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HMS Bounty

Vascello armato britannico

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 Costruttore:   Enrico Enzo Cappelluti
  Periodo:  1787          Scala  1:60
Questa scheda è stata preparata con la collaborazione del Costruttore del modello, visitatore del sito mitidelmare.it - Eventuali riproduzioni sono possibili solo con lautorizzazione del Costruttore


Alla fine del 1780 la Marina britannica era composta da più di 600 navi di varie dimensioni e tipi.
Eppure l'Ammiragliato non deve aver considerato nessuno di loro adatto per la prevista spedizione dell'albero del pane.
A tal fine si doveva trovare una nave che potesse essere convertita in una serra galleggiante; la capacità di carico in relazione alle dimensioni era il criterio principale.
Furono prese in considerazione sei navi mercantili e tra questa l'Ammiragliato scelse la Bethia che era abbastanza nuova, essendo stata costruita due anni e mezzo prima a Hull.
Era una nave a tre alberi, completamente attrezzata e dal muso camuso, con un carico di sole 215 tonnellate e fino a quel momento era stata utilizata solo per il commercio costiero.
Il Navy Board la acquistò il 23 maggio 1787 per £ 1950 e, su suggerimento di Sir Joseph Banks, la ribattezzò Bounty.
E' stata quindi immediatamente trasferita a Deptford per il refitting.
Il Bounty era incredibilmente piccolo se si considera la sua missione.

Era lunga 90 piedi e 10 pollici con una larghezza di 24 piedi e quattro pollici e un pescaggio di 11 piedi e 4 pollici. Non aveva sovrastrutture. Tutte le sistemazioni e le strutture erano sottocoperta. I suoi tre alberi variavano in altezza da 48 a 59 piedi. C'erano tre pennoni sull'albero maestro e di prua (trinchetto), due sull'albero di mezzana.
Sotto il bompresso c'era una polena raffigurante una donna in abito da cavallerizzo. Il refitting è stato costoso. Il fondo dello scafo era rivestito in lamiera di rame per proteggere il legno dalle teredini e altri vermi, una caratteristica piuttosto nuova e molto costosa. La procedura era stata tentata per la prima volta nel 1761, ma non era riuscita a causa dell'elettrolisi che si verifica quando metalli ferrosi e non ferrosi vengono messi in acqua salata e che porta alla corrosione del ferro.
Ormai, tuttavia, i progettisti avevano imparato a usare solo rame e bronzo per i raccordi subacquei a vista e il Bounty era stato costruito di conseguenza.



La grande cabina di poppa, normalmente riservata all'alloggio del capitano, fu estesa a un terzo della lunghezza della nave per ospitare i vasi per le piante dell'albero del pane.
Le assi con fori per i contenitori formavano un secondo ponte all'interno della cabina e il pavimento era ricoperto con teli di piombo per evitare che l'acqua in eccesso fuoriuscisse attraverso il ponte sottostante.
Sono stati montati tubi che avrebbero condotto l'acqua ai contenitori sottostanti, in modo che potesse essere riutiizzata.
Tutto sommato c'era spazio per 626 contenitori nella cabina.
E' stato inoltre installato un grande riscaldatore a carbone in modo che gli impianti non si congelassero quando la nave navigava alle latitudine più fredde.
Per l'armamento il Bounty ricevette quattro cannoni girevoli da quattro libbre a carro corto e dieci cannoni girevoli da mezza libbra.

Sebbene la Bounty possa essere stata piccola per la sua missione, sembra certamente che non sia stata risparmiata alcuna spesa per prepararla al viaggio: il conto totale per il refitting ammontava a £ 4456, più del doppio del prezzo di acquisto. L'Ammiragliato armò il Bounty e ne affidò il comando al 33.enne Tenente Blingh.
Nel 1789 il Bounty era a Tahiti dove si fermò 5 mesi. Completato il carico, la nave si dirigeva verso l'Inghilterra quando l'equipaggio, capeggiato dal secondo di bordo Fletcher Christian, si ammutinò. Blingh fu costretto, con pochi sottufficiali a lui fedeli, ad imbarcarsi sulla lancia di s alvataggio con pochi viveri e senza armi da fuoco.



Con quella lancia Blingh percorse 3600 miglia: impresa unica nella storia della navigazione.
Nei tre anni successivi gli ammutinati superstiti furono catturati e condannati a morte. Solo Fletcher, con altri otto, sfuggi alla cattura e si rifugiò sulll'isola do Pitcaim dove, al pari degli altri, trovò morte violenta per le numerose liti scoppiate all'interno del gruppo.