La ricostruzione delle
sovrastrutture implicò la realizzazione di un ponte di
castello lungo quasi 90 metri,
raccordato verso poppa con una tuga estesa per 65 metri,
alla cui estremità erano posizionati i quattro pozzi di
lancio per missili balistici tipo Polaris. Il complesso
plancia-torrione era sormontato da un albero a
quadripode che sorreggeva un radar tridimensionale di
sorveglianza aerea AN/SPS-39 Frescan; seguivano il
grande fumaiolo e un altro albero a quadripode per il
radar di scoperta aerea lontana Argos 5000 di produzione
nazionale, in grado di battere, in condizioni favorevoli
di propagazione, bersagli fino a 500 miglia
di distanza.
(Informazioni
dal sito della M.M. italiana) |
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