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Le altre pagine che completano
questo argomento: | Guarda anche il VIDEO "Le Macchine del Titanic" |
Descrizione
generale |
Le caldaie |
Le
motrici alternative |
I macchinari
ausiliari |
Il vapore, passando da una
corona di palette all'altra, si espande per cui l'altezza delle palette
deve aumentare gradatamente. Inoltre, durante questo percorso, provoca la rotazione del rotore il cui asse può essere collegato direttamente all'asse dell'elica come nel caso del Titanic. Ma qui stiamo parlando di una turbina di vecchio tipo, funzionante a vapore di scarico, e a basso regime di giri. Questa turbina poteva funzionare solo a marcia avanti. Il senso di rotazione delle turbine non può essere modificato. Per invertire, comunque, il senso di rotazione le turbine portano, coassiali alle corone di marcia avanti, un gruppo di corone di marcia indietro. Le turbine moderne, funzionanti con vapore ad alta pressione e ad elevato numero di giri, sono collegate all'asse dell'elica attraverso riduttori di giri ad ingranaggi. Le eliche, infatti, per avere un buon rendimento, devono muovere grandi masse d'acqua a basso regime di giri. Il tutto, naturalmente, entro limiti ragionevoli. |
Le due foto a fianco mostrano la costruzione della turbina del Titanic presso i cantieri Harland & Wolff di Belfast |
Per
avere un'idea dell'evoluzione delle turbine per propulsione navale
trovate, qui a fianco, le sezioni delle tre turbine che componevano i gruppi turboriduttori della Turbonave italiana REX. Sono ricavate dalla pagina "propulsione navale" di questo sito. |
Considerazioni sulla
turbina di bassa pressione durante la manovra di arresto della nave. Come abbiamo visto le turbine non possono invertire il senso di rotazione se non sono dotate di apposite corone di marcia indietro. Se si deve invertire il senso di rotazione dell'elica, ovvero arrestare la nave o farla procedere all'indietro, è necessario chiudere la valvola che porta il vapore alle corone di marcia avanti e aprire quella che porta il vapore alle corone di marcia indietro. Si tratta di una operazione che richiede attenzione anche per evitare sollecitazioni eccessive alla macchina e pericolosi trascinamenti di acqua. La manovra è particolarmente critica soprattutto se deve essere eseguita in tempi ristretti come nel caso del "crash stop" ovvero nell'arresto di emergenza. Nel caso specifico del Titanic la turbina, che era sprovvista di corone di marcia indietro, poteva essere solo intercettata, cioè venivano manovrate le due valvole di commutazione del vapore in uscita dalle motrici alternative e il vapore stesso veniva inviato direttamente ai condensatori. L'elica centrale non era quindi in grado di concorrere all'arresto della nave. |