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Lavori in cantiere:

Costruzione del modello del battello a ruote P/fo PIEMONTE
Armatore: Navigazione Lago Maggiore
Scala  1:50.
Modello navigante radiocomandato.
Il modellista nel suo cantiere
Benvenuti in cantiere.
Duilio Curradi. Nato ad Ancona nel 1938 è cresciuto a Camogli dove si è diplomato nel locale Istituto Nautico Cristoforo Colombo.
Ha navigato come Ufficiale di Macchina fino al 1965, conseguendo il titolo di Capitano di Macchina. In quell'anno è stato assunto presso il Centro Comune di Ricerca di Ispra dove ha lavorato nel campo della ricerca nucleare per passare, poi, ai servizi infrastrutturali fino ad assumere la responsabilità del settore servizi logistici operativi. E' in pensione dal 1999.

Il "cantiere"
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Altri modelli dello stesso costruttore

Guarda il VIDEO della costruzione delle pale e delle prove in acqua
Il Piroscafo Piemonte ad Arona Alla fine del mese di Luglio 2008 ho iniziato la costruzione del modello, in scala 1:50, del Piroscafo a ruote Piemonte di proprietà della Navigazione Lago Maggiore.
L'Armatore mi ha messo a disposizione tutti i disegni e lo stesso battello, per i rilievi fotografici.
Il Piemonte è ancora in servizio ed è ormeggiato ad Arona.

La nave è stata costruita nel 1904 dai Cantieri Escher Wiss di Zurigo.
Ha una lunghezza f.t. di 51,20 m e una larghezza di 6,20 m  -  Dislocamento a p.c. 273 tonn.
Ha una macchina a vapore da 294 kW ed è mosso da due ruote a pale - Velocità  11,7 nodi
Taglio della struttura
Dai disegni costruttivi della nave ho ricavato i profili delle ordinate e, della chiglia, del dritto di poppa, della ruota e del dritto di prora.
Ho altresì ricavato il profilo del  trincarino.
Ho ridotto al minimo il peso del materiale.
Dal disegno alla struttura dello scafo La struttura dello scafo prima del montaggio
Montaggio della struttura Montaggio della struttura
Per garantire il migliore allineamento della struttura ho utilizzato un "piano di montaggio" con dei supporti sui quali ho fissato i vari componenti prima dell'incollaggio.
A destra si vede la struttura montata prima del rivestimento.
La struttura dello scafo montata
Lo scafo dopo l'applicazione del fasciame Lo scafo dopo l'applicazione del fasciame Applicazione del fasciame
Per ottenere robustezza e leggerezza ho fasciato lo scafo con strisce di compensato di betulla dello spessore di 1 solo mm.
All'interno ho applicato resina e garza leggerissima.
Lo scafo alla prima finitura Finitura dello scafo
Ho carteggiato lo scafo, con molta delicatezza dato il limitato spessore,  e ho applicato una prima mano di pittura di fondo. Poi ho stuccato e verniciato più volte alternando, tra una mano e l'altra, carteggiature con carta abrasiva sempre più fine.
Applicazione del ponte di coperta Applicazione del ponte di coperta
Il ponte di coperta è in compensato dello spessore di 1 mm.
In questo ponte ho praticato delle aperture a prua, in corrispondenza della tuga centrale e sulla losca del timone.
Aperture praticate nel ponte di coperta
Impavesata e salone principale Impavesata e salone principale
Sul perimetro del ponte di coperta ho montato l'impavesata e lo specchio di poppa. Ho usato lamierino di alluminio da 0,5 mm. Ho fissato l'impavesata alla coperta con numerosi incastri e l'ho incollata. Poi ho costruito il salone principale. Questo si compone di un leggero telaio in legno che supporta un rivestimento di alluminio dello spessore di 0,2 mm.
Salone e cofani delle ruote Salone e cofani delle ruote
Sulle pareti del salone principale ho ritagliato le finestre e le porte. Dopo averli tracciati, seguendo l'andamento del cavallino, ho applicato, all'interno, delle contropezze in legno, provvisorie, in modo da evitare, durante il taglio, la deformazione del materiale, molto sottile. I cofani delle ruote, costruiti nello stesso modo, sono separabili dalla struttura alla quale sono fissati con microviti.
Il ponte superiore e la timoneria Ponte superiore e plancia comando
Al ponte superiore si trovano un altro salone e la timoneria. Per realizzare il salone ho costruito una struttura in legno che consente di separare la copertura dalle pareti. Anche la timoneria può essere aperta superiormente.
Salone superiore e timoneria aperti
scafo montato dal mascone di Sn Scafo montato dal giardinetto di Sn Configurazione generale della struttura
A questo punto il modello è definito nelle sue componenti principali. Ogni parte può essere smontata e aperta. In questo modo sarà possibile realizzare anche gli arredamenti interni. Da ora il modello inizia a partecipare alle mostre come "nave in costruzione".
Ciminiera, osteriggio e protezione scala Finiture al ponte superiore
La struttura del salone superiore è stata rivestita con alluminio da 0,2 mm nel quale sono state ritagliate le finestrature.
L'osteriggio di macchina è anch'esso in alluminio e le griglie degli sportelli sono in sottilissimo filo di ottone. La ciminiera si compone di una struttura in legno rivestita con lamierino di alluminio da 0,2 mm.
La protezione della scala di accesso al ponte superiore è in lamiera di alluminio da 0,5 mm nella quale sono state ritagliate le finestrature.
Il Piemonte visto dal mascone di Dritta
Il Piemonte visto dal giardinetto di Dritta
Collocazione provvisoria dei componenti tecnici
Sistemazioni tecniche
Lo scafo e' stato attrezzato con i componenti necessari alla propulsione ed al governo attraverso un radiocomando.
Dopo una prima collocazione provvisoria, durante la quale sono
Sistemazione definitiva dei componenti tecnici
stati realizzati tutti i necessari supporti, l'interno della scafo è stato pitturato di bianco ed ogni cosa ha trovato la sistemazione definitiva.
Particolare impegno è stato dedicato alla costruzione delle ruote con le pale articolate. La loro costruzione, piuttosto interessante, farà oggetto di una descrizione particolareggiata appena saranno rifinite e pitturate, nonché collaudate in occasione delle prove di navigazione.
Interno scafo nella zona motori Ruota a pale di dritta prima della finitura
Il modello del P/fo Piemonte è sostanzialmente finito nelle sue parti principali ed è funzionante.
Presto effettuerà le prove di navigazione cui seguiranno la finitura e l'arredamento.
Nel corso del 2010 i lavori di costruzione del piroscafo Piemonte sono stati sospesi perché il "cantiere" è stato impegnato nel restauro di un modello del Transatlantico Leonardo da Vinci. Le foto a destra mostrano le due navi affiancate. Bisogna tenere presente che la Leonardo è in scala 1:100 e il Piemonte in scala 1:50
All'inizio del 2011 i lavori sul Piemonte sono ripresi dai locali interni. E' infatti previsto che il modello sia completamente arredato. Tutte le pareti saranno pannellate e le finestre dotate di vetri che, in questo caso, vengono realizzati con acetato trasparente da 0,25 mm.
I pavimenti dei locali al ponte di coperta sono rivestiti di tavolato.
Nel modello le tavole sono ricavate da fogli di impiallacciatura che, dopo aver tracciato uno schema sul ponte, vengono incollate una ad una. A sinistra si vede l'operazione in corso.
Nella coperta di prua c'è un osteriggio. Nel modello è stato utilizzato per coprire gli interruttori generali.
Su una struttura in legno sono stati applicati due rettangoli di ottone nei quali sono stati ritagliati i coperchi. Nella parte inferiore di ogni "sportello" sono stati saldati sottili fini di ottone che simulano la costruzione originale.
Nel mese di settembre 2011 il Piemonte ha effettuato prove di stabilità e navigazione. E' stato collaudato anche il funzionamento delle ruote in acqua, sia a marcia avanti che a marcia indietro.
Le prove hanno dato esito positivo anche se sono stati individuati alcuni opportuni miglioramenti. Guarda il VIDEO.
Dopo le prove il Piemonte è tornato in cantiere per ricevere i mezzi di salvataggio e altre finiture.
La nave imbarca 3 scialuppe e 32 zattere. Una scialuppa è sistemata a poppa e le altre due sono sistemate sui due cofani delle ruote dove sono sistemate anche 24 zattere, 12 per lato. 8 zattere sono sistemate sopra la copertura del ponte superiore.
Le scialuppe sono state costruite con la tecnica già illustrata in questo sito.
Per le zattere è stata adottata una tecnica simile: costruite le due metà, superiore e inferiore, sono state incollate e poi finite con l'applicazione del cavo periferico. 
Vedi costruzione accessori.  
I salvagenti sono stati realizzati ricavando dei dischi da compensato di betulla. Pitturati di rosso e rifiniti sono stati applicati su appositi supporti di lamierino di ottone.
Vedi costruzione accessori
Anche le maniche a vento sono state fatte in resina. Per le  varie fasi della costruzione vedi costruzione accessori.
Sul Piemonte sono installate panchine di diverso tipo.
I supporti sono costruiti in filo di ottone dello spessore di 0,5 mm. Le sedute sono costituite di listelli di compensato di betulla, larghi un mm e spessi 0,4 mm.
Guarda le fasi della costruzione.





Gli sviluppi della costruzione vengono raccontati in questa pagina