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La battaglia dell'Atlantico

Articolo pubblicato sul trimestrale di scienza e tecnica n. 501- Settembre 2018
L'HOBBY DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
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La battaglia dell'Atlantico     Duilio Curradi

La mia passione per il modellismo navale mi consente di partecipare a numerose manifestazioni e incontrare altri Modellisti e altre Associazioni.
I miei due grandi modelli che riproducono, in scala 1:100, il Titanic ed il Normandie sono molto richiesti in questi eventi anche per le loro particolari caratteristiche: arredato internamente il primo, completamente funzionante il secondo (descritti entrambi sul sito www.mitidelmare.it)
In queste occasioni ho avuto modo di conoscere un Gruppo molto interessante. Si tratta della Associazione francese "Les Amis des Soumarins" che ha sede a Saint Peray - F (http://lesamisdessoumarins.e-monsite.com/)
E' un Gruppo di amici appassionati di sommergibili e sommergibilisti in pensione.
Nella loro attività di gruppo si scambiano informazioni sulle tecniche dei sottomarini e ritrovano lo spirito cameratesco che esiste a bordo di queste particolari navi.
Realizzano modelli di sommergibili statici e naviganti.
Poiché si tratta di persone particolarmente esperte, che hanno sviluppato esperienze specifiche, propongono riproduzioni assai fedeli e, nel caso dei modelli naviganti, sono in grado di farli operare in maniera realistica.
Prendo spunto da quanto ho visto in occasione di recenti mostre per proporvi qualcosa di molto interessante.




Diamo, innanzi tutto, un'occhiata all'interno di un sommergibile.
Approfittiamo di questa accurata riproduzione per vedere le parti principali del battello.
La figura a destra mostra la camera dei siluri. Inseriti nei tubi di lancio questi vengono lanciati verso l'obiettivo.
All'esterno dello scafo, nella parte inferiore, si notano i timoni di profondità prodieri.


Nella figura a sinistra si vede il locale comando. Qui si trova il periscopio e, nella parte superiore dello scafo, è sistemata la torretta.
Nella figura a destra si vedono i locali macchine. Al centro il locale con i motori Diesel (questo sommergibile era dotato di due eliche). Subito a poppavia si trova il locale con i motori elettrici utilizzati in immersione.
I motori elettrici funzionano anche come generatori per la ricarica delle batterie quando il sommergibile naviga in superficie.

La flotta di questi amici sommergibilisti comprende, naturalmente, una grande varietà di imbarcazioni.
Nella foto a destra vediamo un sommergibile lanciamissili a propulsione nucleare (in alto) e un sommergibile d'attacco (in basso).



I sommergibili sono battelli che navigano normalmente in superficie e si immergono solo in occasione dell'attacco.
I sottomarini, normalmente a propulsione nucleare, rimangono immersi anche per lunchi periodi di tempo.
I sommergibili, la cui spinta principale è costituita da motori Diesel, non possono rimanere immersi per molto tempo a causa della limitata capacità delle batterie che alimentano i motori elettrici. Possono navigare a quota periscopica, ovvero prossimi alla superficie, utilizzando lo snorkel, uno speciale tubo che consente di fornire ossigeno ai motori.
I sommergibili e i sottomarini si immergono, emergono, manovrano in profondità imbarcando o sbarcando acqua e utilizzando i timoni di profondità, di prua e di poppa, e di direzione.

La battaglia dell'Atlantico - Con questo nome viene definita la campagna condotta da sommergibili tedeschi, nell'oceano Atlantico, per distruggere i convogli che portavano rifornimenti all'Inghilterra.
Iniziata nel corso della prima guerra mondiale si sviluppò soprattutto nel corso del secondo conflitto. Furono sviluppate tecniche di ricerca e di attacco particolarmente efficaci alle quali furo contrapposte varie misure difensive fra le quali l'organizzazione delle navi in convogli scortati da navi militari, protezione aerea, decrittazione dei messaggi.
Gli Stati Uniti decisero anche la costruzione di un grande numero di navi. Bisognava mettere in mare più piroscafi di quanti i sommergibili tedeschi ne potessero affondare.
Fu realizzata, soprattutto, la classe "Liberty". Navi con cinque stive e una velocità di 11 nodi.
Informazioni su queste navi le trovate su http://www.mitidelmare.it/Golfo_di_Trieste.html

Per la costruzione dei Liberty americani fu adottata, per la prima volta in campo navale e in grande scala, la prefabbricazzione e la saldatura delle lamiere.
Molte di queste navi, sopravvissute al conflitto, andarono a ricostituire le flotte di numerosi Paesi.


Nelle mostre fanno particolarmente presa sul pubblico le spettaciolari battaglie fra imbarcazioni con spari, fuoco e affondamenti. Uno di questi eventi viene organizzato proprio con i sommergibili.
La battaglia inizia con l'evoluzione, in superficie ed i immersione, di diversi battelli.
Ad un certo punto entrano in acqua alcune navi mercantili fra le quali anche petroliere.
I sommergibili si appostano in agguato


Quando i bersagli sono a tiro vengono lanciati i siluri e le navi si incendiano.
Alcune affondano.
Viene lanciato l'AOS ed entrano in acqua navi di soccorso.
Entrano in scena anche dei cacciatorpediniere che lanciano bombe di profondità che provocano suggestive esplosioni con innalzamento di vistose colonne d'acqua.
Lo spettacolo si conclude con il capovolgimento e l'affondamento delle navi silurate.


Non solo sommergibili
Fra i numerosi modellisti che, con le rispettive Associazioni, partecipano alle mostre, ce ne sono di particolarmente originali.
E' vero che le navi rappresentano la componente principale di queste mostre, ma non sono solo le navi a poter navigare. Vi voglio mostrare cosa ha saputo fare un bravissimo modellista francese.


Ha realizzato una Amphicar, un'autovettura anfibia commercializzata diversi anni fa, con tanto di caravan al seguito.
La vettura ha persino i tergicristalli funzionanti. La caravan è accuratamente finita all'interno con tutto l'arredamento tipico di questi rimorchi abitabili.
Ma non mancano le papere con relativi paperini al seguito, ferri da stiro naviganti, fiori che danzano e quant'altro la fantasia di bravi modellisti sa partorire.