indica la direzione del vento relativo,
cioè la risultante del vento reale e del moto
della barca.
Motonave
Nave
a propulsione meccanica che utilizza motori
Diesel. Questi possono essere a due o a quattro
tempi. Il vantaggio di questo tipo di propulsione
consiste in un minor peso dell'apparato motore ed
in un ridotto consumo di combustibile (guarda i video
illustrativi).
Motore a scoppio Macchina
endotermica ovvero a combustione interna.
Costituito da cilindri con all'interno pistoni
collegati ad un albero motore a manovelle. La
combustione di una miscela di aria e benzina viene
innescata dalla scintilla prodotta da una candela.
L'energia prodotta spinge verso il basso il
pistone producendo il lavoro utile (guarda i video
illustrativi).
Motore a vapore Macchina
esotermica ovvero con combustione esterna. E'
costituita dalla caldaia, nella quale il calore
della combustione genera vapore, e dalla motrice
nella quale l'espansione del vapore produce il
lavoro meccanico (guarda i video
illustrativi).
Motore Diesel Macchina
endotermica ovvero con combustione interna. Simile
al motore a scoppio il gasolio o la nafta vengono
immessi nella camera di combustione (pistone al
punto morto superiore) da un iniettore. La
combustione avviene per riscaldamento della
miscela sottoposta ad elevatissima pressione (guarda i video
illustrativi).
Motori
elettrici
Trasformano l'energia elettrica in energia
meccanica. Utilizzano l'energia prodotta da
generatori azionati da motori Diesel o a scoppio,
oppure da macchine a vapore. Possono utilizzare
anche energia proveniente da accumulatori (guarda i video
illustrativi).
Motovedetta
Motoscafo armato per uso militare o di
polizia.
Motoveliero Nave a
propulsione mista, a vela e a motore, in cui è
prevalente la funzione del motore. Differisce dal
veliero con motore ausiliario nel quale prevale la
propulsione a vela.
Motrice a turbina E' una
macchina a vapore composta da uno "statore" e da
un "rotore". Sia allo statore, solidale con lo
scafo, che al rotore sono applicate delle file di
"palette ricurve". Il vapore investe la prima fila
delle palette del rotore, che riceve una spinta in
senso rotativo, quindi trova la prima fila di
palette dello statore che lo devia sulla seconda
fila del rotore... e così via fino al condensatore
dove il vapore residuo ritorna acqua di alimento
per le caldaie. Le turbine moderne ruotano a
velocità elevata e sono, di norma, collegate
all'elica attraverso riduttori di giri ad
ingranaggi a lisca di pesce (guarda i video
illustrativi). Guarda il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Motrice alternativa
a vapore
E' una macchina a vapore costituita da
cilindri all'interno dei quali scorrono degli
stantuffi. Il vapore proveniente dalla caldaia
entra nel primo cilindro il cui pistone si trova
al punto morto superiore e lo spinge verso il
basso; quando lo stantuffo arriva al punto morto
inferiore, un apposito "cassetto di distribuzione"
immette vapore nella camera inferiore in modo che
lo stantuffo venga spinto verso l'alto, espellendo
il vapore che ha già lavorato. Queste macchine
sono normalmente composte da più cilindri, di
diametro crescente, in modo che il vapore passi da
un cilindro al successivo per favorire la massima
espansione del vapore e quindi aumentare il
rendimento (guarda i video
illustrativi). Guarda anche la
pagina "Motrici
alternative" della serie dedicata alle
macchine del Titanic e il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Mozzo
Ragazzo che apprende il mestiere di
marinaio ed è addetto ai servizi più umili e
ingrati.
Mulinello
Argano
orizzontale a vapore o elettrico, sistemato a prua e
utilizzato per virare le catene delle ancore e i
cavi d'ormeggio.
Mura Manovra
corrente che sulle navi a vele quadre tira e
trattiene verso prua le bugne (ovvero gli angoli
inferiori) delle vele stesse, dalle scotte tirate
e trattenute verso poppa. Siccome le mure in forza
sono qiuelle della parte da cui spira il vento, le
locuzioni "mure a dritta" e "mure a sinistra"
indicano il lato da cui la nave sia investita da
esso. Mura è anche il nome dell'angolo inferiore
prodiero dei fiocchi, rande e vele di straglio.
Mura di maestra - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Mura di mezzana - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Mura di
trinchetto - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Murata Termine che
definisce la parte interna dell'opera morta della
nave (Il fianco dello scafo che emerge dall'acqua.
La parte immersa si chiama opera viva). Si usa
l'espressione "a murata" per indicare che un punto
o un oggetto è verso i lati (guarda i video
illustrativi). Questo termine non
ha nulla a che vedere con i "muri": sulle navi non
c'è, infatti, alcun muro. Ci sono pareti o
paratie.
Muro
Termine
inesistente sulle navi anche se, purtroppo, lo si
può trovare in qualche testo. Sulle navi ci
sono solo "paratie" o "pareti".
Nassa Rete a cono,
o gabbia della stessa forma, munita di una o più
bocche. E' uno strumento da posta che viene
collocato nei luoghi dove si concentrano diverse
specie ittiche.
Nastro azzurro Distinzione
onorifica per la nave che ha compiuto la
traversata atlantica più veloce.
Naufragio Affondamento della nave
in seguito a qualsiasi incidente. Di solito consiste
nella perdita della stessa nave, del carico e, a
volte, anche di vite umane.
Nave Nome generico
di tutti i galleggianti di dimensioni notevoli
atti a navigare o con le vele o a propulsione
meccanica. Nell'antico linguaggio marinaresco nome
generico del veliero a tre alberi con vele quadre
e bompresso.
Nave a palo La nave con
un palo a vele auriche. Gli alberi di trinchetto e
di maestra sono normalmente in tre pezzi, e sono
smontabili, mentre il terzo albero - di mezzana -
è un "palo" ovvero un albero in un solo pezzo.
Navi mercantili Quelle
costruite per trasporto di merci e passeggeri ed
in genere per tutti gli usi non direttamente
guerreschi. Si distinguono con il nome di
"Piroscafo", "Motonave" o "Veliero" a seconda del
sistema di propulsione. Si distinguono antresì in
"Navi da carico", "Navi passeggeri", "Navi
pescherecce", "Navi da diporto" a seconda del loro
impiego. Esistono poi navi per usi speciali: "Navi
cisterna" quelle costruite per portare acqua
potabile. "Navi petroliere" quelle costruite per
portare combustibile liquido: nafta e benzina.
"Navi portacontainers" quelle costruite per questo
trasporto specifico, ecc.
Navi militari Quelle
costruite per azioni di guerra.
Navicello Veliero
a due alberi, dei quali il primo, molto inclinato
a prua, con una vela trapezoidale, bordata in
testa all'albero di maestra, che ha vela latina o
aurica. Aveva anche un'asta per il polaccone.
Navigabilità o regolarità delle
oscillazioni Proprietà per
cui le oscillazioni prodotte dal rollio e dal
beccheggio si estinguono dolcemente e senza scosse
repentine, eliminando le sollecitazioni pericolose
per lo scafo, per il carico e per il propulsore.
Naviglio
ausiliario
Comprende tutto il naviglio impiegato nei
compiti sussidiari delle flotte.
Naviglio per
operazioni anfibie Include unità navali speciali
destinate ad operazioni di sbarco: portaelicotteri
e navi di assalto anfibie, navi da trasporto, da
sbarco, navi trasporto materiali e truppe di
attacco, navi da sbarco e mezzi da sbarco.
Naviglio
subacqueo
Comprende i vari tipi di sottomarini e
sommergibili, intendendo per sottomarini i
battelli che per le loro caratteristiche
costruttive, propulsive ed operative, agiscono
essenzialmente sotto la superficie del mare e per
sommergibili i battelli che hanno, per le loro
caratteristiche, temporanee possibilità di operare
soommersi.
Nembo Nuvola con
base mal definita, capace di far piovere.
Nembostrato E' una
formazione scura, in grado di nascondere il sole,
da cui scendono, senza fenomeni elettrici, acqua o
neve.
Nocchiere Ufficiale che
sovrintendeva alla condotta e al governo
marinaresco della nave.
Noce (legno
di) E' un legno molto bello che
diventa, però, sempre più raro e costoso. E'
compatto e si spacca difficilmente. Viene
impiegato in listelli per il fasciame e per il
rivestimento dei ponti, per i corrimani e per le
strutture delle navi antiche.
Noce Rigonfiamento
degli alberi al di sotto del dente degli
incappellaggi destinato ad evitarne lo
scorrimento. I pennoni, per ragioni analoghe, ne
avevano una ad ogni estremità.
Nodi araldici Quelli
disegnati sugli stemmi. Solo pochi sono pratici e
razionali.
Nodo Si usa questa
parola per indicare la velocità di una nave. E'
dovuto ai nodi coi quali è graduata la sagola del
solcometro che indica la velocità misurata. Un
nodo corrisponde alla velocità di un miglio
all'ora. Vai alla pagina nodi.
Nodo d'amore (o a
figura di otto) Si fa all'estremità
di una cima perché non si sferisca, ovvero non si
disfaccia con il rilassamento della torsione dei
suoi legnoli. Questo nodo è stato in Italia
lungamente detto "nodo Savoia".
Nodo d'arresto Quello che si
fa sui cavi perché non sfuggano dai fori, dai
bozzelli, ecc. nei quali sono infilati.
Nodo di
fantasia
Nodo ornamentale, rompicapo, anche se pratico.
Nodo incrociato Nodo che si
ritrova nelle legature di pacchi e scatole, dove
due spaghi si incrociano con una o più volte l'uno
sull'altro, ma senza annodarsi.
Nodo scorsoio Quello che
forma un cappio scorrevole sulla propria parte
dormiente, sicché titando si stringe attorno
all'oggetto sul quale è passato.
Nodo o gruppo
Operazione comune a chiunque deve
maneggiare corde o spaghi. Nell'arte marinaresca
ha acquistato, attraverso lunga esperienza, una
parte importantissima di detta arte. Esso varia a
seconda dell'uso a cui è destinato, ma è sempre
dotato della caratteristica indispensabile di
essere facile a farsi ma soprattutto facile a
disfarsi anche dopo uno sforzo ed anche quando la
cima è bagnata. I nodi principali sono:
Mezzocollo, Gassa a serraglio o Nodo d'anguilla,
Nodo parlato, Nodo semplice, Nodo piano, Nodo di
savoia o ad otto, Nodo di vaccaro, Volta di
caviglia, Nodo di scotta o di bandiera semplice e
doppio, Nodo di gancio, Nodo di grippia, Gassa
d'amante.
Normale E' la bussola
magnetica posta nel punto dove minori sono le
influenze magnetiche. Questa bussola serve come
riferimento per le altre bussole di bordo.
Nostromo Primo
coadiutore del nocchiere, dirigeva l'esecuzione
delle manovre disposte da lui o dal comandante.
Nella Marina militare come in quella mercantile è
il capo di quella parte dell'equipaggio addetto ai
lavori marinareschi.
Obece E' un
legno duro che pesa il doppio della balsa. Ha una
venatura regolare e si lavora con facilità. E'
ottimo per la costruzione di scafi realizzati
sovrapponendo tavole sbozzate, e incollate fra
loro, da sagomare esternamente e svuotare
internamente.
Obice Bocca da
fuoco caratterizzata da un tiro piuttosto curvo.
La traettoria del proiettile si pone fra
quella del mortaio e quella del cannone.
Oblò Termine
derivato dal francese "hublot" e comunemente usato
per indicare le aperture circolari, chiudibili
ermeticamente, per illuminazione e aereazione
fatte nelle murate e nelle sovrastrutture.
Invariato al plurale. Vai alla pagina oblò
autocostruiti
per modelli navali.
Occhio della
bigotta
Quel foro, o fori, per i quali passa la rida, o
corridore, per mettere in tensione le sartie, o le
altre manovre.
Occhio di cubia E' così
chiamato ogni foro orlato con una robusta
protezione fatto nel fasciame, ma più spesso
nell'impavesata, per il passaggio delle gomene o
gherlini d'ormeggio. Ormai l'uso del termine si è
però ristretto ai fori predisposti a prua per il
passaggio delle catene delle ancore.
Occhio di un
cavo Cappio impiombato fatto all'estremità
di una cima o di un cavo. E' più piccolo della
gassa.
Offshore Gara
motonautica d'altura, ovvero gara che si svolge in
mare aperto.
Oilskin
Caratteristico costume impermeabile dei regatanti.
E' costituito da un giaccone con cappuccio e
calzoni in tessuto plasticizzato o gommato.
Olona Tela
resistente di canapa, lino o cotone. Oggi non più
utilizzata per la costruzione di vele, si
impiega per costruire tende e protezioni.
Ombrinale Ciascuno dei
fori praticati alla base dell'impavesata, lungo la
periferia del ponte di coperta, per far defluire
l'acqua. Sono definiti ombrinali anche i fori
praticati nei madieri per favorire il passaggio
dell'acqua lungo la sentina.
Opera morta Nome
complessivo di tutta la parte dello scafo al di
sopra della linea di galleggiamento.
Opera viva Nome
complessivo di tutte le parti dello scafo immerse
nell'acqua (carena). E' la parte che sopporta le
sollecitazioni del mare.
Optimist Piccola deriva
lunga 2,34 metri con una sola vela. E' molto
diffuso per l'addestramento dei giovanissimi.
Ordinata Ciascuno
dei pezzi di costruzione in forma di U che si
appoggiano sulla chiglia e che costituiscono
le vere costole dello scafo. Si chiama anche
costola, quinto o centina (guarda i video
illustrativi).
Ordire Far
passare una cima in un bozzello o in una cavatoia.
"Ordire un paranco" significa prepararlo,
allestirlo facendo passare un cavo nelle
carrucole.
Organo Macchina da
guerra cosituita dall'unione di più cannoni.
Nell'antichità veniva sovente usata dai pirati
durante gli abbordaggi.
Orientare Nella marina
a vela si usa dire "Orientare le vele" o
"Orientare i pennoni" per disporre gli uni e gli
altri con quel tale angolo che meglio permette lo
sfruttamento del vento.
Orlo
E'
la linea che corre superiormente alle murate (guarda i video
illustrativi).
Ormeggiare L'assicurare
una nave o un galleggiante alla banchina o,
tramite l'ancora, al fondo marino in modo che
resti nel posto prescelto sottraendolo ai
movimenti che gli imprimerebbero il vento e le
correnti.
Ormeggio L'atto ed il
modo di ormeggiare ed anche il nome di ogni cavo
impiegato per ormeggiare.
Ormeggio in
quattro
E' quello con due ancore e cavi di poppa fissati
alla banchina o molo. E' l'ormeggio usato da tutte
le navi nei porti.
Ortodromia E' il minore
dei due archi di circolo massimo che passano per
due punti sulla superficie terrestre. La rotta
ortodromica rappresenta il percorso più breve fra
i due punti.
Orzare Avvicinare la
prua della nave alla direzione del vento. Si dice
anche "andare all'orza" o "venire all'orza".
Orzata Il movimento
angolare che si compie verso la direzione dalla
quale proviene il vento.
Orziero Dicesi di
bastimento a vela che tende a venire al vento per
difettoso orientamento delle vele.
Osteriggio Copertura a
lucernario posta sulle aperture del ponte che
danno luce e aria ai locali sottostanti. Un tempo
veniva detta anche "spiraglio".
Ostini Le manovre
che dall'estremità del picco vanno a murata allo
scopo di tenerlo fermo nell'inclinazione voluta.
Ostruzione Nome
specifico degli impedimenti galleggianti e
subacquei (con reti speciali tese verticalmente)
che si mettono sulle imboccature dei porti o di
rade per impedire l'accesso di siluranti nemiche
sia di superficie che subacquee ed arrestare i
siluri lanciati dall'esterno.
Ottone E' una lega
di rame e di zinco. Di colore giallo tende, con
l'ossidazione, al marrone o al verde. Si può
saldare facilmente ed è reperibile in fogli e in
barre di varie sezioni e dimensioni. E' anche
reperibile sotto forma di fili di vari diametri,
ottimi per realizzare ringhiere e scalette. Per
rendere perfettamente dritto un pezzo di filo di
ottone bisogna fissarne una estremità ad una morsa
e, con una pinza, tirarlo un po' dall'altra
estremità.
Paglietto Stuoia di
filacce di canapa che si usa per difendere alberi,
pennoni, ecc., nei punti dove subiscono urti o
sfregamenti. Si adopera anche come mezzo di
fortuna per ostruire una falla: "paglietto
turafalle".
Pagliolo Piano di
calpestio che può essere posto in diverse zone
di un grande scafo o in prossimità del fondo
di uno minore. Distinto da un ponte per la sua
esiguità strutturale e perché non si distende
con continuità da una parte all'altra dello
scafo stesso (guarda i video
illustrativi).
Padrone
marittimo
E' preposto al comando di un piccolo bastimento.
Sulle navi di lungo corso può imbarcare con il
grado massimo di secondo ufficiale di coperta.
Pailaboat
(termine inglese) E' una goletta a più
alberi.
Palanche Tavole o
traversine sulle quali scorre la chiglia, o il
fondo, delle piccole imbarcazioni quando vengono
trainate a braccia o con l'ausilio di paranchi.
Palella E' l'unione
di due elementi di costruzione di una nave o di
una imbarcazione, sia in legno che in ferro. Viene
usata soprattutto nella costruzione della chiglia,
del dritto di poppa, dei bagli, ecc.
Palmetta Piattaforma
sporgente al di sopra del tagliamare con il fondo
grigliato e lateralmente protetta da battagliole.
Nelle navi meno antiche è stata sostituita da una
rete triangolare tesa tra i venti del bompresso e
a questa è passato il nome.
Palo E' il nome
che prende la mezzana quando non ha vele quadre,
ma solo vele auriche e, in generale, l'albero
poppiero di un bastimento a vele quadre quando sia
guarnito di vele auriche.
Panatica La razione di
viveri di ciascun uomo dell'equipaggio. In uso
solo nella Marina Mercantile.
Panca Sedile in
legno con gambe pieghevoli in ferro zincato. In
genere per cinque persone quando non era usata
veniva ripiegata, insieme alla tavola da rancio, e
sistemata sotto i bagli.
Panfilo Nome
italiano, più letterario che comune, per designare
genericamente le navi da diporto. Dovrebbe
sostituire l'inglese Yacht.
Panna Lo stato di
relativa immobilità in mare di una nave ottenuto
con una opportuna regolazione delle vele di modo
che alcune tendano a farla indietreggiare mentre
le altre, compensando l'effetto di queste, tendano
a farla avanzare. E' spesso confusa con la
"Cappa".
Pappafico Altro nome
del velaccino. Ormai in disuso.
Parabordo Specie di
cuscino, fatto in molte maniere, che si mette
fuori bordo alle navi ed alle imbarcazioni per
evitare i danni da urti e da attriti contro le
banchine.
Paraelica Travatura
semicircolare in tubo di acciaio, in parte
fasciata con paglietti, che si applica fuori bordo
a poppa delle navi di piccolo e medio
tonnellaggio.
Parallela Comune ed
elementare strumento per tracciare sulla carta
nautica rotte e rilevamenti. Il tipo più antico ed
usuale è costituito da due asticelle vincolate in
parallelismo da due barrette che, restando a loro
volta parallele, possono variare gli angoli di
intersezione con le prime, consentendo di mutare
la distanmza tra queste.
Paramezzale Pezzo di
costruzione che, come una chiglia interna di
rinforzo, si sovrappone alle ordinate e le serra
contro la chiglia (guarda i video
illustrativi).
Paramezzale
laterale Pezzo di
costruzione che si sovrappone alle ordinate,
collegandole fra loro, e contribuisce
all'irrobustimento della struttura. Trova
applicazione nelle costruzioni miste legno/ferro.
Paranco Sistema
di due bozzelli ed una cima destinato alla
moltiplicazione della forza di trazione.
Paranza Grande
baleniera ad un albero con lunga antenna a vela al
terzo, usata nell'Adriatico per il piccolo
cabotaggio e pesca con rete a strascico. Nel
Tirreno si usano di dimensioni maggiori e con due
alberi.
Paraonde E' una
traversa sistemata sopra coperta, nella parte
prodiera delle imbarcazioni e, a volte, delle
navi, per la protezione dalle onde che
investono la coperta.
Parapetto Riparo che
corre lungo il bordo dei ponti superiori scoperti
e l'orlo delle sovrastrutture. Può essere in legno
o lamiera, oppure a giorno, cioè formato da
candelieri verticali attraversati da sbarre
orizzontali e draglie guardacorpo. Vai alla
pagina Ringhiere
autocostruite
per modelli navali
Parasartie Grossa e
robusta tavola posta orizzontalmente al di
fuori della murata per aumentare la distanza
delle sartie dall'albero e con ciò la loro
efficacia.
Parati Travi a
sezione rettangolare, di legno duro, in genere
rovere, disposti trasversalmente a intervalli di
circa 50 cm, sulle fondazioni dello scafo del
quale formano la superficie superiore.
Paratia Ognuno dei
tramezzi verticali, di legno o di lamiera, che
dividono lo spazio interno di uno scafo o delle
sue sovrastrutture. Può essere usato anche il
termine "parete" anche se meno utilizzato. In
nessun caso può essere usato il termine "muro"
perché, sulle navi, non ci sono muri. Se avete
sentito parlare di "murate", andate a leggere il
significato in questo dizionario, è tutta un'altra
cosa.
Parato Tacco o
travetto di legno duro, spalmato di sego, usato
per lo spostamento a terra di piccole navi o
grossi pesi.
Parelio Fenomeno di
rifrazione dei raggi solari entro nubi formate da
cristalli di ghiaccio. Si ha l'impressione che a
lato del sole appaiano dischi luminosi.
Parrocchetto Vela di un
bastimento a vele quadre sostenuta dall'albero di
parrocchetto ed inferita al pennone di
parrocchetto (guarda i video
illustrativi).
Parrucca, fare la parrucca
Pettinare la cima sfilacciata di una corda
per farvi la coda di ratto.
Parte maestra E' la parte
dell'imbarcazione in cui si ha la massima
dimensione nel senso della larghezza. Essa è la
zona centrale. Il piano trasversale che interseca
lo scafo nel punto ove si hanno le maggiori
dimensioni trasversali, determina la "sezione
maestra".
Parte poppiera o
addietro E' la parte
dell'imbarcazione posteriore alla parte maestra
nel senso del moto in avanti.
Parte prodiera o avanti
E' la parte dell'imbarcazione anteriore
alla parte maestra nel senso del moto in avanti.
Passacavi Rocchetto di
legno con un foro al centro, con periferia
scanalata, nel quale passano cavi di manovre che
debbono mutare direzione. Anche conduttore di
manovre.
Passamano Cavo o
sostegno di legno o metallo, opportunamente
sagomato, che si dispone lungo i lati del
barcarizzo o sulle tughe delle barche cabinate, o
anche lungo i pennoni, per potersi sostenere
durante le manovre o i passaggi a bordo.
Passata Ciascuno dei
giri, delle spire, attorno a un oggetto, per
fasciarlo o legarlo, per stringerlo su un altro
oggetto.
Passavanti Parte
laterale del ponte di coperta compresa tra
l'albero di trinchetto e quello di maestra.
Passerella Ponte stretto
e leggero, dotato di battagliola, che collega i
casseri e le altre sovrastrutture per facilitare
il movimento dell'equipaggio quando la coperta è
investita da colpi di mare. E' anche un asse
mobile, provvisto di ruote, che serve per far
salire e scendere le persone quando la nave o
l'imbarcazione è in banchina.
Passerino Congiunzione
tra due gasse fatta con varie passate di sagola,
ma anche cima disposta a festone intorno alle
imbarcazioni di salvataggio per il sostegno dei
naufraghi in acqua (in questo caso è sinonimo di
guardacorpo o passamano).
Passo d'uomo
Apertura che
permette di entrare in un doppio fondo, in una
cassa, in uno spazio angusto. E' normalmente chiuso
con appositi portelli. La sua forma ovale permette
l'entrata di persone, naturalmente non obese, con
una manovra particolare che prevede prima
l'introduzione di un braccio, poi di testa e spalle
e, infine, del resto del corpo.
Pastecca Speciale
bozzello ad una sola puleggia, apribile
lateralmente per consentire la rapida introduzione
della manovra corrente cui è destinato senza
bisogno di cominciare dall'estremità.
Paterazzi Sistema
di tiranti, ora generalmente in cavo
d'acciaio, che fa parte del sartiame e che
fissa lateralmente, e alquanto verso poppa,
gli alberetti (guarda i video
illustrativi).
Patta d'oca Sistema di
funi (in genere tre) disposte a raggiera per
distribuire le sollecitazioni di una trazione.
Pattino
Natante esclusivamente per il piccolo
diporto lungo la spiaggia. E' composto da due
scafi collegati fra loro da un tavolato con
panche e scalmieri per i remi.
Pavese
Gala di
bandiere.
Pazienza Altro nome
della cavigliera.
Pedana Traversino in
legno, sistemato in appositi incastri sul pagliolo
delle barche a remi, che serve ai rematori
per puntare i piedi nello sforzo della voga.
Pelo di Spagna Filo di seta,
scarsamente visibile in acqua, che si usa per i
braccioli delle lenze.
Penna Estremità
superiore delle antenne e dei picchi, ovvero la
parte di diametro inferiore. L'altra parte si
chiama "carro".
Pennaccino Puntone di
rinforzo al di sotto del bompresso detto anche
"buttafuori di briglia".
Pennello Bandiera
da segnali o d'insegna a forma di triangolo
molto allungato. Da non confondersi col
guidone che invece è a forma di triangolo
equilatero.
Pennese Il nome che
assume il marinaio destinato alla custodia dei
depositi dei materiali di riserva e di consumo.
Pennola Antenna delle
vele quadrangolari al terzo o al quarto, derivate
dalla vela latina.
Pennone Ognuna delle
verghe orizzontali che, assicurate agli alberi,
sostengono le vele quadre. Sospesi per mezzo delle
drizze e tenute aderenti agli alberi per mezzo
delle trozze possono compiere movimenti angolari
mediante i bracci nei limiti consentiti dalle
sartie e dai paterazzi ed orientare in questo modo
le vele. Prendono i nomi delle vele che reggono (guarda i video
illustrativi).
Penzolo Pezzo di cima
o di cavo con entrambe le estremità a gassa
impiombata munita di radancia.
Perpendicolare
addietro
E' la verticale condotta dal punto di intersezione
della linea di galleggiamento di massimo carico
con l'asse di rotazione del timone.
Perpendicolare
avanti E'
la verticale condotta dal punto di intersezione
della linea di galleggiamento di massimo carico
col canto interno della battura della ruota di
prua per le imbarcazioni in legno e con la faccia
interna della ruota di prua per le imbarcazioni
metalliche.
Perpendicolare al
mezzo E' la parallela alle
perpendicolari di prora e di poppa, equidistante
da queste, e contenuta nel piano longitudinale.
Personale di
camera Il
personale di bordo destinato al servizio di
camera.
Pescaggio
E' la distanza verticale fra il
piano di galleggiamento ed il punto più basso
dello scafo.
Pescare, pescaggio
Si usa per "immersione" ossia misura
l'altezza della parte immersa di una nave. Viene
letta sulle "scale delle immersioni" rappresentate
in piedi e in decimetri.
Pescatore (Gru del)
Paranco con un grosso gancio adibito ad
alzare l'ancora dalla parte delle marre per
disporla nella posizione che deve conservare
durante la navigazione (ossia con il fuso
sostanzialmente orizzontale). Nelle navi di
minori dimensioni, prive dell'apposita gru,
l'apparato destinato alla medesima funzione era
connesso all'albero di trinchetto.
Pezzi
di riempimento Elementi
in legno montati all'interno della strutttura
prodiera che, nelle navi antiche, avevano lo scopo
di rendere massiccio l'insieme.
Piano del garbo Dai piani
di costruzione, e in particolare dal piano
verticale, si ricava il piano del garbo,
ovvero il profilo delle diverse ordinate che
vengono riprodotte in grandezza naturale.
Piano di
costruzione
E' la rappresentazione grafica delle forme
esterne dello scafo e comprende le proiezioni di
tre serie di sezioni piane equidistanti su tre
piani ortogonali di riferimento e cioè: il piano
della sezione trasversale maestra sulla quale sono
proiettate a dritta le ordinate di proravia e a
sinistra quelle di poppavia; il piano
longitudinale di simmetria sul quale, oltre al
profilo dello scafo, sono proiettate le sezioni
longitudinali; il piano parallelo a quello di
galleggimento su cui sono proiettate le sezioni
orizzontali dette linee d'acqua.
Piano di deriva
E' la superficie della parte di sezione
longitudinale dello scafo che corrisponde alla
carena immersa. E' un elemento molto importante,
soprattutto nelle imbarcazioni a vela, perché
esercita grande influenza sulla resistenza allo
scarroccio.
Piano di
galleggiamento
E' il piano che separa l'opera viva da
quella morta.
Piano di simmetria
Le imbarcazioni sono, in genere, simmetriche
rispetto al piano longitudinale. Questo piano è
perciò detto anche piano di simmetria.
Piano velico E' il progetto
della superficie velica di un veliero, della sua
suddivisione secondo la posizione, il tipo e la
forma delle vele stesse.
Piastra tubiera
Sono le piastre presenti in una caldaia a vapore
nei fori delle quali sono mandrinati i tubi
riscaldatori (guarda i video
illustrativi).
Picchetta, piccchettare
Specie di martello che ha, a ciascuna
estremità, uno scalpello da taglio con le lame in
piani perpendicolari fra loro. Serve per togliere
la ruggine, la vernice vecchia e le incrostazioni
saline dagli scafi e dai ponti metallici.
Picco Asta connessa
alla sua estremità anteriore ad un albero e
destinata a sostenere superiormente una randa
aurica. "Essere a picco" significa aver portato la
prua della nave sulla verticale del punto in cui
giace l'ancora. "Andare a picco" significa
affondare.
Pie' di ruota Nelle costruzioni in
legno è il robusto componente che, all'altezza
della ruota di prora, collega la chiglia al dritto
di prora.
Piede d'albero E' la parte
del ponte di coperta intorno all'albero.
Piede di pollo Ripiegamento
e intrecciamento dei legnoli di una cima, fatto in
vario modo, ma sempre per ottenere un ringrosso
che faciliti l'appiglio.
Pilota Con questo
nome oggi si indicano gli Ufficiali pratici di un
porto, di un canale, di un estuario che,
legalmente autorizzati, salgono a bordo per
assistere i Comandanti nelle manovre di entrata,
di uscita e di ormeggio della nave.
Pilotina Imbarcazione
a motore, con ottime qualità marine, usata dai
piloti per recarsi a bordo delle navi in arrivo o
che riprendono il pilota dalle navi in partenza.
Pinco Veliero a tre
alberi, a vele latine, il più prodiero dei quali
molto inclinato in avanti.
Pinnaccia Era così
definita l'imbarcazione maggiore di cui
disponevano le navi a vela. Poteva raggiungere una
lunghezza di 6 - 8 metri. Era attrezzatata anche
con una vela e, sovente, veniva rimorchiata.
Pinne
antirollio
Ali mobili che possono uscire dalla
carena ed essere ruotate in modo da creare, con
nave in movimento e con mare al traverso, una
coppia opposta a quella subita dalla nave a causa
del moto ondoso.
Pino Legno duttile
di costo contenuto. Si lavora facilmente ma
bisogna stare particolarmente attenti
all'andamento delle fibre. Se piallato in senso
contrario si scheggia. E' poco resistente agli
agenti atmosferici anche se protetto da vernici.
Si lascia colorare facilmente con un paio di mani
di mordente.
Piombo Metallo ad
alta densità e basso punto di fusione. Viene
utilizzato per la realizzazione di zavorre e
bulbi. Ha colore argenteo che, con l'ossidazione,
diventa grigio. Si trova in lastre e fogli. Per
piccole zavorre possono essere utilizzati i
pallini di piombo reperibili presso i negozi di
caccia.
Piroga Imbarcazione
primitiva mossa a remi e, sovente, anche a
vela. Talvolta a doppio scafo. Le piroghe potevano
essere ricavate da un tronco d'albero scavato o
ricoprendo con pelli o tavole, una struttura.
Pioppo Legno che,
nel campo del modellismo navale, viene utilizzato
come compensato. Si trova in vari spessori a
partire da 3 mm. E' leggero ed economico ma le sue
caratteristiche sono nettamente inferiori al
compensato di betulla. In ogni caso può essere
utile per la realizzazione di ordinate, o altre
parti, soprattutto nei modelli di grandi
dimensioni.
Piovasco Colpo di
vento accompagnato da pioggia.
Piroscafo
Nave
a propulsione meccanica. Le prime navi di questo
tipo utilizzavano caldaie a carbone e motrici
alternative. il fatto di utilizzare l'energia
prodotta dalla combustione, ovvero dal "fuoco", ha
portato a questo nome (guarda i video
illustrativi).
Pistone
Il pistone è il primo organo mobile di un motore a
combustione interna. Nella maggior parte dei casi
è a semplice effetto, ovvero riceve la spinta,
provocata dalla combustione, solo sulla faccia
superiore (esistono comunque anche pistoni a
doppio effetto). Trasforma il moto alternativo in
moto rotatorio grazie ad un sistema biella
manovella. Si compone di una testa, sulla
circonferenza della quale sono inserite le fasce
elastiche (organi di tenuta), di un'asta e di un
mantello sul quale, nella parte inferiore, sono
inseriti degli anelli elastici raschia olio. Nei
piccoli motori non esiste l'asta ma la biella è
collegata direttamente al pistone tramite uno
spinotto. Il termine "pistone" è normalmente
riferito ai motori a combustione interna, nelle
motrici a vapore si usa il termine stantuffo.
Pizza Termine del
gergo marinaresco che indica una collisione contro
un'altra nave o contro una banchina.
Plancia
Ponte di comando.
Pluriscafi Sono le
imbarcazioni, sia a vela che a motore, con più di
uno scafo come i catamarani e i trimarani.
Poggiare Allontanare
la prua dalla direzione del vento. Si dice anche
"andare alla poggia" o "venire alla poggia".
Polacca Veliero con
velatura varia e mista (cioè con vele quadre,
auriche, ecc.) e per questo detto anche mistico.
Polaccone Vela
triangolare disposta a prua di un albero a vela
latina e sostenuta da un'asta detta spigone.
Polena Ornamento
sulle prore, spesso di forma umana, molto in uso
nel passato sia sui bastimenti da guerra che
mercantili. Oggi è totalmente scomparso (guarda i video
illustrativi).
Pompa centrifuga
Pompa
dotata di una girante nella quale il liquido, che
entra al centro e passa fra le pale, per effetto
della forza centrifuga aumenta la pressione che
dipende, naturalmente, dalla velocità di rotazione
della girante.
Pompa del
combustibile Dispositivo
che, nei motori Diesel, consente di inviare nafta
ad elevata pressione, all'iniettore.
Pompa di
circolazione
Pompa, generalmente centrifuga, che garantisce la
circolazione dell'acqua di mare all'interno dei
fasci tubieri dei condensatori installati a bordo
negli impianti a vapore.
Pompa d'aria
Pompa,
sovente alternativa, utilizzata per estrarre il
condensato e l'aria dal fondo dei condensatori
installati a bordo negli impianti a vapore.
Ponte Ogni
struttura continua orizzontale che si estenda da
una parte all'altra dello scafo; quello superiore
a ogni altro è detto di coperta o semplicemente
coperta.
Ponte di
comando
E' una soprastruttura al di sopra del ponte più
elevato destinato al comando della manovra e alla
direzione della navigazione. E' detto anche
"Plancia".
Ponte
di corridoio Struttura
continua orizzontale che si estende da una parte
all'altra dello scafo; quello posto sotto il ponte
di coperta prende il nome di ponte di corridoio.
Pontile E' un'opera in
legno, ferro o muratura che dalla riva si protende
in mare e serve alle navi o alle imbarcazioni di
qualsiasi genere per l'attracco.
Pontone Grosso e
robusto galleggiante usato nei porti per il
trasporto di grossi pesi.
Pontone a biga Zatterone
munito di una sorta di gru (biga) in genere usato
per sollevare grossi carichi e per porre in
posizione i fusi maggiori degli alberi dei
velieri.
Poppavia, a poppavia
Si dice di ogni cosa che si trova verso
poppa rispetto ad un'altra.
Poppetta E' lo spazio
per i passeggeri compreso, nelle imbarcazioni a
remi, fra l'ultimo banco di poppavia e la
spalliera, ovvero la tavola trasversale cui si
appoggia il timoniere.
Poppiero Aggettivo di
cose o persone posizionate verso poppa.
Porca (o raisone)
Nome dei rinforzi posti parallelamente alle
ordinate nella parte inferiore della nave. Le
porche sono diverse e distinte dai madieri.
Porta Organo di
chiusura di un passaggio in una paratia. "Barca
porta" è uno speciale galleggiante che si incastra
in apposita sede per chiudere un bacino
galleggiante.
Porta
polena - Struttura verticale in
legno posta all'estremità della prua. Coincide con
il tagliamare. Nelle antiche costruzioni in legno
assumeva anche il nome di "porta polena".
Porta stagna Porta molto
robusta che chiude un passaggio attraverso una
paratia stagna. Per sicurezza le porte
stagne sono manovrabili anche a distanza.
Portaelicotteri Moderna unità
militare atta all'impiego degli elicotteri.
Particolarmente adatta per le operazioni anfibie.
Portaerei Nave munita
di ponte di volo per la partenza e l'atterraggio
degli aerei, di hangar per il ricovero dei
medesimi e di tutti i servizi relativi al loro
impiego.
Portare Azione
propulsiva delle vele quando sono bordate e
gonfiate dal vento. E' l'opposto del "a collo",
"prendere a collo".
Portarinfuse Una nave
portarinfuse è costruita in modo da poter caricare
prodotti versati direttamente nelle stive
(cereali, minerali, carbone). Le stive di queste
navi sono costruite in modo da evitare spostamenti
del carico.
Portascalmiere
Piastra metallica, o supporto di legno
duro, che, fissato alla falchetta, fa da
supporto agli scalmi.
Portata E' il peso
utile che la nave può trasportare. E' cioè la
differenza tra il dislocamento della nave a carico
completo e quello della nave scarica. Da non
confondersi con la stazza.
Portavoce Tubo
metallico, munito di boccagli alle due estremità,
che serviva per trasmettere gli ordini di manovra
fra la plancia e la sala macchine. E' stato
sostituito dal telegrafo di macchina.
Portello Passaggio di
modeste dimensioni, di forma rotonda o ovoidale,
munito di chiusura.
Portellone Ampia
apertura munita di porta stagna praticata sulla
murata della nave, a pari con il fasciame esterno,
per permettere il passaggio di merci o passeggeri.
Portoghese, vela portoghese
E' una randa aurica sostenuta da un picco
posto quasi verticalmente tanto che la vela ha una
forma quasi triangolare. Il picco prende il nome
di pennola portoghese.
Portolano Libro che
contiene la descrizione della costa e tutte le
altre notizie che interessano i naviganti.
Pozzetto Nelle barche
pontate da diporto e regata, specialmente a vela,
è lo spazio scoperto, chiuso da paratie e paglioli
stagni, in cui sono raccolte le principali manovre
e la timoneria.
Pozzo delle catene Ciascuno dei
cassoni situati nella parte più bassa dell'estrema
prora per contenere le catene delle ancore (guarda i video
illustrativi).
Pram Con questo
termine anglosassone viene indicato il barchino di
servizio. Può essere in gomma o in vetroresina.
Prama Veliero
variamente armato, ma con il fondo piatto e con
poco pescaggio e perciò particolarmente adatto
alla navigazione lungo le coste sabbiose
dell'Europa nord-occidentale.
Preriscaldatore di
aria Complesso di tubi
sistemato in una caldaia a vapore in modo da
recuperare parte del calore contenuto nei fumi di
scarico. In questo modo viene aumentata la
temperatura dell'aria di alimentazione dei forni
con miglioramento del rendimento dell'impianto (guarda i video
illustrativi).
Primo fiocco - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Prodiero Aggettivo di
cose o persone posizionate verso prora.
Profondità di carena
(o
immersione) E' la distanza verticale
fra il piano di galleggiamento e la linea di
costruzione.
Propina
(termine spagnolo) Si tratta della
mancia.
Propulsione a
elica E'
il sistema più diffuso. Sull'asse che fuoriesce
dallo scafo è montata un'elica che si comporta
come una vite che si addentra nell'acqua. L'elica
può avere due, tre o quattro pale ma ne esistono
anche con un numero maggiore.
Propulsione a
getto Una
pompa aspirante e premente, o centrifuga, aspira
l'acqua da proravia e la espelle da poppa.
Propulsione a
ruote E'
il primo sistema adottato quando è stata applicata
la propulsione meccanica alle navi. Un asse
trasversale azionato dalla motrice fuoriesce da
entrambi i lati dell'imbarcazione. Alle sue
estremità sono applicate delle ruote a pale,
generalmente articolate in modo da mantenere,
durante la rotazione, la superficie di ogni pala
perpendicolare alla superficie del mare. Esistono
anche battelli con una sola ruota a poppa,
soprattutto per la navigazione fluviale.
Prora o prua
Parte anteriore di una nave o di una
imbarcazione. Normalmente affilata per fendere le
onde. La parola "prua" si usa anche nel senso di
direzione: "che prua abbiamo?" significa "verso
che rombo della bussola andiamo?".
Proravia, a proravia
Si dice di ogni cosa posizionata verso
prora rispetto ad un'altra.
Puntale Ciascuna
delle colonne di legno o di ferro poste
verticalmente fra ponte e ponte in rinforzo dei
bagli. Si chiama "puntale" anche l'altezza fra la
faccia superiore della chiglia e il ponte di
coperta (guarda i video
illustrativi).
Punteruolo Ferro a
punta, detto anche caviglia da velaio, usato per
fare gli occhielli alle vele.
Punti cardinali I quattro
punti nei quali si divide l'orizzonte. Come è noto
essi hanno il nome di Nord, Est, Sud, Ovest che si
indicano brevemente con N., E., S., W.
Punti
intercardinali
Quelli intermedi tra i cardinali: Nord Est,
Sud Est, Sud Ovest, Nord Ovest che si indicano con
NE, SE, SW, NW.
Punto di chiglia
E' l'intersezione fra la perpendicolare al mezzo e
il profilo dello scafo all'interno del fasciame.
Punto nave E' la
posizione di una nave sia geografica (latitudine e
longitudine) che riferita alla costa.
Quadrante Ciascuno dei
quattro settori di 90° che, insieme, compongono il
cerchio graduato della bussola. Si distinguono in
Primo, Secondo, Terzo e Quarto quadrante.
Quadrato Locale di
raccolta e di ritrovo degli ufficiali dei velieri.
Nella Marina Militare si dà questo nome alle sale
mensa degli ufficiali e dei sottufficiali.
Quarta Ognuna delle
32 parti nelle quali è suddivisa la rosa della
bussola nautica. Corrisponde ad un arco di 11°
15'. La quarta si chiama anche "Rombo".
Quartiere Nome generico
delle chiusure mobili delle aperture nei ponti,
come boccaporti, osteriggi, ecc.
Quartiermastro Sugli antichi
velieri l'ufficiale incaricato di sovrintendere
alle guarde e di avviare i gabbieri alle manovre.
Quartina La quarta
parte di una quarta ossia 2° 48' 45". Per dare
l'indicazione della rotta si parte dal punto
cardinale più vicino e si dice quante quarte e
quartine verso il punto intercardinale cade la
direzione della rotta. Esempio: Nord, una quarta
ed una quartina Nord Est_W, due quarte a SW. Più
comunemente però si adopera il nome dei venti che
corrispondono ai quattro punti cardinali ed
intercardinali. Negli esempi citati si dice:
Tramontana una quarta ed una quartina a Greco -
Ponente due quarte a Libeccio.
Quercia E' uno dei
legni più duri e solidi che è stato ampiamente
utilizzato nelle costruzioni navali in legno. Si
lascia lavorare facilmente e non presenta
difficoltà di incollaggio. Presenta dei fori
abbastanza importanti che devono essere coperti
con una pasta turapori. Le macchie blu sul legno
di quercia si eliminano con acido ossalico
(prodotto molto velenoso) diluito in acqua calda.
Quinto Ciascuna
delle cinque costole principali che si impostavano
per prime sulla chiglia degli antichi scafi in
legno.
Rabazza Parte inferiore di un
albero di gabbia o di velaccio compresa tra la testa
di moro ed il suo piede.
Rabbio Rete da pesca
dalla forma a sacco che viene usata anche da
terra.
Racco,
raccare Nome specifico del tipico vomito
da mal di mare.
Raddobbo Operazione o
lavoro di riparazione e restauro.
Raddoppiare Mettere a
doppino, oppure disporre altra corda o legnolo
parallelo al primo. Raddoppiare un nodo significa
ripassare con la cima corrente o coi legnoli
accanto alle passate del nodo semplice.
Radiofaro Stazione
radiotelegrafica che, a intervalli regolari,
trasmette segnali che permettono alle navi e agli
aerei di riconoscere la direzione seguita
oppure stabilire la propria posizione.
Radiogognometro Apparecchio
che consente di rilevare l'emissione radio dei
radiofari.
Ragna Ciacuna delle
sagole che passano dai fori delle coffe e per
quelli della mocca, verso prora, formando un
insieme simile alle capezziere delle brande a
difesa delle vele quadre, che non sfreghino contro
la coffa.
Ralinga o
gratile Sagola o cima cucita lungo
i bordi delle vele per rinforzarli. Nell'uso
comune il termine è però usato per indicare il
bordo o lato di inferitura delle vele stesse.
Ralinga di
caduta
Quelle dei due lati verticali della vela.
Ralinga di
inferitura
Quella del lato della vela che si fissa al
pennone o all'antenna.
Ralinga di
lunata
Quella del lato inferiore della vela.
Rame E' un metallo
malleabile che può essere saldato a stagno. Ha
colore rossastro che, con l'ossidazione, tende al
marrone o al verdastro. E' ottimo come conduttore
elettrico. E' reperibile in fogli, tubi, barre di
varie sezioni.
Ramia E' un legno
duro molto usato nel campo del far da se'. Si
trova in tanti formati, è facilmente reperibile e
abbastanza economico. La sua venatura regolare ne
semplifica la lavorazione.
Randa Vela
trapezoidale inferiormente inferita, cioè
fissata, sul boma, anteriormente all'albero e
superiormente sostenuta da picco.
Randa
di maestra - clicca sul
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questo sito.
Randa di
mezzana - clicca sul
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questo sito.
Randa di
poppa - clicca sul
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Randa di
trinchetto - clicca sul
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Rancio Letto formato
da grossa tela cucita su due assicelle sospese al
soffitto della stiva, sul quale dormivano i
pescatori dell'Adriatico.
Raschietta Specie di
robusta lama a taglio vivo. Viene impiegata per
togliere quanto non è stato possibile asportare
con la picchetta.
Rastrellare Trascinare
sul fondo del mare un cavo a doppino, munito di
rampini, per la ricerca di oggetti.
Redancia Anello di
metallo rotondo od ovale, con superficie esterna
concava, atta ad essere circondata da un cavo, col
quale si munisce la parte interna delle gasse
impiombate per preservare il cavo dal logorio
dovuto a maniglie o ganci che vi fanno forza.
Redazza o radazza
Strumento per lavare, ma anche per
asciugare, costituito da un grosso fascio di
filacce di cotone o di canapa e da un manico che
ne consente un uso analogo a quello di una scopa.
Rembata Impalcatura in
legno della prora che, nelle antiche galee,
costituiva il castello.
Remo Il noto
arnese di legno con cui, appoggiandosi sulla massa
dell'acqua, si da il movimento ad un galleggiante.
Il remo comune è composto dal "ginocchio" o
"asta", che è la parte centrale a forma
cilindrica; il "girone" o "giglione", che è una
delle estremità alquanto ingrossata e la cui parte
terminale, più sottile, è detta "impugnatura"; la
"pala", che è l'altra estremità, più larga e
appiattita, che viene immersa nell'acqua.
Remolino Groppo di
vento, violentissimo e turbinoso, ossia tendente a
ruotare continuamente.
Remora Zona d'acqua
calma, quasi oleosa, che si produce di poppa
ad un galleggiante in moto oppure su di un fianco
quando scarroccia.
Requin Veliero da
regata in legno, fra i più veloci a chiglia
esistenti. E' lungo f.t. 9,60 metri e una
superficie velica di 25 mq.
Resta Cavo lungo,
usato per tirare a riva le reti a strascico quali
la sciabica. Ce n'è uno legato ad ogni parete.
Retta del baglio
E' la linea che congiunge le intersezioni della
faccia superiore del baglio con la superficie
dello scafo.
Ribaditura E'
l'inchiodatura nel collegamento delle parti
metalliche. Le parti, preventivamente forate,
vengono sovrapposte e tenute ben ferme. Nei fori
vengono inseriti i chiodi scaldati e
pressati dalla parte della testa. Dall'altra parte
la punta viene schiacciata con appositi attrezzi.
Ricalare Lo stesso di
sghindare.
Rida o
corridore Nome specifico della fune
che, passata nei fori delle bigotte, con la sua
trazione le avvicina, mettendo in tensione le
manovre dormienti.
Ridondare Dicesi del
vento quando gira prendendo una direzione più
favorevole alla rotta della nave.
Ridosso Riparo
provvisorio dalla furia del vento e dalle onde
costituito da qualsiasi elemento naturale che ne
interrompa o ne freni l'impeto.
Riduttore di giri
Alcune macchine, come le turbine,
forniscono il massimo rendimento ad elevato numero
di giri. Per poter azionare le eliche, che devono
girare a velocità assai inferiore, si fa ricorso
ad un riduttore di giri. Sugli assi delle turbine
sono montati dei pignoni dentati che ingranano su
una grande ruota lenta alla quale è fissato l'asse
dell'elica. I denti degli ingranaggi sono a lisca
di pesce per neutralizzare le spinte assiali.
Rifiutare Si dice del
vento che investe le vele di una nave dopo essere
stato deviato e perturbato da quelle di
un'altra nave che navighi in prossimità.
Riggia Barra
metallica che collega l'orlo della coffa
all'albero sottostante e che vi scarica la
trazione delle sartie di gabbia e di velaccio.
Rilascio
In
caso di cattivo tempo è l'azione che si compie per
rifugiarsi in un'insenatura o in un porto.
Rilevamento Angolo sotto
il quale un oggetto è traguardato rispetto al nord
(rilevamento azimutale) o rispetto all'asse
longitudinale della nave (rilevamento polare).
Rimorchiare Trascinare,
per mezzo di gomene o catene, un galleggiante
privo di mezzi di propulsione.
Rimorchiatore Bastimento a
propulsione meccanica specialmente costruito e
attrezzato per rimorchiare.
Rimorchio Il fatto di
rimorchiare e l'oggetto rimorchiato.
Rinfrescare Dicesi del
vento quando aumenta di forza senza alcun
riferimento alla sua temperatura.
Risacca Il ritorno
dell'onda quando è fermata e respinta da un
ostacolo. Nei porti può produrre un ritmico
sollevamento e abbassamento delle acque con grande
tormento delle navi ormeggiate.
Riserva di
galleggiabilità
E' il volume di cui la nave, a prescindere
dalla stabilità, potrebbe sopportare l'allagamento
senza affondare.
Rispetto (di)
Voce prettamente marinaresca per indicare
tutto quello che è di ricambio o di riserva.
Ritenuta Fune o
paranco che limita o impedisce le oscillazioni
accidentali di parti dell'attrezzatura o che
trattiene o guida le vele o altri carichi durante
l'ammainata, ossia la discesa.
Riva "A riva", nel
linguaggio marinaresco, designa tutto quanto sia
in alto sull'alberatura. Si dice: andare a riva,
mandare a riva, avere la bandiera a riva, ecc. Non
si riferisce mai alla costa.
Rivetto
Termine
usato per indicare i chiodi utilizzati per unire
fra loro le lamiere o altri materiali. Si tratta,
in genere, di piccoli
chiodi ribattibili a freddo, di rivetti a
strappo o comunque di sistemi di unione leggeri. I
rivetti sono ampiamente usati nella costruzione
aereonatica. Nella costruzione navale, prima
dell'adozione della saldatura, venivano utilizzati
i chiodi, detti anche pernotti,
che sono perni di ferro o acciaio, con una testa,
che attraversavano i lembi delle lamiere e
venivano fissati, previo riscaldamento sulla
forgia, mediante ribattitura.
Rizza
Cavi e catene impiegate per rizzare.
Rizzare Legare
fortemente i materiali, gli attrezzi e gli oggetti
che potrebbero essere spostati dal beccheggio e
dal rollio della nave.
Rizzatura Il nome
designa tanto l'azione del rizzare quanto le
legature con le quali si procede.
Rollio Il movimento
di oscillazione di una nave per effetto delle onde
del mare nel senso trasversale sollevando
alternativamente i due fianchi.
Rombo Lo si adopera
comunemente per indicare qualsiasi direzione di
bussola.
Rosa, rosa della
bussola La parte essenziale di ogni
bussola. E' un cerchio fissato agli aghi magnetici
sul quale sono segnati i punti cardinali e
intercardinali. Vi è una graduazione da 0° a 360°
a cominciare da Nord verso Est. Vi sono anche
segnate le quarte e le quartine.
Rosa dei venti Diagramma con
i punti cardinali e intercardinali con le
indicazioni dei nomi dei venti che spirano dalle
diverse direzioni.
Rotta Il percorso
compiuto o da compiere da una nave. Se ne indica
la sua esatta direzione col numero dei gradi che
essa fa con la linea Nord Sud, oppure col numero
di quarte e quartine come è detto nella voce
"Quartina".
Rovesciare Invertire le
cime d'un cavo, per esempio su un paranco, facendo
del tirante un dormiente e viceversa.
Rovescio Quei cavi, o
manovre, doppi, orientati in senso opposto, sicché
quando uno è teso e lavora l'altro deve essere
necessariamente in bando.
Ruota (di prua e di
poppa) Elemento costruttivo che si
innalza dalle estremità della chiglia per
sostenere il dritto di prua: "ruota di prua" e il
dritto di poppa; "ruota di poppa" (guarda i video
illustrativi).
Ruota a pale Fu il
propulsore dei primordi della navigazione a vapore
(guarda "costruzione
di ruote a pale").
Ruota del cavo Grosso rotolo
di cavo nuovo, fino a 200 metri di lunghezza, ben
raccolto in spire sovrapposte e spianate, fermato
con legature radiali.
Ruota del timone La ruota con
la quale si fa girare direttamente il tamburo sul
quale si avvolgono i frenelli del timone oppure si
manovra il servomotore che a sua volta muove il
timone.
Ruota di cavo Rotolo che si
fa, solitamente su un asse o tamburo, coi cavi,
specie nuovi, per meglio maneggiarli e
trasportarli.
Sacchetti
lanciasagole
Sono involucri sferici o di forma
lenticolare, fatti di tela, contenenti sabbia o
altro idoneo riempitivo. Sono forniti di sagola
alla cui estremità si da volta una cima di
ormeggio da lanciare a terra, ad una imbarcazione
o ad un altro galleggiante.
Sacco - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Saetta del
baglio (o
bolzone) è la massima distanza fra la retta del
baglio e il contorno del baglio stesso.
Saettia Veliero con
tre alberi a vele latine.
Sagola Nome del cavo
piano (ovvero fatto con tre legnoli o trefoli con
commettitura destrorsa) di misura superiore al
merlino e, genericamente, della cima di piccolo
diametro.
Sagola di
bandiera
Sagola speciale intrecciata anziché ritorta.
Sala nautica Locale
retrostante la plancia di comando dove sono
contenute, in appositi mobili, le carte nautiche,
i portolani, ecc. ed in cui si eseguono i calcoli
relativi alla navigazione ed il carteggio.
Salmastre Sono
intrecciature fatte con legnoli, la cui grossezza
varia secondo le dimensioni della salmastra.
Vengono usate per collegare il viratore con la
catena dell'ancora e per altri lavori d'ormeggio.
Saldare Processo
tecnologico che consente di unire pezzi
metallici mediante il calore. Se l'unione
avviene con apporto di materiale si chiama
"brasatura". Materiale d'apporto comune è lo
"stagno per saldare", reperibile in bacchette
o in filo, che è composto da una lega di
stagno e piombo. La fusione avviene fra i 200
e i 300 ° C (a seconda della percentuale di
stagno), temperatura che si otttiene con un
normale saldatore elettrico. Le parti da
saldare devono essere disincrostate e pulite.
Il materiale d'apporto viene assorbito solo se
anche le parti da unire vengono portate alla
sua stessa temperatura di fusione.
Salpare Propriamente
levare l'ancora dal fondo marino. E' però usato
anche nel senso di mollare gli ormeggi, cioè di
sciogliere i legamenti con i quali una nave è
trattenuta alla banchina.
Salva Sparo
simultaneo di più cannoni diretti a colpire lo
stesso bersaglio. Con la stessa parola si designa
il saluto con le artiglierie: salva di 17 o 21
colpi. In senso derivato "colpo in salva" equivale
a colpo in bianco ossia senza proiettile.
Salvagente
anulare
Corpo galleggiante piatto, di forma circolare, di
sughero rivestito di tela o di materiale plastico.
Viene gettato ad una persona caduta in mare
affinché possa tenersi a galla. Può essere
collegato ad una sagola e provvisto di fumogeni e
di apparecchiatura luminosa da accensione
automatica.
Sambuco
Grossa
imbarcazione a vela - oggi a motore - utilizzata
per il traffico costiero in Arabia e in Africa.
Santa Barbara Sulle navi
militari si da questo nome al deposito delle
munizioni.
Sartia Fune
(attualmente in cavo di acciaio) che fissa
allo scafo, o ad altra robusta struttura,
lateralmente e alquanto verso poppa, i tronchi
maggiori e gli alberi di gabbia (guarda i video
illustrativi).
Sartiare un paranco
L'operazione che si deve fare con la cima
di un paranco per riportare i due bozzelli alla
voluta distanza dopo che sono giunti a baciare.
Sartiole di
velaccio - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Sassola Grosso
cucchiaio in legno (o plastica) che serve a
sgottare le imbarcazioni.
Sbandare L'inclinarsi
di un bastimento per azione del vento o per
cattiva disposizione del carico in modo da
rimanere in quella posizione fino al cessare della
causa che l'ha determinata.
Sbandata Una singola
oscillazione di una nave prodotta da rollio o
altra causa.
Sbarramento L'insieme di
un certo numero di mine subacquee ancorate in modo
da interdire il passaggio di navi in determinati
luoghi.
Sbirro Anello di
cima o di filacce legate insieme che serve per
applicare un paranco ad una manovra o ad un'asta.
Di maggiori proporzioni si adoperano anche per
imbarcare.
Sbittare Liberare un
cavo o una catena che sono stati fissati ad una
bitta.
Sbovo Argano ad
asse orizzontale usato sui bastimenti a vela per
salpare le ancore.
Sbruffata Gli spruzzi
che investono uno scafo quando le onde frangono.
Scadere
L'allontanarsi di uno scafo da un punto fisso o da
un altro scafo per effetto del vento, delle
correnti o per scarsa efficacia delle vele o del
motore.
Scafo Tutto il
corpo della nave, ossia l'ossatura ed il suo
rivestimento, indipendentemente dalle
sovrastrutture e dalle attrezzature.
Scala delle
immersioni
E' ciascuna delle graduazioni segnate su
entrambe le bande della ruota di prora e del
dritto di poppa delle navi, specialmente da
carico. Le graduazioni sono: in decimetri da un
lato e vengono indicate solo le cifre arabe pari,
alte ciascuna un decimetro e poste alla distanza
di un decimetro; in piedi inglesi (m. 0,30479)
dall'altro lato e indicati in cifre romane, pari e
dispari, alte mezzo piede. In entrambi i casi ogni
numero indica il pescaggio corrispondente al suo
tratto inferiore.
Scalandrone Scala o
passerella per salire sulle navi dalle
imbarcazioni di servizio o dalle banchine.
Scalino Discontinuità
nel profilo della carena delle imbarcazioni a
motore da corsa progettato con lo scopo di ridurne
la resistenza.
Scalmiera Incavatura
praticata nella falchetta o le forchette
metalliche sporgenti dove il remo si appoggia
senza legatura.
Scalmo Elemento
centrale delle ossature trasversali di una nave;
quelli superiori si dicono scalmotti. Ognuno dei
cavicchi di legno o di metallo, infissi sulla
falchetta delle imbarcazioni a remi, sui quali si
appoggiano i remi durante la voga. Vi sono tenuti
legati, ma liberi di girare, mediante un anello di
cima, detto stroppo.
Scalo Oltre il ben
noto significato di luogo di approdo e di sbarco
ed imbarco di merci e passeggeri è anche il nome
di una costruzione in muratura costituente un
piano inclinato sul quale si costruiscono le navi
e da dove si varano non appena lo scafo è ultimato
(scalo di costruzione) e sul quale si possono
tirare in secco navi di modeste proporzioni (scalo
di alaggio).
Scandaglio Nome generico
degli strumenti misuratori della profondità delle
acque. Oggi, oltre quello antico e semplice
costituito da un peso attaccato ad una sagola
graduata, si usano quelli basati sulla velocità
del suono (scandagli acustici) che permettono di
eseguire numerosi scandagli di grande profondità
in brevissimo tempo.
Scapolare (Vedi
Doppiare). Significa anche liberare una
manovra, un cavo, una catena che erano impigliati.
Scappellare un
albero
Togliere l'incappellaggio, che è l'insieme degli
attacchi delle manovre che fanno capo alla cima
dell'albero stesso.
Scappellare una
bitta Far
uscire dalla bitta la gassa che vi è stata fatta
passare attorno.
Scarpa
dell'ancora
Pezzo di lamiera saldato in coperta delle
navi in ferro che usano ancore con ceppo. Vi si
fanno poggiare le marre delle ancore dopo che sono
state caponate e traversate.
Scarroccio Deviazione
laterale dalla rotta per effetto del vento e del
moto ondoso.
Scarseggiare Il contrario
di ridondare, ossia quando il vento gira prendendo
una direzione più sfavorevole alla rotta della
nave.
Scarso Si dice del
vento quando tende ad accostare la sua direzione
alla prua della nave.
Scassa
Alloggiamento, sovente metallico, che serve di
fondazione all'albero.
Scheletro Il complesso
delle membrature dello scafo senza il fasciame. E'
detto anche carcassa.
Schienale Spalliera
posta di traverso a poppa delle imbarcazioni che
serve per far appoggiare la schiena alle persone
sedute sul sedile.
Schnorchel E' un
dispositivo installato sui sommergibili per
consentire loro di navigare fino a 10-14 m di
quota con i motori termici in moto. E' costituito
da un lungo tubo che contiene il prolungamento dei
condotti di aspirazione e di scarico.
Scia La traccia
mista di spuma e di piccoli vortici che una nave
in cammino lascia per qualche tempo dietro di se.
Sciabecco Veliero con
tre alberi e bompresso, armato con vele latine, ma
anche con vele quadre o di forma mista.
Sciabichetta Piccola rete a
strascico di tipo pelagico che lavora in
superficie o a mezz'acqua. Viene trascinata a
poppa, a bassa velocità, alla distanza di 70-80
metri.
Scialuppa Nome generico
e comprensivo delle imbarcazioni di servizio.
Sciare E' il vogare
in senso opposto a quello del cammino
dell'imbarcazione per arrestarne l'abbrivio o per
retrocedere.
Scirocco Vento caldo
che nel Mediterraneo soffia da Sud-Est. E' un
vento caldo e umido.
Scocciare Sganciare,
togliere un gancio da un anello o da una gassa nel
quale era incocciato
Scontrare
Durante
un'accostata o una virata, portare rapidamente il
timone dalla parte opposta in modo da frenare
rapidamente il movimento angolare delle scafo.
Scopamare Vela di
straglio posta lateralmente al trinchetto.
Scordonare Sconnetere i
legnoli e i trefoli di una cima.
Scorricane
Robusta
lenza, con un grosso amo munito di esca, che veniva
filata di poppa durante la navigazione in alto mare.
Era trattenuta anche da uno spago sottile che si
rompeva quando un grosso pesce abbocava. Questa
rottura faceva sbattere delle latte che avvertivano
l'equipaggio della buona riuscita della pesca.
Questa operazione non era però possibile se la nave
superava la velocità di 10 nodi.
Scostare Allontanarsi
da una banchina o da un'altra nave con opportune
manovre.
Scosa Chiglia
secondaria aggiunta su ogni lato di quella
principale sulle navi e sulle imbarcazioni che
hanno il fondo piatto e quindi facilmente soggette
a rollio accentuato e a forte scarroccio.
Scotta Ciascuna
delle manovre correnti che servono a tesare le
bugne delle vele quadre, verso le varee dei
pennoni, le bugne delle vele auriche verso
l'estremità delle bome e verso poppa le bugne
delle vele basse e delle vele di taglio. Sono
le manovre che entrano in funzione quando si
bordano le vele.
Scovolo
Sorta
di spazzolino cilindrico con "peli" in metallo
che, fissato all'estremità di un'asta, viene
utilizzato per pulire, internamente, i tubi
dei condensatori e dei refrigeranti.
Scrivano
Sulle navi a vela era il secondo del Capitano
al Comando. Sulle navi mercantili, come ad
esmpio i brigantini a palo, alloggiava in una
cabina sotto il cassero di poppa.
Scrociare Su di una nave
a vele quadre significa togliere un pennone dalla
sua posizione normale "in croce" sull'albero,
abbassandolo o calandolo in coperta.
Scuffia, scuffiare
Il capovolgersi di nave o imbarcazione.
Secca Qualunque
basso fondale che nel rilievo del fondo si trova
in contrasto con la profondità media del mare. Una
secca può essere di scoglio, di sabbia, di
poseidonia, di corallo.
Seccatoio Bastone di
legno infisso perpendicolarmente in una tavoletta
guarnita con una lastra sporgente di gomma.
Serviva ad asciugare i ponti dopo il lavaggio.
Secco "A secco di
vele" si dice della nave che sia o che proceda con
le vele del tutto ammainate o serrate, per
maltempo insostenibile, ma anche per altre
ragioni.
Sedere Dicesi di una
imbarcazione o di una nave che, appoppandosi per
una qualsiasi ragione, immerge la poppa fino a
posarla sul fondo.
Sedile Ripiano che
contorna internamente la poppa delle imbarcazioni,
dove siedono le persone trasportate.
Seguire la
traccia
Nei nodi a pié di pollo o turbanti, seguire con lo
stesso intreccio la serie primitiva di passate.
Semaforo Ciascuno dei
posti di vedetta, segnalazione e telegrafo,
stabiliti in appositi fabbricati su punti
appropriati della costa per esercitare
sorveglianza sul litorale, per le comunicazioni
tra le navi e la terra, per le osservazioni
meteorologiche e per seegnalare le previsioni del
tempo. Le moderne tecnologie hanno reso obsoleti i
semafori.
Senale Veliero a tre
alberi, con vele quadre su quelli di trinchetto e
di maestra e con una grande vela latina e un
piccolo belvedere su quello di mezzana.
Sentina La parte più
profonda delle navi dove si raccolgono le acque
infiltrate dall'esterno o colate dai ponti.
Sequaro Può indicare
sia il modo di trattenere una fune di manovra sia
la parte di essa che resta sempre a disposizione
di chi deve maneggiarla.
Serpe o Serpa Palchetto a
pianta triangolare sistemato sopra lo slancio
superiore del tagliamare, comparso originariamente
sui galeoni del XVI secolo, che veniva utilizzato
per le manovre delle vele di prora e "per le
occorrenze dell'equipaggio". Di qui il nome di
"serpante" dato ancora oggi all'uomo che ne ha
l'incombenza.
Serrabozze Spezzoni di
catena che fanno parte dell'affondatoio.
Abbracciano l'ancora al fuso in vicinanza della
cicala e del diamante.
Serracavi Specie di
piccoli stringitori a vite che servono per
aggiuntare, provvisoriamente, due cavi o per
assicurare una manovra volante su di una manovra
fissa.
Serrapennone Nome
specifico dell'imbroglio con cui si rivoltavano
verso prua i lembi laterali delle vele quadre,
porché potessero essere serrate più facilmente.
Serrare Raccogliere e
legare strettamente le vele alle parti delle
attrezzature che le sostengono.
Serrette Sono liste di
legno che corrono internamente allo scafo delle
imbarcazioni a sostegno dei banchi dei rematori o
di una coperta leggera in quelle parzialmente
pontate.
Serrettoni Negli scafi in
legno di costruzione tradizionale sono detti
serrettoni del ginocchio le tavole del fasciame
interno che corrono ai lati dei paramezzali
laterali sulla testa dei ginocchi.
Servomotore Nome generico
di quei macchinari mossi dal vapore o da corrente
elettrica che si comandano con leve o ruote e
mettono in moto organi che non possono essere
maneggiati a mano. Le macchine del timone,
comandate dalla ruota del timone sulle navi di
rilevanti dimensioni, sono dei servomotori.
Sestante Strumento
misuratore di angoli che serve per le opportune
osservazioni degli astri occorrenti per fare il
punto nave quando non si è in vista della costa.
Sezione La riunione
di due siluranti sotto il comando del più anziano
dei due comandanti.
Sezione maestra La sezione
trasversale di massima larghezza della nave.
Generalmente prossima alla sua parte mezzana (guarda i video
illustrativi).
Sferire, svergare
L'operazione opposta di Inferire.
Sferzina Corda che un
tempo si faceva di canapa sceltissima e fortemente
ritorta, sicché risultava assai rigida. Era molto
forte e serviva per trainare reti da strascico e
per rimorchio.
Sferzino Spago,
commando.
Sfiarza
(termine genovese) La filaccia
con la quale è formato il legnuolo dei cavi.
Sfilaccia Una striscia,
ossia una fettuccia formata da fibre di canapa
pettinata, parallele e con capi sfalsati, avvolta
longitudinalmente a spirale. Forma un tréfolo che
è la componente elementare di un cavo.
Sfioccare Dicesi di una
cima di corda qualunque che, non essendo legata,
si sfilaccia.
Sghindare Calare
dalla sua sede la parte più alta di un albero.
Sui velieri venivano sghindati gli alberetti
e, per lavori di riparazione, gli alberi di
gabbia.
Sgottare Levare
l'acqua dal fondo di una imbarcazione.
Sgranare L'operazione
opposta di Ingranare.
Sgranatoio Scontro che si
insinua nel solco centrale della ruota a impronte,
o barbotin, di un argano a salpare per
facilitare il distacco delle maglie di catena che
hanno compiuto il giro.
Sguardato Si dice di un
cavo o catena distesi, o di un oggetto la cui
direzione faccia un angolo rispetto ad un
determinato allineamento.
Silurante Denominazione
generica delle navi da guerra la cui arma
principale è il siluro: cacciatorpediniere,
torpediniere, sommergibili, mas.
Siluro Arma
subacquea che ha propri mezzi di propulsione e di
direzione che, lanciata in mare per mezzo dei
lanciasiluri, va a portare e far scoppiare una
carica di alto potenziale esplosivo contro l'opera
viva di una nave.
Sinistra Il lato
sinistro della nave e distingue la posizione di
qualunque cosa a bordo (in coperta a sinistra...,
ancora di sinistra..., ecc.). Corrisponde alla
sinistra di chi è rivolto verso prora. Si dice
anche "babordo".
Sirena Segnale da
nebbia ad aria compressa. Il passaggio dell'aria
attraverso delle fenditure di un tamburo in
rotazione nell'interno di una cassa anch'essa
fornita di fenditure che comunicano con l'esterno,
emette un suono tanto più acuto quanto più rapida
è la velocità di rotazione ovvero la successione
degli sbuffi.
Skipper Il
comandante di un panfilo o, sulle imbarcazioni da
diporto e da regata, colui che ha la
responsabilità di tutte le manovre.
Slancio di poppa
E' la parte dell'imbarcazione compresa fra la
perpendicolare addietro e l'estremità poppiera.
Slancio di prora
E' la parte dell'imbarcazione compresa fra la
perpendicolare avanti e l'estremità prodiera.
Sloop Anticamente
piccoli e veloci velieri portaordini. Oggi sono
velieri ad un albero con un unico fiocco
in testa d'albero.
Smantigliare Inclinare un
pennone di un albero, armato a vele quadre, in
maniera che non sia più parallelo alla coperta, ma
il più possibile verticale. Questo consente di
calarlo più facilmente.
Smurare La manovra con
la quale, su di un veliero a vele quadre, viene
annullato l'effetto delle vele più basse,
allascando contemporaneamente scotte e mure.
Snipe Scafo da
competizione a spigolo detto, in italiano,
"beccaccino". E' lungo 4,737 m ed ha una
superficie velica di 10,80 mq.
Soglia Fondo della
bocca d'ingresso di un bacino di carenaggio che
ha, al pari delle pareti subverticali della bocca
stessa, una scanalatura, detta gargame, in cui si
adatta il battente della barca porta. E' anche una
grossa tavola longitudinale che, negli scafi in
legno, chiude in alto l'intercapedine fra i
fasciami interno ed esterno, ed è collegata con
perni orizzontali al trincarino e verticali alla
cinta.
Solcometro Strumento per
misurare la velocità di una nave. Nei tempi
antichi era costituito da un apparecchio che,
predisposto per restare stazionario nel punto in
cui era stato lanciato in acqua, con
l'allontanamento della nave svolgeva una sagola
con nodi opportunamente distanziati: dal numero
dei nodi passati nell'unità di tempo si ricavava
la velocità. E' per questo che tutt'ora, nell'uso
marittimo, si usa esprimere la velocità in nodi,
ossia in miglia nautiche percorse in un'ora.
Attualmente, e unicamente sulle navi a propulsione
meccanica, si impiegano altri strumenti basati sul
numero dei giri di una piccola elica rimorchiata.
Solidità Proprietà che
consente all'imbarcazione di resistere alle
pressioni dell'acqua verso l'interno e a quelle
dei pesi caricati, che agiscono verso l'esterno,
nonché alle sollecitazioni prodotte dai movimenti
dell'imbarcazione (rollio e beccheggio) e dagli
organi di propulsione.
Soling E' un monotipo
da competizione a chiglia dalle alte prestazioni
sportive. Lungo 8,15 m ha una superficie velica di
di 21,7 mq.
Sommozzatore E' uno
specialista in immersioni a corpo libero con
autorespiratore.
Sopracoperta Termine
avverbiale che indica la posizione al di sopra del
ponte di coperta.
Sopraparamezzale
- Struttura in legno che si sovrappone al
paramezzale, ovvero al pezzo di costruzione posto
sopra alle ordinate come una sorta di chiglia
interna. Nelle antiche costruzioni in legno il
sopraparamezale si poteva prolungare fino
all'interno della struttura di prua.
Soprastruttura
o sovrastruttura
Sono tutte le strutture che si elevano sopra
il ponte di coperta compresi, quindi, gli alberi.
Sopravvento E' tutto
quello che si trova dalla parte da cui spira il
vento, rispetto ad un osservatore che si trovi
sulla nave o fuori di essa, come un'isola, una
costa, un'altra nave.
Sorgitore Luogo adatto
all'ancoraggio.
Sormonto Un fiocco che
si prolunga a poppavia oltre l'albero dicesi che
"sormonta" la randa.
Sospensore Catena o asta
metallica cui è in genere sospeso ogni pennone
maggiore e di gabbia.
Sottochiglia Linea ideale
parallela alla linea di costruzione, ma tangente
alla traccia della faccia inferiore della chiglia.
Sottovento E' tutto
quello che si trova dalla parte verso la quale
spira il vento, rispetto ad un osservatore che si
trovi sulla nave o fuori di essa, come un'isola,
una costa, un'altra nave.
Spaderna Corda di
fondo, simile a un piccolo palamite, costituito da
una funicella, generalmente di canapa ritorta,
recante braccioli di cordicella più sottile e
forti ami ad occhiello per le anguille.
Spago Grosso filo,
di due o tre sottili filacce ritorte assieme, per
cucire vele, tende, incerate. E' la più sottile
delle minutenze.
Spalla La pala del
timone.
Spanker Negli antichi
brigantini a palo lo spanker o driver era la randa
aurica di mezzana. Ora invece per spanker si
intende uno spinnaker piatto e stretto di
spalle destinato alle andature dal traverso al
lasco.
Spar Deck Controcoperta:
nome dato al ponte di coperta quando questo non è
il ponte principale e lo è invece quello
sottostante.
Spassare un cavo, una cima,
una manovra Sfilarli da bozzelli, redance,
occhi o altro.
Spedare
Operazione con la
quale si stacca l'ancora dal fondo.
Spera Specie di
ancora o di grosso peso tenuto a rimorchio che,
strisciando sul fondo, frena i movimenti di una
imbarcazione.
Speranza, ancora di speranza
Oltre alle ancore principali di cui ogni
nave deve essere fornita, e che sono le due di
posta, i bastimenti, salvo i più piccoli, ne
portano una terza, detta di speranza. Viene
impiegata nel caso di perdita di una delle ancore
di posta.
Speronare E' l'impatto
di due navi che si urtano prora contro prora o
prora contro fianco.
Sperone I primi
speroni, in legno robusto, furono massicci
prolungamenti delle ruote di prua, conici,
accuminati, capaci di sfondare le carene delle
navi nemiche. Successivamente furono costruiti
in metallo e assunsero forme diverse.
Spezzare Spezzare gli
ormeggi si dice di uno scafo i cui cavi di
ormeggio cedono sotto l'azione del vento e del
mare sullo scafo stesso.
Spiegare Tesare le
vele in modo da ottenere il massimo rendimento
dalla propria imbarcazione. Spiegare la bandiera:
alzare in modo che siano ben visibili la bandiera
nazionale e le bandiere da segnali.
Spigolo, scafo
o
carena
a spigolo
Il raccordo fra il fondo ed il fianco di
uno scafo quando è ridotto all'intersezione ad
angolo vivo fra le due superfici.
Spigone Asta leggera
sulla quale erano inferite, cioè fissate, alcune
vele di straglio.
Spingarda Pezzo
d'artiglieria leggero in uso durante il tempo
della navigazione a vela. Era praticamente un
grosso archibugio munito di cavalletto di
sostegno.
Spinnaker Grande e
leggera vela di prua, di solito in nylon.
Originariamente veniva usata solo per le
andature portanti ma oggi, grazie a sviluppi
tecnici, può essere impiegata anche per
le andature fino al traverso.
Spirit Piccolo
cabinato a vela in vetroresina. Ha una lunghezza
f.t. di 8,7 m e una superficie velica (randa e
fiocco) di 21,7 mq.
Sport-Fisherman Imbarcazione
specializzata per la pesca d'altura.
Spring Termine
inglese, adottato anche dalla Marina italiana, che
indica un cavo di acciaio, molto maneggevole,
usato per tonneggio o per l'ormeggio di fianco ad
una banchina.
Sprinkler Valvola
automatica per innaffiamento a spruzzo, terminale
delle diramazioni delle tubature d'incendio. Si
apre quando la temperatura ambiente supera la
temperatura di taratura.
Squadra Forza navale
formata da due o più divisioni.
Squadriglia Il gruppo di
due o più sezioni sotto un unico comando.
Squarcio Foro prodotto
nelle lamiere della struttura di una nave dalla
collisione con un'altra nave, dall'urto contro il
fondo o per una esplosione.
Squero Erano così
chiamate le tettoie degli antichi arsenali sotto
le quali si costruivano o si ricoveravano le
imbarcazioni.
Stabilità Proprietà per
cui una imbarcazione tende a raddrizzarsi e
riprendere la sua posizione di equilibrio non
appena cessa la causa (colpo di mare o di vento,
spostamento di pesi) che ha determinato lo
sbandamento. Vai alla pagina Galleggiamento
dei
modelli navali.
Staffa Nome di
ognuno dei puntoni inferiormente infissi nei
pennoni per il sostegno dei marciapiedi.
Staggio Asta di legno
posta all'imboccatura della rete a strascico per
tenerla aperta.
Stagno Metallo di
colore argenteo a basso punto di fusione. E'
utilizzato come rivestimento di altri metalli ma,
in campo modellistico, soprattutto per saldare.
Stallia Il periodo di
tempo durante il quale una nave mercantile deve
sostare nel porto per compiervi le operazioni di
sbarco e imbarco. Se la sosta si prolunga, il
tempo in più si chiama controstallia o
extrastallia.
Stamina o
Stamigna
Stoffa leggera di lana, bianca o colorata, con la
quale si fabbricano le bandiere.
Staminale Elemento
inferiore delle ossature trasversali delle navi.
Stanca, stanca di
marea Stasi dell'acqua tra i due
flussi di marea. Si ha la stanca alla fine sia
della colma quanto della magra.
Stantuffo
E' il primo organo mobile di una motrice
alternativa a vapore. Riceve la spinta del vapore,
alternativamente, su entrambe le facce e trasforma
il movimento alternativo in moto rotatorio grazie
ad un sistema asta/biella/manovella. E' provvisto
di uno o più anelli di tenuta per evitare il
passaggio del vapore da una camera all'altra. Il
termine "stantuffo" è normalmente riferito alle
motrici a vapore, nei motori a combustione interna
è normalmente usato il termine "pistone". Guarda
il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Star Monotipo con
scafo a spigolo e chiglia a pinna. Lungo 6,921 m
ha una superficie velica di 26 mq.
Stazza Rappresenta
il volume complessivo degli spazi chiusi di una
nave mercantile. Si distingue in stazza lorda (il
volume complessivo) e stazza netta (il volume
destinabile al carico e/o ai passeggeri). Vi sono
poi altre stazze fissate da accordi internazionali
sulle quali sono basati gli importi delle tasse
per passare il canale di Suez, Panama, ecc.. Si
chiamano "Stazza del canale di Suez", "Stazza del
canale di Panama", ecc.. Ogni tonnellata di stazza
equivale ad un volume di 100 piedi cubi inglesi,
ovvero 2,831 mc.. Da non confondersi ne con il
dislocamento ne con la portata.
Stazzatura Le
misurazioni ed i calcoli per ottenere la stazza di
una nave.
Stecca Sottile
listello di legno o plastica, spesso rastremato,
che si inserisce nelle apposite guaine della randa
per irrigidire l'allunamento. mantenendo la vela
distesa in prossimità del bordo di uscita.
Stellata Si dice di
una carena molto fine e soprattutto quando a prua
e a poppa abbia sezioni trasversali pressoché
rettilinee dalla linea di galleggiamento a quella
di chiglia.
Sticcare Stringere
molto il vento, ossia orzare sinché le vele non
accennano a fileggiare.
Stili della
poppa
Telai deviati che costituiscono l'ossatura della
volta e dello slancio di poppa nelle navi di
costruzione metallica.
Stirare Si usa
talvolta stirare i cavi di canapa delle manovre
dormienti, con grossi paranchi, prima di tagliarne
le lunghezze necessarie. Lo stiramento raggiunge i
tre, quattro centimetri per metro.
Stiva Propriamente
lo spazio compreso tra il più basso dei ponti di
una nave e la sua sentina. Nelle navi mercantili è
lo spazio destinato a contenere il carico.
Stivaggio E'
l'operazione più delicata e importante con la
quale si dispone il carico nelle stive della nave.
E' molto importante non lasciare spazi morti e
distribuire i pesi per ottenere l'assetto corretto
e la migliore stabilità della nave.
Stoppa Cascame della
pettinatura della canapa, usato per il
calafataggio degli scafi in legno.
Strafilare Unire due
teli mediante una cordicella che viene fatta
passare attraverso gli occhielli posti lungo i
bordi.
Straglio o strallo
Fune (attualmente in cavo di acciaio)
che sostiene gli alberi verso prua. Su di esso
erano inferite, cioè fissate, le vele
sussidiarie spiegate quando il vento era
debole. Tali vele ne hanno preso il nome,
indipendentemente dal luogo in cui venivano
poste.
Strale Lo strale è
una deriva intermedia che si pone fra le derive da
iniziazione e quelle altamente acrobatiche. Ha una
lunghezza f.t. di 4,90 m e una superficie velica
di 13,50 mq.
Strambata Virata di
bordo.
Strangolacane Imbrogli
delle basse vele, usati di rincalzo ai normali
serrapennoni o caricaboline.
Strangolare Stringere con
un cavo una vela per impedire che fileggi.
Straorzare Avvicinare la
prua alla direzione del vento in modo eccessivo e
involontario, in genere per effetto di una
velatura incompatibile con l'intensità del vento
stesso.
Straorzata Rapida
abbattuta di una nave sia per mal governo che per
mare grosso in poppa.
Stringere il
vento Si
dice quando un veliero dirige la prora in una
direzione che forma con quella del vento l'angolo
minimo che permette di far portare le vele ed
ottenere il moto in avanti.
Stringitoio a
vite
Specie di morsa a vite. Serve per piegare e
stringere la cima di un cavo metallico poco
flessibile per farne una gassa.
Striscia Elemento
costitutivo di un cavo vegetale. E' una striscia
avvolta elicoidalmente nel senso longitudinale,
ossia la striscia che, subendo l'operazione della
filatura, ha ricevuto un conveniente grado di
torsione.
Stroppo o
stroppio Nome dell'anello di fune
che avvolge la cassa di un bozzello, ma anche di
quello che trattiene un remo al suo scalmo.
Strozzascotte Congegno
costituito da due ganasce a camma affiancate, con
molle interne. La scotta può scorrere liberamente
in un senso ma si blocca nel senso opposto.
Strozzatoio Congegno che
serve ad impedire l'uscita di altra catena
dell'ancora oltre quella che si è stabilito di
lasciare fuori dopo aver dato fondo.
Suola Tavola di
legno duro, generalmente rovere, inchiodata sui
parati dello scalo e su cui, al varo, scorre
l'invasatura. Nella costruzione navale è una
tavola in legno che corre longitudinalmente sotto
l'impavesata.
Superficie di
carena E'
la superficie immersa della carena
Sventare Propriamente
togliere vento alle vele e cioè disporre queste, o
la nave, nella direzione del vento in modo da
lasciarle fileggiare ed annullare l'effetto
propulsivo.
Taccata Grosso palo o
pezzo di trave posto con altri sotto la carena di
una nave in secco per facilitarne l'appoggio.
Taglia Grosso
bozzello multiplo, in genere triplo o quadruplo,
per formare quei grossi paranchi detti apparecchi.
Tagliamare Spigolo
anteriore del dritto di prua, così detto perché
fende l'acqua con il moto di avanzamento della
nave (guarda i video
illustrativi).
Tagliozza Stecca lunga,
detta anche pesce per la sua forma, con molti fori
nei quali passano le sagole destinate a tenere
spiegato un lato delle tende.
Tallboy Vela di
strallo in tessuto di nailon molto leggero che si
alza sotto lo spinnaker nei cabinati da regata
d'altura.
Tambuccio o
Tambuggio
Casotto con porta, generalmente in legno,
con il cielo curvo o inclinato, che viene posto
sui boccaporti di coperta di piccoli bastimenti
per riparare l'interponte sottostante.
Tamburo Nei piroscafi
a ruote, l'opera morta che copriva la parte
superiore di ogni propulsore fino all'altezza del
ponte di coperta. Nei verricelli è il cilindro
centrale sul quale è avvolto il cavo di lavoro.
Tamponare
Chiudere
una falla con materiali di fortuna.
Tangone Sulle antiche
navi l'asta laterale protesa fuori della murata
cui venivano legate le imbarcazioni di servizio
durante le soste e tramite la quale i marinai
salivano a bordo.
Tannatura Bollitura dei
cordami di canapa usati per le reti in un bagno
contenente polvere di corteccia di pino d'Aleppo,
ricco di sostanze tannanti che le conservano
maggiormente.
Tarchia Tipo di vela
trapezoidale inferita, cioè fissata, all'albero
lungo il suo lato prodiero e sostenuta da un'asta
(detta strazza o livarda) inclinata, che dal piede
dell'albero sale fino al vertice poppiero della
vela stessa.
Tarozzo Gradino della
biscaglina, ma anche asta metallica che in
prossimità delle bigotte concorre a tenere le
sartie alla distanza prestabilita e quindi primo
gradino delle griselle.
Tartana Piccolo
veliero peschereccio con un solo albero con una
grande vela latina e talvolta con un fiocco o un
polaccone.
Tavola
di rivestimento Asse in
legno che, nella costruzione mista legno/ferro,
corre all'interno dello scafo, in senso
longitudinale e finisce, superiormente, il
tavolato del fondo.
Tavoletta Triangolo in
legno o metallo messo talvolta come rinforzo alla
penna della randa
Teak Legno
resistente alle intemperie, difficilmente
attaccato dagli insetti, quando stagionato non si
deforma più. Si può lavorare con facilità e
difficilmente va soggetto a fenditure. Le tavole
di teak sono normalmente impiegate per rivestire i
ponti delle navi.
Telegrafo di
macchina
Il trasmettitore meccanico, o
elettrico, degli ordini di manovra dal ponte di
comando alle macchine. Gli ordini sono: "pronti in
macchina", "ferma", "finito in macchina". Le
andature, sia avanti che indietro, sono: "molto
adagio", "adagio", "mezza forza", "tutta forza".
Tempest Imbarcazione
a vela da regata con scafo tondo e chiglia fissa.
Ha una lunghezza f.t. di 6,70 m e una superficie
velica di 23 mq.
Tendale Riparo di
tela sopra il ponte di coperta, montato per lo più
durante le soste, per difendere la coperta stessa
dalla pioggia, ma anche dai raggi del sole.
Tenitore (buono o
cattivo) Si dice del fondo marino a
seconda che offra forte o debole resistenza alla
trazione dell'ancora.
Teredini Molluschi che
si nutrono di legno e rappresentano una vera
calamità per le carene delle navi in legno. Sono
combattute con vernici speciali.
Termofix Filo di
acciaio rivestito di materiale plastico
termosaldante. E' utile, nel navimodellismo, per
realizzare sartie, battagliole, ecc.. Si presta
alla facile realizzazione di occhielli alle sue
estremità con il semplice attorcigliamento del
filo ed il suo avvicinamento ad una fonte di
calore (es. saldatore). Si trova presso i negozi
di articoli per pescatori.
Terrazzano Nell'antico
linguaggio marinaresco designava gli uomini
inesperti di navigazione e in genere imbarcati a
forza.
Terzarolare Ridurre la
superficie velica esposta al vento con vari
artifizi, il più comune dei quali è costituito da
una serie di fori allineati e rinforzati
(brancarelle) fatti nelle vele perché vi possano
passare manovre correnti per tesarle nuovamente e
per legare la parte eccedente con pezzi di cima
detti matafioni.
Terzarolo Porzione
delle vele che è destinata ad essere ripiegata per
diminuirne la superficie quando il vento è troppo
forte. Possono essere più di uno per ciascuna vela
ed allora si distinguono col nome di "prima,
seconda, ecc. mano di terzarolo". Nelle vele
quadre ed in quelle latine sono dalla parte delle
relinghe di inferitura. Nelle vele auriche dalla
parte della relinga di lunata.
Terzo Con
l'espressione "al terzo" si intende un tipo di
vela trapezoidale superiormente sostenuta da un
pennone connesso all'albero a un terzo della sua
lunghezza.
Tesare Dare la
tensione necessaria alle manovre correnti.
Tesare a ferro Tendere al
massimo un cavo, una manovra, una catena.
Testa di moro In ogni
albero di nave a vela il pezzo che lega insieme le
varie parti di cui è composto l'albero. "Testa di
moro di gabbia", quello tra il tronco maggiore e
l'albero di gabbia. "Testa di moro di velaccio" il
successivo.
Tientibene Cavi di
canapa fasciati di tela, guardamani, disposti sui
pennoni, sopra il bompresso, per appiglio ai
marinai che vi salivano per manovrare le vele.
Tientibene sono anche strutture longidudinali o
tubi fissati alle tughe, o sopra di esse, per
fornire appiglio sicuro in caso di forte rollio.
Tiglio Legno bianco,
tenero ed omogeneo. Molto impiegato nel modellismo
navale è reperibile in listelli di varie sezioni e
dimensioni. Di facile lavorazione è utilizzato per
fasciame, rivestimenti, alberi e pennoni. E'
sensibile ai tarli.
Timone Il noto
organo che sulle navi, ed in genere in ogni
galleggiante, serve a produrre i movimenti
angolari necessari per guidarle nel loro cammino (guarda i video
illustrativi).
Timone
compensato
Usato specialmente dalle imbarcazioni a
motore e nel quale la superficie della pala non è
tutta a poppavia dell'asse, ma si estende anche a
proravia con un'area che è generalmente la metà di
quella a poppavia. In questo modo la pressione
agente sulla parte prodiera della pala compensa
quella sopportata dalla superficie poppiera.
Timoniera o poppetta
Lo spazio che, nelle imbarcazioni, si trova
fra lo schienale ed il coronamento di poppa che è
riservato al timoniere.
Tirante Quella parte
del cavo di un paranco o di una manovra che, dopo
essere passata nei diversi bozzelli, scende e vi
si applica la potenza. In contrapposto all'altra
che fa dormiente su uno dei bozzelli.
Tolda Antico
termine di origine araba, attualmente in disuso,
che indicava la più alta sovrastruttura scoperta
delle antiche navi a vela, o la coperta del
naviglio minore.
Tonneggiare, tonneggiarsi
Lo spostarsi di una nave da un punto ad un
altro in un porto mediante falsobracci distesi su
prese in terra o su boe.
Tonneggio Indica sia il
movimento della nave trainata da terra sia la
gomena con cui si opera.
Topo Piccola
imbarcazione a remi, raramente a vela, in uso
nella laguna veneta per spostamenti locali.
Torello Negli scafi
in legno i torelli sono i due corsi di fasciame
che corrono ai lati della chiglia (guarda i video
illustrativi).
Tornado Catamarano a
vela da regata. Lunghezza f.t. 6,10 m, superficie
velica 21,80 mq.
Torpedine Lo stesso che
Mina.
Torpediniera Piccola e
veloce nave militare.
Torsione Quella che si
dà alle funi, a destra o a sinistra, per
commetterle.
Trabaccolo Veliero con
due alberi portanti vele al terzo e talora con
polaccone, in qualche caso con una randa in luogo
di una delle vele al terzo.
Trapezio Dispositivo
usato sulle derive da regata, costituito da un
cavo di acciaio incappellato all'albero, al quale,
con apposita cintura, si lega il prodiere per
mantenersi fuoribordo sopravento.
Trappe Corde o
catene fissate al capodibanda per trattenere la
nave che abbatte in carena affinché non sbandi
oltre il limite di sicurezza. Corde che si passano
ben tese sopra le tende distese, perché non si
strappino in caso di vento forte.
Trave Nelle lenze
per palamite è la corda alla quale si legano i
braccioli degli ami.
Traversare
l'ancora
Portare l'ancora dalla posizione verticale sotto
la gru del capone a quella orizzontale che è
quella nella quale viene rizzata per la
navigazione. Operazione propria delle ancore con
ceppo.
Traversia Dicesi
traversia di una costa, di una rada, di un golfo o
di un porto quel vento di forte intensità che,
dato l'orientamento delle coste o dei moli, agita
violentemente le acque causando danni o disturbo
alle navi e alla navigazione.
Traversino Ormeggio
disposto trasversalmente o lateralmente alla nave.
Paranco sospeso alla gru del traversino destinato
a questo scopo.
Traverso Espressione
che indica tutto ciò che si trova, da un lato o
dall'altro, in una posizione la cui congiungente
forma un angolo retto con l'asse longitudinale
della nave. "Essere al traverso di...", quando un
punto o un'altra nave si trova in direzione
perpendicolare alla chiglia. "Di traverso",
espressione per indicare quando non si è più
padroni del governo di una nave o di una
imbarcazione.
Trevo Nome generico
delle basse vele sui bastimenti a vele quadre.
Trevo di maestra - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Trevo di mezzana - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Trevo di trinchetto - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Tribordo Termine usato
per indicare il lato destro della nave e
distinguere la posizione di qualunque cosa a bordo
(in coperta a tribordo..., ancora di tribordo...,
ecc.). Corrisponde alla destra di chi è rivolto
verso prora. Deriva dalla seconda parte del
termine "battery" scritto, una volta, in coperta
per indicare il ponte di batteria.
Trilingaggio o trinca
di sartia o carrega Legatura
orizzontale che, poco al di sotto degli
incappellaggi, univa le sartie di dritta con
quelle di sinistra e contribuiva alla resistenza
alla trazione delle manovre dormienti soprastanti
connesse alle coffe e quindi alle sartie dei fusi
superiori, ovvero di gabbia.
Trinca Forte
legatura tra due parti dell'attrezzatura, in
genere metallica, fatta con molte passate di cavo.
"Alla trinca", lo stesso che Alla cappa.
Trincare Unire
strettamente, e in senso più specifico legare, due
aste con molte passate di fune, vegetale o
metallica.
Trincarino Ordine di
tavole o di lamiere molto robuste inchiodate
all'estremità dei bagli di coperta ed ai fianchi
della nave che contribuisce grandemente alla
solidità dello scafo nel senso longitudinale.
Trincatura Stretta
legatura fatta con più passaggi di fune o di
catena.
Trinchetta Vela di
fortuna che un tempo i velieri issavano sullo
strallo di trinchetto.
Trinchettina - Nome
specifico del più basso e più interno dei fiocchi.
Trinchettina di
fortuna - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Trinchetto Vela di un
bastimento a vele quadre sostenuta dal
tronco maggiore di trinchetto ed inferita al
pennone di trinchetto.
Trinella Treccia fatta
con filacce di vecchi cavi, con spaghi o con
sagolette diverse.
Tromba Nel
linguaggio marinaresco, nome generico della pompa.
Trombino
Tubo
sistemato a poppavia della ciminiera. Serve per
raccogliere e disperdere nell'atmosfera il vapore
eventualmente rilasciato dalle valvole di sicurezza
delle caldaie.
Trozza L'attrezzo
che unisce il centro di ogni pennone e l'estremità
di ogni picco al proprio albero. Può
essere un mezzo collare di ferro o formato
con cavo di canapa o di acciaio. L'altra metà è
costituita dalla gola.
Tubi
riscaldatori
Fasci di tubi presenti in una caldaia a tubi di
fiamma. All'interno di questi tubi passa l'acqua
che si trasforma in vapore grazie al calore
prodotto dalla combustione di carbone o nafta. Il
calore passa all'esterno dei tubi riscaldatori (guarda i video
illustrativi).
Tubi vaporizzatori
Fasci
di tubi presenti nelle caldaie a tubi d'acqua
all'interno dei quali l'acqua si trasforma in
vapore (guarda i video
illustrativi).
Tubo dell'elica E' un tubo
che, sistemato a poppa, consente la fuoriuscita
dell'asse dell'elica. E' provvisto di un sistema
di tenuta (pressatrecce) che impedisce l'entrata
dell'acqua all'interno dello scafo e di supporti
di legno santo. In campo modellistico può essere
costituito da un tubo di diametro interno
superiore a quello dell'asse, con due boccole alle
estremità. La tenuta all'acqua e la lurificazione
sono ottenute immettendo nell'intercapedine fra
l'asse ed il tubo del grasso non molto denso (guarda i video
illustrativi).
Tuga
Soprastruttura leggera sui ponti superiori per
formare passaggi coperti o casotti. In una nave a
vela come, ad esempio, un brigantino a palo, a
centro nave c'era una tuga che ospitava la cucina.
Di solito c'era anche un locale destinato a
contenere il cabone per la cottura dei cibi.
Tunnel (termine
inglese) E' una galleria situata
sotto le stive poppiere, nel quale passa l'asse
dell'elica (guarda i video
illustrativi).
Turbante Nodo
variamente intrecciato, fatto con merlino su un
cavo o su un passamani, per offrire una presa
migliore, per stringere coperture di tela o giunte
nelle stesse.
Turbina a vapore
Macchina
rotante che trasforma l'energia contenuta nel
vapore, proveniente dalle caldaie, in lavoro
meccanico (guarda i video
illustrativi). Guarda anche la
pagina dedicata alla "Turbina
di bassa pressione" della serie dedicata
alle macchine del Titanic e il video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchina.
Turbonave
Nave
a propulsione meccanica che utilizza caldaie e
turbine a vapore. Queste sono solitamente
collegate all'asse dell'elica attraverso un
riduttore di giri ad ingranaggi (guarda i video
illustrativi).
Turno alternativa
Nave
a propulsione meccanica che utilizza caldaie a
vapore. Il vapore entra in una macchina
alternativa e, in uscita da questa, passa in una
turbina di bassa pressione per utilizzare
l'energia ancora disponibile nel vapore (guarda i video
illustrativi) e, in
particolare, il video "Le
macchine del Titanic" con la visita
guidata alla sala macchine.
Turbo
elettrica Nave
a propulsione meccanica che utilizza caldaie e
turbine a vapore. Queste sono collegate a
generatori di corrente elettrica che va ad
alimentare motori elettrici collegati alle eliche.
Il sistema ha il vantaggio di migliorare la
manovrabilità delle macchine e consente di
ottenere la massima potenza anche a marcia
indietro (guarda i video
illustrativi).
Uccellina Nome
specifico della vela di straglio di
controvelaccio.
Unità leggere Sono le
motosiluranti, motocannoniere, cacciasommergibili,
vedette, ecc.
Valvola di
alimento
Valvola applicata alle caldaie a vapore per
introdurvi l'acqua destinata alla produzione del
vapore (guarda i video
illustrativi).
Valvole di sicurezza
Sono
le valvole che servono per impedire che la
pressione in caldaia superi i limiti di resistenza
della caldaia stessa. Ne trovi una nella pagina "Le
caldaie" della serie dedicata alle macchine
del Titanic e nel video "Le
macchine del Titanic" con la visita guidata
alla sala macchine.
Varea Denominazione
generica delle estremità dei pennoni, dei picchi,
delle antenne e delle bome.
Varo, varare
Il far discendere dallo scalo in mare la
nave di nuova costruzione.
Vascellaea
(termine genovese) Ratrelliera per le
stoviglie.
Vascello Tipo di nave
da guerra nell'antica marina a vela. La voce è
ancora in uso nella Marina Militare per designare
genericamente tutti gli ufficiali di Stato
Maggiore Generale: Ufficiale di vascello e, per
alcuni gradi di essi, "sotto tenente di vascello
(tenente)", "tenente di vascello (capitano)",
"capitano di vascello (colonnello)".
Vedetta Termine
generico che designa, a bordo, ogni uomo destinato
al servizio di vigilanza ottica. E' anche una
piccola unità militare destinata al pattugliamento
costiero.
Vela La nota
superficie di tela che, spiegata al vento da
un galleggiante, gli imprime il moto.
Vela, far vela Issare le
vele, partire.
Vela a cappello - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Vela a cappello
di maestra - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Vela a cappello di mezzana - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Vela a cappello di poppa - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Vela a cappello
di trinchetto - clicca sul
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questo sito.
Velacciere Veliero a tre
alberi, con quello di trinchetto a vele quadre e
quelli di maestra e di mezzana con vele latine.
Velaccino Vela di un
bastimento a vele quadre sostenuta dall'alberetto
di trinchetto ed inferita al pennone di velaccino.
Velaccino volante - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Velaccio Nome
specifico di una delle vele superiori dell'albero
di maestra. Al plurale il nome designa nel loro
complesso le vele soprastanti a quelle di gabbia,
cioè il velaccino, il velaccio stesso ed il
belvedere (guarda i video
illustrativi).
Vele auriche Sono la
randa, la controranda e la vela Marconi. La
"randa" è a forma di trapezio, si inferisce
con tre lati: al picco, lungo l'albero e sulla
boma. La "controranda" è di forma triangolare
o trapezoidale e si alza sopra la randa ed è
inferita all'albero ed al picco. La "vela
Marconi" è l'unione della randa e controranda
con l'abolizione del picco.
Vele di taglio Sono quelle
che si inferiscono ad antenne, picchi, stralli, e
per conseguenza possono anche essere messe di
taglio rispetto al vento. Le vele di taglio si
suddividono in: "fiocchi", vele triangolari che si
alzano agli stralli che vanno al bompresso. "Vele
di strallo", vele triangolari che si alzano sugli
stralli che vanno tra un albero e l'altro.
Vele latine Sono
triangolari con un solo lato inferito sull'antenna
e vengono alzate una per albero.
Vele quadre Sono di
forma quadrangolare, si inferiscono ai pennoni
e si orientano con i pennoni stessi. Prendono
il nome degli alberi che le sostengono.
Veliero Denominazione
generica dei bastimenti a vela. A seconda
dell'attrezzatura ogni veliero acquista un nome
speciale: "nave brigantino", "goletta", ecc.
Venti del
pennaccino - clicca sul
termine per andare alla pagina "le vele" di
questo sito.
Vento Il ben noto
spostamento della massa d'aria. I venti si
indicano con la direzione dalla quale spirano
riferendosi ai punti cardinali ed intercardinali.
Il vento che soffia da Nord è la "Tramontana".
Quello che soffia da Sud è il "Mezzogiorno".
Quelli che soffiano da Est e da Ovest si chiamano,
rispettivamente, "Levante" e "Ponente". Per
ricordare i nomi di quelli che soffiano dai punti
intercardinali basta immaginarsi posizionati nel
Mediterraneo Sud Orientale. A Nord Est c'è la
Grecia, e da qui proviene il "Grecale"; a Sud Est
c'è la Siria, e da qui soffia lo "Scirocco"; a Sud
Ovest c'è la Libia, e da qui soffia il "Libeccio";
a Nord Ovest c'è Roma, la città Maestra, e da qui
soffia il "Maestrale".
Vento Nome generico
di tutte quelle cime o cavi che si mettono per
trattenere lateralmente un'asta o un altro oggetto
di forma allungata.
Vento al
traverso
Vento che proviene da una direzione perpendicolare
all'asse longitudinale della nave.
Ventrino Sospensione
di tela, o di cime, intrecciata che si usa per
tenere alzata la parte centrale delle vele quadre
quando sono serrate.
Vergasecca Nome che
assume il pennone di mezzana sulle navi nelle
quali questa vela non venga ordinariamente
inferita, cioè fissata.
Verme I fili,
spaghi, sagolette, usati per riempire gli
interstizi fra i legnoli di un cavo per
intregnarlo.
Vernice flatting
Comune vernice trasparente usata, soprattutto,
per la verniciatura di legni duri perché
"riscalda" la tonalità del legno e ne
valorizza la venatura. Su legno comune si può
modificare il colore con una prima mano di
olio di lino, diluito con trementina, al quale
è stato aggiunto il colore desiderato. Per
modelli, soprattutto naviganti, è meglio usare
il flatting di migliore qualità previsto per
uso esterno. Il flatting può essere lucido o
opaco.
Verricello Piccolo
argano orizzontale mosso a mano o a motore
specialmente adibito al maneggio degli alberi di
carico.
Via, alla via
Voci usate durante la manovra di una nave
per ordinare al timoniere di governare nella
direzione che ha la prua in quel momento.
Violino Bozzello a
due pulegge di diverso diametro e montate su perni
separati, da utilizzare in spazi ristretti.
Vira E' il comando
per far iniziare il moto dell'argano per salpare
le ancore ed è anche la voce con la quale si
avverte chi sta ai verricelli di un albero di
carico che può metterli in moto.
Viradore Paranco a una
sola via talvolta necessario per spedare
(staccare) le ancore, quando queste oppongano
forte resistenza all'alaggio.
Virare E' la manovra
che fa ogni veliero intorno al suo asse verticale
in modo che venga investito dal vento dalla parte
opposta alla precedente e facendo passare la prua
nella direzione del vento stesso. Il verbo virare
lo si usa anche nel senso di girare riferito ad
argani o verricelli, ma quasi unicamente nella
forma imperativa.
Virata
Atto
del virare
Vogare, voga
Ha lo stesso significato di "remare",
parola però questa che non viene mai usata dai
marinai.
Volentieri,
filare volentieri
Lasciar scorrere non liberamente, ma in
fretta, trattenendolo quel tanto che basti a
controllarne lo scorrere, un cavo o il tirante di
una manovra, la catena dell'ancora, ecc.
Volta Giro di cima
intorno a un oggetto fisso, come una bitta o una
galloccia. Usuale nelle espressioni "dar volta",
"levar volta".
Volta di bitta
I giri che si fanno attorno alle due
colonne delle bitte di bordo.
Volta di
caviglia
Quella che si fa attorno a una caviglia per
legarvi una cima.
Volta di poppa Porzione
estrema della poppa di una nave e più
specificamente di quella compresa tra l'asse del
timone ed il coronamento.
Yacht Nome inglese
che indica, genericamente, le navi da diporto. In
italiano è sostituito dal termine "panfilo" che
però è più letterario che comune.
Zavorra Materiale
pesante (pietrame o ferraglia) posto sul fondo di
una nave per aumentarne la stabilità. Nelle navi
moderne l'acqua imbarcata nei doppifondi dopo
essere stati svuotati del precedente contenuto di
combustibile o acqua dolce. "Navigare in zavorra"
significa procedere senza carico di merci o di
passeggeri ma con peso imbarcato in sostituzione
per mantenersi in buone condizioni di stabilità.
Zinco Metallo
grigio argenteo a basso grado di fusione.
Utilizzato per galvanizzare, ovvero rivestire,
altri metalli in modo da preservarli dalla
corrosione. Lasciando dello zinco in acido
muriatico per alcune ore si ottiene, previo
filtraggio, un liquido in grado di saldare a
stagno l'acciaio inox.
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