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Sommergibile NAUTILUS |
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Costruttore:
Dino Dall'Asta Periodo: 1800 Scala 1:33 |
Questa scheda è stata preparata
con il materiale fornito dal Costruttore del modello. Eventuali riproduzioni sono possibili solo con l'autorizzazione del Costruttore. |
colpire nei loro porti le
navi inglesi, allora in guerra con i francesi. Ottenuto il
finanziamento necessario, il Nautilus venne velocemente
costruito presso il cantiere Perrier a Rouen e testato con
successo nell’anno successivo nella località di
Camaret-sur-Mer, all’ingresso della rada di Brest. Lo
stesso Fulton, insieme a tre membri dell’equipaggio, si
immerse fino alla profondità di otto metri per un’ora,
senza il minimo inconveniente. Durante questo test il
Nautilus riuscì anche ad affondare uno schooner
utilizzando una carica di polvere da sparo galleggiante
trainata fin contro il bersaglio. Fulton assegnò a questa
arma il nome "torpedo" che divenne in seguito sinonimo di
mina subacquea e siluro. |
Nonostante il buon esito del
collaudo i francesi non rimasero impressionati dalle sue
prestazioni e ne bloccarono la produzione. Fulton decise allora di proporre la sua invenzione ai nemici di Napoleone, gli inglesi. Nel 1805, in un altro test, riuscì addirittura ad affondare un brigantino da 300 t ma, ancora una volta, non riuscì a convincere la Royal Navy, notoriamente conservatrice. Finita la sua esperienza europea, Fulton rientrò in patria dove riuscì a coronare con successo un altro suo progetto: infatti, nel 1807 inventò la nave a vapore, facendo installare l’apparato motore, ideato da James Watt, sul battello commerciale Clermont in navigazione sul fiume Hudson. |
Il
modello scala 1:32 - La descrizione del
costruttore Dino Dall'Asta Anche questo è un modello che mi ha particolarmente incuriosito, sia per la sua originalità che per la sua storia e quindi non ho esitato a procurami il kit della statunitense Cottage Industry Models. Non ho incontrato alcuna difficoltà a realizzarlo, vuoi per le dimensioni contenute che per la semplicità di montaggio dei vari componenti in resina di color bianco. Un po’ laboriosa invece è stata la realizzazione del sistema velico, composto da una struttura di sostegno formata da otto tondini di legno, tagliati a misura e opportunamente uniti tra di loro a ventaglio mediante funi e occhielli, mentre l’albero centrale a sua volta composto da due tondini è incernierato alla base, in modo da poter abbassare e adagiare il tutto sulla parte superiore dello scafo quando il sommergibile doveva operare sott’acqua. Questa operazione veniva eseguita, tramite una manovella interna, da una bobina a due scanalature che agiva su un’unica fune; dalla scanalatura inferiore la fune partiva infilandosi in un tubo fissato orizzontalmente sulla sommità dello scafo, ne usciva da un foro praticato all’estremità per poi arrivare in diagonale ad un altro foro in cima all’albero centrale e discendere lungo lo stesso albero fino alla scanalatura superiore della bobina di partenza: un po’ complesso ma perfettamente funzionante! La tela della vela l’ho ricavata da una pezza di cotone bianco, successivamente immersa in un vassoio in alluminio riempito con del the per dare un po’ di invecchiamento; l’ho tagliata sagomandola a forma di ali di pipistrello, l’ho bordata con un tratto di corda nascosta dalla piegatura interna dei lembi della tela stessa e l’ho fissata sulla corrispondente struttura di sostegno. Per realizzare sia i vetri dei tre oblò che la lente del monocolo in mano al figurino ho usato il liquido Synthaglass della Toffano. Alla torpedine ho aggiunto quattro spezzoni metallici appuntiti, non previsti nel kit, e un occhiello a cui ho fissato la fune di traino. Ho eseguito la verniciatura con il solo uso del pennello con un mix di acrilici di colori e marche diverse, dando poi invecchiamento in forma leggera. Per un maggior realismo, ho inserito il figurino “INCROYABLE” della francese Metal Modeles che ho scoperto dopo una ricerca nel Web e che è perfettamente adatto al contesto, sia come epoca che come postura nell’ammirare con incredulità il sommergibile. Il modello, dalle dimensioni di 23x6xH.20 cm, e la torpedine poggiano su colonnine in metacrilato inserite in una lastra effetto acqua con fondo bianco della Essebiemme, sulla quale ho posizionato una lastrina in ottone con inciso il nome del battello e come parziale fondale una cartolina raffigurante la prova in acqua a Camaret-sur-mer in una illustrazione d’epoca. |