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Landing Craft Mechanized (L.C.M.)
Un mezzo da sbarco americano impiegato nello sbarco in Normandia nel 1944

Articolo pubblicato dal trimestrale di scienza e tecnica n. 35 - Settembre 2014
L'HOBBY DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
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Quest’anno ricorre il 70° anniversario dello sbarco in Normandia. L’imponente operazione aereo navale che, il 6 giugno 1944, portò le truppe alleate nel nord della Francia. Da qui cominciò quell’invasione che terminò con la definitiva sconfitta della Germania nazista.
Nell’occasione furono mobilitati 160.000 uomini, 12.000 aerei, 1.200 navi militari e 800 navi da carico, 4.000 mezzi da sbarco e 8.000 carri armati.
Dopo un iniziale bombardamento teso a distruggere le difese tedesche, che peraltro non subirono i danni sperati, iniziò lo sbarco vero e proprio. Veicoli fondamentali, per questa operazione, furono proprio gli L.C.M. che imbarcavano uomini e mezzi dalle navi e li portavano direttamente sul bagnasciuga.

In questo numero vi proponiamo un diorama realizzato da Dino Dall’Asta, socio dell’A.N.V.O. (Associazione Navimodellisti Valle Olona di Castellanza).
Si vede un Landing Craft Mechanized che ha appena raggiunto la riva.
I primi soldati si stanno appostando sulla spiaggia mentre altri, alle mitragliatrici, sono pronti ad offrire un fuoco di copertura. Un carro armato Sherman  M4A1 sta per scendere e portarsi all’attacco delle linee avversarie.
In mare e sulla spiaggia sono ben visibili le strutture metalliche, ideate dal generale Rommel, destinate ad ostacolare lo sbarco.

Adesso lasciamo che il modellista Dino ci descriva il suo lavoro.
“D-DAY  1944”   -    L.C.M. 3 e Sherman M4A1

L.C.M. 3  (Landing  Craft  Mechanized)
E’ stato il più diffuso mezzo da sbarco della seconda guerra mondiale;  era un goffo ”scatolone” metallico, azionato da un motore diesel e con rampa portellone abbattibile a prua per mettere a terra, direttamente su spiaggia aperta, reparti di combattenti, mezzi e carichi trasportati.
Con il suo vano di carico era in grado di trasportare dalla nave madre a terra, a secondo della versione, squadre di fanteria, un carro medio Sherman o 54 t di materiali.
Dati tecnici
•    dislocamento     52 t carico - 23 t vuoto
•    lunghezza         15 m
•    larghezza        4,3 m
•    pescaggio        0,91m a prua - 1,2 m a poppa
•    velocità        8 nodi carico - 11 nodi vuoto
•    Armamento        2 mitragliatrici pesanti Browning M2
•    equipaggio        4 uomini




Sherman  M4A1
Fu il carro armato medio standard per l'U.S. Army e costruito nel maggior numero di  esemplari nelle varie versioni - circa 45.000 - e operò fino alla guerra di Corea.
Era un carro con scafo saldato, con una fronte arrotondata ed inclinata, mentre i fianchi erano verticali.  Il vano di combattimento era nella parte anteriore del carro, mentre il motore, con cambio a cinque marce e retromarcia, era alloggiato posteriormente, separato dal vano equipaggio da un parete tagliafuoco e coperto da una griglia che ne permetteva la refrigerazione.
Il cannone, con stabilizzazione giroscopica in elevazione, era protetto da un mantelletto, che cambiò diverse volte il suo aspetto nel corso della vita del carro.

    L'equipaggio era di 5 uomini, così composto:
•    pilota e operatore radio/mitragliere nello scafo
•    capocarro, cannoniere e servente in torretta.

Dati tecnici
        lunghezza        5,84 m
        larghezza        2,62 m
        altezza           2,74 m
        Peso              30,3 t
        motore          Wright-Continental R975 C1 a benzina
        velocità max    50 km/h
        autonomia        160 km
        armamento        1 cannone da 75 mm M3 L/40
                                1 mitragliatrice Browning 50
                                 2 mitragliatrice Browning 30
IL DIORAMA   scala 1:35

Ho realizzato questo diorama in occasione del 60° anniversario di questo famoso evento bellico ed ora lo propongo a distanza di dieci anni proprio per questa nuova ricorrenza.
Su una base rettangolare di Airpop (così dallo scorso mese di Maggio viene rinominato a livello internazionale il polistirolo espanso) da 65x25 cm ho appoggiato una lastra in misura di metacrilato effetto acqua della Essebiemme, preventivamente colorata dal di sotto con acrilici e nella quale ho ricavato l’ingombro dello scafo, asportando  anche uno strato della sottostante base per dare l’esatto pescaggio del mezzo da sbarco.
Per simulare la spiaggia, ho steso dapprima uno strato di DAS in modo irregolare, poi l’ho cosparso con  due tipi di sabbia naturale marina, fissandola con della colla spray:  sul bagnasciuga quella più chiara e sottile, sul resto quella normale più consistente.
Oltre al tiro di sbarramento delle armi da fuoco tedesche, le truppe Alleate con i loro mezzi da sbarco dovevano superare una serie di micidiali ostacoli posti sulla battigia delle spiagge, consistenti in traversine di ferro a forma di riccio (cavalli di Frisia), filo spinato, pali conficcati nel terreno singoli (asparagi di Rommel) o a rampa su cui erano fissate mine Teller a contatto; ostacoli che con l’alta marea venivano sommersi dall’acqua ed erano impossibili da individuare, seguiti  poi da una fitta serie di campi minati.
Ho quindi riprodotto e posizionato alcuni di questi ostacoli: con rametti di legno ho simulato i pali singoli e a rampa, quest’ultima avvolta con filo spinato da me pazientemente costruito, e sui quali ho posizionato le mine, ricavate perfettamente da alcune guarnizioni idrauliche...
Completato lo scenario, mi sono dedicato al mezzo da sbarco della Italeri, il cui assemblaggio è stato abbastanza veloce e semplice, senza alcun problema.
Ho apportato alcune migliorie, aggiungendo del cordame lungo i fianchi e sostituendo i quattro parabordi tubolari in plastica previsti nel kit con altrettanti appesi verticalmente fuori bordo e costituiti da un piombo ovoidale della lenza da pesca opportunamente tagliato ed avvolto dalla corda,.
Anche all’estrema poppa ho sostituito, quale ulteriore parabordo, il pneumatico di plastica con uno usato in gomma.
Ho eseguito la verniciatura a pennello con colori acrilici Tamiya, dando nel contempo la necessaria usura.
Invece il carro armato è d’epoca, credo della Italeri, da me assemblato negli anni settanta e rivisto per questo diorama con l’aggiunta dell’equipaggio.
Infine, ho fatto sbarcare dall’LCM una squadra di marines, già prevista nel kit.

Bibliografia e immagini
http://www.2iemeguerre.com/navires/lcm3.htm
http://www.ddayinrete.it/difensori/difesecostiere/difeserinf/ostacolispiaggia/ostacolispiaggia.html
http://modelmakersclub.forumfree.it/?t=63078448