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Energie alternative

Come ottenere elettricità dalle onde
di Duilio Curradi
Articolo pubblicato dal trimestrale Febbraio 2007
Il Notiziario del Campeggio Club Varese

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La richiesta di energia in continuo aumento, le crescenti difficoltà di approvvigionamento, le ripercussioni sul clima e sulla salute dell’uso dei combustibili fossili, il loro prevedibile esaurimento, favoriscono lo sviluppo di idee volte ad utilizzare sempre più  energie alternative e, soprattutto, rinnovabili.
Ve ne vogliamo proporre un paio che ci sembrano interessanti e che cominceranno ad essere realizzate abbastanza presto.
Si tratta di due sistemi che riescono a produrre energia elettrica sfruttando il movimento delle onde.
Entrambi i sistemi sfruttano le oscillazioni indotte dal moto ondoso sui corpi galleggianti. Questi movimenti agiscono su dei sistemi che pompano olio in un circuito che  alimenta  un  motore idraulico che,  a sua volta, aziona un generatore elettrico.
Il primo sistema, che si chiama Searev, ed è illustrato a sinistra, utilizza dei galleggianti che, riuniti in buon numero, sono collegati alla terraferma con cavi elettrici.
Ecco come funziona il Searev:
Il galleggiante (1) emerge dalla superficie del mare per circa 1/3 della sua altezza e oscilla a causa del moto ondoso.
Al suo interno, in basso, c’è una “ruota pendolare” (2) (la parte grigia è una zavorra) che ruota, alternativamente, da una parte e dall’altra.
Un sistema di ingranaggi (3) aziona i due pistoni (4) che pompano olio nel circuito idraulico. Questo circuito si compone di  due serbatoi di accumulo (5), di un serbatoio di recupero a bassa pressione (6), di un serbatoio di azoto per mantenere in pressione il circuito (7) e di un  motore idraulico che aziona l’alternatore (8).

Il secondo sistema si chiama Pelamis e funziona, sostanzialmente, con lo stesso principio del Searev ovvero, anche in questo caso, il moto ondoso aziona dei pistoni che vanno a muovere un motore idraulico che aziona un alternatore.
Qui si utilizzano dei grossi galleggianti cilindrici collegati fra loro con dei giunti oscillanti (immagine a destra).
I sistemi di produzione si trovano all’interno di  questi  manicotti  che  subiscono oscillazioni in senso ortogonale (vedi frecce nell'immagine più sotto) grazie al moto ondoso che agisce sui galleggianti.
Ecco come funziona il Pelamis:
I galleggianti (1) sono uniti, in maniera articolata, dal manicotto (2). L’oscillazione dei galleggianti aziona i pistoni (3) che  pompano olio nel serbatoio (4).

L’olio va ad azionare il gruppo motore idraulico/alternatore (5).
L’olio viene poi recuperato nel serbatoio di bassa pressione (6) per essere reimmesso in circuito.

La descrizione del funzionamento di questi sistemi e gli schizzi che li illustrano, sono stati volutamente semplificati per adattarli alle caratteristiche e alle dimensioni del nostro Notiziario.
Speriamo, comunque, di essere stati abbastanza chiari.