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Inquinamento dell'aria e guida intelligente

Cosa può fare ciascuno di noi per contenere il problema
di Duilio Curradi
Articolo pubblicato dal trimestrale Novembre 2006
Il Notiziario del Campeggio Club Varese

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Ormai noi italiani, oltre che un popolo di navigatori e poeti, siamo anche un popolo di automobilisti.
E noi, soci del Campeggio Club Varese, non facciamo certo eccezione, anzi.
Normalmente abbiamo aggiunto il motore anche alla nostra casa “viaggiante”, sia che venga a rimorchio sia che ne abbia uno per conto suo.

In Italia il parco macchine sta andando verso quota 35 milioni. E il trasporto su strada si ritaglia una grossa fetta del consumo energetico mondiale e, naturalmente, della responsabilità dell’inquinamento.
Da una parte assistiamo ad una evoluzione tecnica dei motori che puntano a ridurre le emissioni inquinanti. Dall’altra vediamo macchine sempre più potenti, e inquinanti, con percorrenze sempre in aumento.
Ognuno di noi può fare comunque la sua parte. Quando decidiamo quale vettura scegliere e quando, ogni giorno, decidiamo cosa farne, cerchiamo almeno di tenere conto del problema e, se possibile, ridurre al minimo il danno.
Ad esempio una utilitaria rilascia una quantità di anidride carbonica pari a metà di quella che rilascia una vettura di cilindrata medio-alta.
Certo non è poi così facile. Molto dipende anche dalle condizioni del traffico che provoca, soprattutto in città e su strade particolarmente congestionate, soste frequenti.
Per questo alcuni comuni affiggono dei cartelli con i quali raccomandano di “spegnere il motore” ma non lo fa praticamente nessuno.

Ora cominciano ad affermarsi vetture che lo fanno automaticamente, ovvero arrestano il motore quando viene azionato il freno ad una velocità inferiore a 6 km/h. Il motore riparte automaticamente, e immediatamente, quando si rilascia il freno ma senza l’intervento del motorino di avviamento (si inverte l’alternatore), quindi con riduzione dei consumi e delle emissioni.
Poi c’è il problema del tipo di motore, o meglio del tipo di combustibile che si intende utilizzare.
Spesso i turisti itineranti scelgono motori Diesel. I camper, per lo più, montano questa motorizzazione, ma anche chi rimorchia la caravan li preferisce perché particolarmente adatti al traino e in grado di contenere i consumi. Questi motori, rispetto a quelli a benzina, rilasciano una quantità inferiore di idrocarburi nonché di ossido e biossido di carbonio. Emettono però azoto e, soprattutto, le famigerate polveri fini. Queste vengono trattenute, in maniera assai significativa, dai filtri antiparticolato che diventeranno obbligatori, sulle auto nuove, a partire dal 2008.
Per chi preferisce, invece, i motori a benzina bisogna tenere conto che questi consumano una quantità maggiore di carburante che, oltretutto, è più costoso del gasolio.
La forbice però, in questi ultimi tempi, si è notevolmente ridotta.
Le emissioni di composti organici volatili, idrocarburi e anidride carbonica sono maggiori ma ridotti dalle marmitte catalitiche di ultima generazione (Euro 4).
Poi ci sono i combustibili puliti come il gas e il metano.
Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) non rilascia praticamente inquinanti e i motori a benzina possono essere convertiti grazie anche ad incentivi statali. Il prezzo di questo combustibile è conveniente ma il consumo è superiore di un 10-15% rispetto alla benzina. Poi la rete di distribuzione è ancora piuttosto limitata.
Lo stesso problema si presenta anche per le auto a metano il cui rifornimento, soprattutto dalle nostre parti, è veramente difficile.
Si stanno affermando le vetture ibride che montano un motore in grado di funzionare a benzina e gpl oppure a benzina e metano.
Le vetture elettriche occupano una nicchia ancora insignificante e quelle a idrogeno sono ancora lontane.
Alla fine siamo tornati a ribadire concetti già espressi in altre occasioni, ma il problema merita viva attenzione da parte di tutti. Il dilemma è grande e la soluzione difficile.

Al momento, qualunque sia la nostra scelta, non ci resta che una soluzione semplice e immediata. Intervenire sul nostro modo di guidare e sull’attenzione che prestiamo al nostro veicolo.
Questo potrà contribuire a contenere l’inquinamento e ad aumentare la sicurezza nostra e degli altri.
Una guida dolce, senza brusche accelerate e con attenzione all’uso delle marce più adatte riduce i consumi.  Anche il rispetto della distanza di sicurezza riveste grande importanza: si può ridurre la frequenza  e l’intensità  delle frenate con grande risparmio di energia.

L’inquinamento dell’aria, nelle città giapponesi, ha raggiunto livelli allarmanti con danni alla salute degli abitanti.
C’è stato però chi ha avuto un’idea piuttosto originale: ha messo in commercio delle bombolette spray che spruzzano ossigeno concentrato al 95%. Si chiamano “02 Supli” e per ora sono disponibili in due fragranze: pompelmo e menta.
Costano l’equivalente di 4 Euro e consentono una quarantina di “boccate”, più o meno 10 centesimi a boccata.
Prima di forzare il motore attendere che abbia raggiunto la temperatura di esercizio. Un motore ancora freddo, ovvero appena avviato o utilizzato per percorsi brevi, consuma e inquina di più. Per tragitti brevi è molto meglio andare a piedi o in bicicletta oppure utilizzare i mezzi pubblici sperando che anche questi ultimi, una buona volta, la smettano, come spesso accade, di ammorbare l’aria con nuvole di fumo nero.
Poi il veicolo deve essere messo in condizioni di viaggiare correttamente. Non bisogna sovraccaricarlo e bisogna evitare, per quanto possibile, di caricare oggetti sul tetto.

Questi ingombri aumentano sensibilmente i consumi e, se pesanti, riducono la stabilità del veicolo. Le biciclette, ad esempio, possono essere montate dietro la vettura anziché sul tetto. Questa pratica è molto diffusa all’estero e rende più facile l’operazione di carico e scarico della bici. Bisogna solo ricordarsi di applicare una seconda targa perché la prima rimane normalmente nascosta.
Un’ultima attenzione va rivolta alla manutenzione del veicolo.
Devono essere controllati e sostituiti quando necessario i filtri dell’aria e del carburante, le candele, gli iniettori e le valvole.
Deve essere mantenuta sotto controllo la pressione delle gomme che, se mal gonfiate, fanno aumentare il consumo e si usurano di più.

L’aria condizionata deve essere usata con moderazione. Non solo incide sensibilmente sul consumo ma l’eccessiva differenza di temperatura fra l’interno dell’auto e l’esterno può provocare disturbi alla salute.
Insomma. L’auto o il camper sono oggetti dei quali non sappiamo più fare a meno. Agli aspetti positivi fanno però riscontro altri negativi. In attesa che la tecnica possa venirci in aiuto cerchiamo almeno di usare i nostri veicoli in maniera intelligente.
Buon viaggio a tutti.