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Viaggiare con il navigatore

Una veloce ricognizione su un accessorio ormai di uso comune di Duilio Curradi
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Articolo pubblicato dal trimestrale Il Notiziario del Campeggio Club Varese -
Agosto 2009
Tempo fa, in un nostro Notiziario, parlammo dei navigatori satellitari. Questi oggetti, all’epoca ancora piuttosto costosi, cominciavano a diffondersi e avevamo chiesto, ad un esperto, di fornirci qualche informazione a beneficio dei nostri lettori.
In questi anni il settore si è evoluto e pensiamo che sia ora di tornare sull’argomento. I prezzi sono scesi molto e parecchie auto montano già il navigatore di serie.
Proviamo a ripassare, aggiornandole, le informazioni principali.
Innanzi tutto il navigatore satellitare è uno strumento che, sfruttando una rete di satelliti in orbita geostazionaria (vedi riquadro), individua la posizione del veicolo su una mappa, precedentemente installata nella sua memoria, e, conoscendo la rete stradale, è in grado di trovare il percorso fra due luoghi e suggerirlo, via via, al conducente.
In pratica noi indichiamo il luogo dove vogliamo andare e lo strumento, rilevata la posizione nella quale ci troviamo, determina il percorso che conviene seguire.
Ma qui nascono i primi inghippi.
Lo strumento possiede moltissime informazioni quali la distanza, in linea d’aria, fra i due luoghi, le strade che è possibile seguire e relative velocità, la possibilità di utilizzare strade a pagamento, la presenza di scale in città, ecc.
Ecco allora che il nostro Navigatore ci fa delle domande proprio sul tipo di percorso che vogliamo seguire. A queste domande possiamo decidere di rispondere una sola volta, impostando opportunamente il Navigatore, oppure, ed è preferibile, farci porre la domanda ogni volta per essere sicuri di compiere la scelta migliore al momento.
Può capitare che ci chieda, ad esempio, se vogliamo evitare “le strade a pagamento”. Qui bisogna stare attenti alla risposta. Viene spontaneo rispondere “SI” ma, se si vuole evitare di ritrovarsi in percorsi strani, soprattutto con camper o roulotte, è meglio rispondere “NO”. Chi è caduto in questo errore ha confessato di non aver letto bene la domanda e di aver dato, un po’ “a caso”, la risposta che gli sembrava più accondiscendente.
Se poi utilizziamo un dispositivo portatile e lo vogliamo utilizzare in città, possiamo scegliere, ad esempio, il percorso a piedi. Il nostro apparecchio ci farà passare anche attraverso delle scale. Tornando al nostro veicolo un tipo di percorso che è meglio evitare è il “percorso più breve” perché potrebbe farci infilare in stradine poco praticabili o comunque meno veloci.
Non bisogna dimenticare che il navigatore è una macchina e lavora seguendo le istruzioni che il costruttore gli ha fornito. Se abbiamo chiesto il percorso più veloce fra due punti lui lo individua calcolando le velocità dei vari tratti di strada. E’ inutile dire che “noi siamo passati sempre da un’altra parte …che è meglio”.
Bisogna porre molta attenzione quando si digitano i nomi delle località. E’ piuttosto recente la notizia di quella coppia di turisti che, partiti dal Nord Europa per andare a Capri, si sono ritrovati a Carpi.
Il navigatore consente anche di individuare “percorsi alternativi” Questa funzione è molto utile quando ci si trova in posti nuovi che si vogliono visitare con cura. Si può, ad esempio, andare verso una località, evitando le autostrade a pagamento, con il percorso più veloce e tornare al punto di partenza attraverso un “percorso alternativo”. Nella individuazione di questi percorsi il nostro apparecchio compie le proprie scelte in base a tempi di percorrenza crescenti. Bisogna stare attenti che non ci mandi a fare giri troppo strani. Un buon navigatore propone la mappa del percorso, e questo già ci può aiutare, ma non dimentichiamo, soprattutto se ci si trova in zone montagnose o comunque impegnative, di dare un’occhiata anche alle carte stradali. Non è vero che il navigatore le ha mandate in pensione. Sulle carte stradali si trovano molte indicazioni utili che ci possono aiutare ad evitare brutte sorprese. I navigatori evolveranno ancora, arricchendosi sempre più di informazioni, ma un buon atlante stradale dovrebbe essere sempre a portata di mano. E poi grande attenzione ai cartelli stradali. Sulle mappe del navigatore potrebbero esserci degli errori o delle informazioni non aggiornate. Se imbocchiamo una strada a senso unico non possiamo certo dire al vigile che è stata colpa del nostro apparecchio. Con i nostri mezzi, piuttosto ingombranti, è altresì importante stare attenti ai cartelli che indicano i limiti di sagoma. Quante volte, dalle nostre parti, leggiamo di autotreni incastrati nell’imbuto di Via Walder o di chi, volendo andare con motrice e rimorchio dalla  Valcuvia a Luino, ha preteso di passare da Arcumeggia. Il risultato è sempre lo stesso. Devono intervenire i Vigili del Fuoco.
Dopo questa serie di considerazioni preliminari diamo un’occhiata a cosa ci offre il mercato e ad alcune caratteristiche particolari.
Portatili o dedicati - Il navigatore, oltre ad essere un oggetto in sé, può essere aggregato anche ad un palmare o ad uno smarthphone (vedi riquadro). L’uso di un palmare risulta molto utile perché questo apparecchio può contenere, ad esempio, tutti gli indirizzi, gli appuntamenti e molte altre applicazioni. Consente anche di redigere documenti come, ad esempio, il resoconto del proprio viaggio che, una volta tornati a casa, può essere trasferito sul proprio PC e spedito alla redazione del Notiziario del Campeggio Club Varese per la pubblicazione. Anche l’abbinamento ad uno smartphone può essere utile ma attenzione alle dimensioni dello schermo, che soprattutto nei vecchi apparecchi è troppo piccolo, ed al fatto che potreste ricevere una telefonata proprio mentre state seguendo i suggerimenti del vostro navigatore.

Un navigatore dedicato, invece, è più facile da installare e da utilizzare. Non si presta però ad uso escursionistico e non consente di sostituire il software di navigazione previsto dal costruttore.
Lo schermo - Ce ne sono di tipi diversi, ma ormai i più diffusi sono quelli a colori antiriflesso, di dimensioni adeguate e con elevata nitidezza, in grado di offrire una  buona visione del percorso. Lo schermo, chiamato anche Display, deve essere sensibile al tatto. In questo modo possono essere introdotte le informazioni semplicemente toccandolo con un dito o con l’apposita penna, riducendo il rischio di distrazione. Il sistema deve anche poter passare dalla visione diurna a quella notturna con attenuazione della luminosità.
Le Mappe - Le mappe sono memorizzate in un’apposita scheda rimovibile. Queste schede, negli ultimi anni, hanno aumentato enormemente la loro capacità a fronte di una drastica riduzione del prezzo. Tenete presente, come termine di paragone, che una scheda da 2 Gb costa pochi Euro ed è in grado di contenere comodamente tutta la cartografia dell’Europa Occidentale e di quella Orientale. Le mappe, però, invecchiano come le carte stradali. Vengono costruite nuove strade. Vengono modificate quelle esistenti, e così via. Almeno ogni due anni è buona norma aggiornarle. Si possono scaricare gli aggiornamenti da internet oppure ci si può rivolgere al proprio rivenditore di fiducia.
Altre caratteristiche - Un navigatore deve essere in grado di ricalcolare, in tempi brevissimi, un percorso alternativo nel caso sbagliaste strada o doveste evitare un tratto di percorso. Deve fornire istruzioni vocali ben chiare, in molti casi è possibile scegliere fra diverse voci. Un navigatore moderno deve poter ricevere istruzioni vocali: non siete più obbligati, ad esempio, a digitare sullo schermo il nome della località dove volete andare, ma dovete soltanto pronunciare il nome della città, la via ed il numero civico.
Altre informazioni utili - Le informazioni contenute in un navigatore sono in continuo aumento. Si va dalla mappatura degli autovelox (l’apparecchio emette un suono e indica la distanza dal rilevatore) ai ristoranti. Dai centri commerciali ai parcheggi ai campeggi. E via così fino a mettere a disposizione del viaggiatore e del turista itinerante quanto necessario.
Navigatori per veicoli ingombranti - Qualche cosa, a questo proposito, l’abbiamo già detta.
Sembra strano che, con tutte le informazioni che già si trovano su un buon navigatore, manchino proprio quelle relative alla larghezza ed all’altezza massima di una strada nonché le caratteristiche delle curve.
Una ricerca in proposito, ci ha portato a concludere che l’esplosione della richiesta di navigatori che si è registrata in questi ultimi anni ha portato i costruttori a concentrarsi sui modelli di tipo automobilistico. Oggi questo mercato, seppure ancora lontano dall’essere saturo, comincia a lasciare spazio allo sviluppo di apparecchi più specifici. Fra questi segnaliamo il Pronav GPS e AvMap Geosat 4 Truck. Questi navigatori consentono di inserire le dimensioni del veicolo e ottenere, di conseguenza, il percorso adatto con l’esclusione delle strade “impossibili”.
I produttori di Navigatori:
- TomTom (www.tomtom.it) L’azienda nasce nel 1991 e si espande rapidamente. Il nome deriva dal suono dei tamburi africani. Nel 2001 l’azienda lancia il suo primo navigatore portatile per auto. Ne segue un grande successo ed una notevole espansione.
- Kenwood (www.kenwood.it) L’azienda, nata in Giappone nel 1946, si trasferisce ad Amsterdam nel 1993. Concepisce due tipi di navigatori satellitari: un sistema Full Map dotato di sintonizzatore auto, e un sistema di navigazione fisso, di semplice utilizzo.
- Pioneer (www.pioneer.it) Nata come azienda distributrice di sistemi Hi-Fi arriva in Italia nel 1980. La divisione che commercializza i navigatori satellitari è la MBG.
- Becker (www.mybecker.com) Nata alla fine degli anni Quaranta comincia a produrre navigatori nel 2001. Fra i numerosi tipi prodotti il più recente della serie consente di predefinire 50 destinazioni diverse velocizzando, così, il calcolo del percorso.
- Navman (www.navman.com) Fondata nel 1986 lancia il primo navigatore GPS per auto nel 1997. Offre numerosi modelli tutti semplici da usare.
- Garmin (www.garmin.it) Nata alla fine degli anni 80 è una azienda leader nel settore dei navigatori. Produce articoli per l’auto, per la navigazione aerea e marittima, per lo sport e per il trekking.

Orbita geostazionaria - I satelliti che vengono posti in orbita geostazionaria sono visti, da terra, come se fossero fermi nel cielo, sospesi sempre nello stesso punto al di sopra dell’equatore. L’orbita geostazionaria ha un raggio di 42.168 km, pari a circa 6,6 volte il raggio terrestre, e si trova a 35.786 km sopra la superficie terrestre.

Palmare è un computer di dimensioni ridotte che può stare nel palmo di una mano ed è dotato di uno schermo tattile (Touch Screen).  Concepito inizialmente come agenda elettronica si è via via arricchito di funzioni sempre più avanzate e complete. Lo Smarthphone (telefonino intelligente) abbina le funzioni di telefono a quelle di gestione di dati personali ed offre la possibilità di installarvi programmi applicativi con nuove funzionalità.