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Galeazza veneta
Galezza veneta da 60 banchi



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Costruttore:   Massimo Splendore
Periodo: XVI Sec.          Scala  1:100
Questa scheda è stata preparata con la collaborazione del Costruttore del modello, visitatore del sito mitidelmare.it.
Eventuali riproduzioni sono possibili solo con l'autorizzazione del Costruttore.



L'invenzione della GALEAZZA fu esclusiva della Repubblica di Venezia e segnò il passaggio, nel XVI secolo, dalla galea, per lo più ad uso commerciale, alla nave da guerra.

L'Ammiraglio Francesco Morosini la apprezzò molto e ne scelse una come ammiraglia della flotta della Repubblica di Venezia.



Furono costruite poche Galeazze ma ebbero un ruolo decisivo in ogni loro utilizzo per il fondamentale apporto strategico e per la loro potenza di fuoco, specialmente di prua, cosa impensabile per una Galea di uso comune.

La Galezza era la corazzata del XVI secolo, rinforzata sui fianchi e pensata come una nave pesante, ovvero larga e alta, progettata come una nave "inabbordabile" e così fu di fatto.



Per la sua notevole altezza non era infatti possibile abbordarla e questo fu, nella battaglia di Lepanto, un elemento fondamentale per la vittoria Cristiana.

La Galeazza fu pertanto il tentativo di mantenere il dominio della nave a remi su quelle a vela pur disponendo anche di queste (vele latine fino a un massimo di tre.


La Galeazza fu usata per la prima volta da Venezia nella battaglia di Lepanto (1571).
Se ne videro schierate solo sei, un numero esiguo rispetto alla quantità di navi alleate e nemiche presenti, ma ciò non tolse loro il ruolo di protagoniste nello scontro fra Turchi e Lega Cristiana.

La battaglia di Lepanto è considerata come la più grande battaglia a remi del XVI secolo e probabilmente anche della storia.
Dopo il 1571, infatti, le navi a remi andarono sempre più scomparendo fino al loro abbandono.