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Generatori di fumo

realizzati con i vasetti degli omogeneizzati

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  In questa pagina è descritta la costruzione ma se vuoi vedere l'operazione completa guarda il video "generatori di fumo"
Una nave con bravi ufficiali di macchina non dovrebbe far uscire troppo fumo dalle ciminiere ma, nel modellismo, il fumo fa parte della scena.
Adesso vi mostro come ho costruito tre generatori di fumo usando i vasetti degli omogeneizzati.
Sono tre perché due sono in servizio ed uno rimane di scorta.
Occorrono tre vasetti, naturalmente vuoti, sei resistenze di ceramica da 5 Watt - 10 ohm, dei piccoli ventilatori a 12 Volt, un po’ di lamierino di ottone dello spessore di mezzo millimetro ed un po’ di tubo di ottone del diametro di 8 mm.
Ho messo, in ogni generatore, due resistenze in parallelo, per un totale di 10 watt, perché, date le dimensioni del modello, ho bisogno di molto fumo.

Cominciamo dalla struttura che deve sostenere le due resistenze.
L’ho disegnata con il computer e poi l’ho stampata, duplicandola più volte, su una etichetta adesiva che ho incollato sulla lamiera.

Con un seghetto elettrico ho ritagliato i tre pezzi ponendo, naturalmente, molta cura nel taglio.
Alle resistenze ho applicato una sorta di gonnellina di stoffa che, per capillarità, trasporta la miscela di gasolio, petrolio lampante e olio di vasellina, dal fondo del vasetto alla resistenza.

Poi, con una pinza, ho piegato le strutture di supporto.
Queste sono costruite in modo da mantenere le resistenze distanziate fra loro ed in una posizione intermedia fra la superficie libera del liquido ed il coperchio.
I bracci, opportunamente sagomati, vanno a formare una staffa che sostiene, bloccandole, le due resistenze.

Per fissare la staffa al coperchio ho praticato, nella parte superiore, un foro al cui interno ho inserito una vite di ottone da 3 millimetri e l’ho saldata. A proposito di saldature, se si usa lo stagno come faccio io, bisogna farle bene perché ogni componente si scalda parecchio.

E qui si vedono i tre elementi, che possiamo definire bruciatori, pronti per essere montati all’interno del generatore.

I due bracci sono chiusi, inferiormente, da una microvite con dado.
Adesso dobbiamo lavorare sul coperchio del nostro vasetto degli omogeneizzati.
Bisogna costruire un sistema che sostenga, saldamente, quello che abbiamo chiamato bruciatore e che consenta l’entrata dell’aria, spinta dal ventilatore, e l’uscita del fumo che si genera all’interno del vasetto.

Per fare questo ho costruito dei dischi di ottone, opportunamente forati, e vi ho saldato due tubetti del diametro di 8 millimetri e lunghi un paio di centimetri.
Adesso è tutto pronto per il montaggio.
Il disco con i tubetti lo inserisco nel  coperchio .
Poi prendo il bruciatore e frappongo, fra il supporto ed il disco, un pezzetto di stoppino in modo da ridurre il passaggio di calore fra le resistenze ed il coperchio.
Un dado, ben stretto, blocca il tutto.
Ecco come si presenta il nostro coperchio "attrezzato".
Adesso bisogna spingere l’aria all’interno del vasetto in modo che il fumo in esso generato venga espulso verso la ciminiera.

Per fare questo ho utilizzato dei piccoli ventilatori a 12 volt.


Ho costruito una sorta di camera in legno, spessa un centimetro, da un lato della quale ho fissato il ventilatore.

Dall’altra parte ho applicato una flangia che ho costruito con un quadrato di lamierino di ottone al centro del quale ho saldato un tubetto, sempre di ottone, del diametro di 8 mm.
Un tubetto di pvc o di silicone consentirà il collegamento del ventilatore al coperchio.

Ecco il nostro generatore di fumo pronto per il collaudo.

Con un piccolo imbuto inserisco la miscela che preparo mescolando, in parti uguali, gasolio, petrolio lampante e olio di vasellina.

Il livello deve rimanere qualche millimetro al di sotto delle resistenze.

Collegato il tutto ad una batteria a 12 volts, dopo poco comincia a formarsi il fumo che viene espulso attraverso il tubo di uscita.
Il discorso potrebbe finire qui, ma può darsi che si presenti la necessità di modificare il flusso del fumo.

E’ vero che c’è chi interviene sulla tensione di alimentazione in funzione della velocità del modello.

Io mi limito ad una impostazione preliminare, e manuale.
Per fare questo ho costruito uno sportellino in alluminio che modifica la sezione di passaggio dell’aria aspirata dal ventilatore.
Attenzione.
Il sistema tende a scaldare parecchio anche perché è costruito per produrre molto fumo.
Quando lo installate a bordo abbiate cura di inserirlo in un supporto adeguato e lontano da parti che possano essere danneggiare dal calore.
Ricordate anche che i tubi in pvc sopportano la presenza delle sostanze oleose presenti nella miscela ma sono più rigidi. Quelli in silicone, invece, sono più morbidi ma, alla lunga, possono deteriorarsi.
Buona navigazione.

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