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Costruzione di panchine
Come ho realizzato le panchine per il modello del P.fo Piemonte

Articolo pubblicato dal trimestrale di scienza e tecnica n. 25 - Marzo 2012
L'HOBBY DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
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In questo periodo mi sto dedicando alla costruzione di un modello del piroscafo a pale Piemonte in scala 1:50. Il modello, che è navigante e radiocomandato, ha già effettuato le prove di navigazione.
Adesso sto costruendo e installando a bordo i particolari della coperta.
Fra questi ho trovato piuttosto interessanti le panchine.
Ho quindi pensato che valga la pena raccontare, in queste pagine, come ho fatto a realizzarle.
Si tratta di un sistema piuttosto semplice che può essere adottato anche per la costruzione di altri oggetti.

Il Piroscafo Piemonte

Sul Lago Maggiore è tuttora in servizio il romantico battello a ruote che si vede, nella fotografia sopra, ormeggiato ad Arona.
Non effettua servizio di linea ma viene utilizzato per crociere, noleggi, eventi particolari.
La Navigazione Lago Maggiore, alla quale mi sono rivolto per avere gli elementi necessari per la costruzione del modello, mi ha messo a disposizione tutti i disegni necessari e mi ha consentito di salire a bordo per effettuare una serie completa di rilievi fotografici.
La nave è stata costruita nel 1904 dai cantieri Escher Wiss di Zurigo. Ha una lunghezza fuori tutto di 51,20 metri ed una larghezza di 6,20 metri. Il dislocamento a pieno carico è di 273 tonnellate.
Il propulsore è costituito da una macchina a vapore a duplice espansione sub orizzontale da 294 kW che aziona le due ruote a pale laterali. Il vapore è prodotto da due generatori a vapore saturo. Può raggiungere la velocità di 11,7 nodi.
La nave, che all’inizio del ‘900 svolgeva regolare servizio trasporto passeggeri, con il nome Regina Madre e con lo scafo dipinto di nero, ha subito, nel tempo, importanti aggiornamenti.

Le panchine

A bordo ci sono panchine di tipo diverso, forse non sempre originali ma aggiunte o sostituite nel corso della lunga vita della nave.
Per semplicità io le ho suddivise in panchine di tipo “A” e in panchine di tipo “B”.
Fra le panchine di tipo “A” ci sono alcune differenze costruttive che non sono però rilevanti per quanto riguarda questa descrizione. Hanno infatti una struttura sostanzialmente simile seppure con dimensioni differenti.

- Panchine di tipo “A” installate a prua
- Panchine di tipo “A” installate a poppa

Quelle di tipo “B”, completamente diverse, si trovano al ponte superiore, vicino alla ciminiera.

- Panchine di tipo “B” installate al ponte superiore

Tutte le panchine sono composte da una struttura in metallo e da parti in legno.
In quelle di tipo A installate a prua, una serie di stecche in legno costituisce sia la seduta che la spalliera; in quelle installate a poppa, seduta e spalliera sono separate.
In quelle di tipo B seduta e schienale sono separate.

Sagoma per la costruzione delle strutture metalliche

Come prima cosa ho disegnato la sagoma della struttura in metallo che ho incollato su un foglio di compensato da 0,8 mm di spessore. Ho ritagliato accuratamente i pezzi e li ho incollati su una base, sempre di compensato. Poi, con una piccolissima fresa, ho ripassato i tagli lasciati dalla lama del seghetto in modo da creare lo spazio sufficiente per inserire, comodamente, un filo di ottone dello spessore di 0,5 mm.
A questo proposito ricordo che io uso il filo di ottone che si trova nei negozi di ferramenta in piccole matassine. Ne taglio il pezzo che mi serve, lo pulisco con carta abrasiva molto fine e, dopo averne bloccato un’estremità in un morsetto, prendo l’altra estremità con una pinza e gli dò una “tirata”.
A questo modo il filo diventa perfettamente dritto.

Costruzione della struttura di tipo “A”

Inserito il filo nelle scanalature, sagomandolo opportunamente, ho saldato i punti di contatto.
Dopo aver formato un congruo numero di supporti, li ho fissati su una tavoletta e li ho uniti per mezzo di fili di ottone longitudinali. In questo modo ho ottenuto i supporti metallici delle panchina.
Le panchine di tipo A sono di due tipi, semplici e doppie.
La procedura costruttiva è praticamente identica.

Costruzione del rivestimento delle panchine di prua

Per costruire il rivestimento delle panchine di tipo “A”, montate a prua, sulla cui struttura è fissata una serie continua di stecche di legno, ho ritagliato, con un cutter, delle striscioline larghe 1 mm da un foglio di  compensato di betulla da 0,8 mm di spessore. Poi, con compensato di pioppo da 5 mm, ho preparato una sorta di “piano di montaggio”. Si tratta semplicemente di una tavoletta sulla quale ho incollato delle strisce, sempre di compensato. Su queste ho messo del nastro biadesivo in modo che la parte superiore diventasse “appiccicosa”. Ho così potuto fissare le striscioline di compensato distanziandole con dei pezzetti di cartoncino.
Prima di staccare i listelli dal piano di montaggio li ho fissati con del nastro adesivo di carta.
In questo modo ho ottenuto una specie di “tapparella” che ho incollato, con colla molto resistente, alle strutture di metallo preparate in precedenza.
Qui è necessario prendere alcuni accorgimenti per far si che tutte le stecche, durante l’asciugatura della colla, rimangano perfettamente aderenti al metallo. Ad esempio io ho fissato la panchina su un piano e, nel punto di curvatura, fra la seduta e la spalliera, ho appoggiato un tondino di legno che ho mantenuto premuto verso il basso con degli elastici.

Nella figura a sinistra si vedono le panchine di tipo “A” installate a prua.
Le due esterne sono semplici e quella centrale è doppia.

Nella figura a destra si vedono, invece, le panchine, sempre di tipo “A”, installate a poppa.
Queste panchine sono molto simili a quelle di prua, a parte il colore, e sono dotate di braccioli.
Non è il caso di descrivere anche questa piccola modifica.
Queste panchine hanno seduta e spalliera separate.
Costruite sempre con listelli da 1 mm di compensato di betulla da 0,8 mm, queste parti sono di facile realizzazione e montaggio.
La costruzione delle panchine del tipo “B”

Le panchine di questo tipo, illustrate nella figura a sinistra, sono installate al ponte superiore e hanno una struttura più complessa.
La struttura metallica si compone di due parti. Una, opportunamente sagomata come si vede inella figura a destra, sostiene lo schienale, la traversa alla quale poggia la seduta e prosegue con le due gambe.
L’altra, saldata per punti all’esterno della prima, dovrà subire una successiva piegatura in modo da formare i braccioli e la parte anteriore della panchina

Piegatura e finitura della struttura tipo “B”

Nella figura a sinistra si vede l’attrezzo che ho costruito per sagomare la parte anteriore della panchina.
Si tratta di un tondino di legno che trattiene la struttura aderente alla tavoletta sottostante e consente la prima piegatura (verso l’alto).
Per la seconda piegatura ho usato un pezzetto di compensato, dello spessore uguale alla profondità della panchina che, opportunamente arrotondato, permette la seconda piegatura (verso il basso).
Appena fatta questa seconda piegatura ho saldato la seconda traversa che sostiene la seduta.

Sulle panchine del tipo ”B” la seduta e lo schienale sono separate.
Anche in questo caso ho usato le striscioline di compensato già usate per le panchine di tipo “A”.
Le ho incollate su piccoli listellini sottostanti e le ho ritagliate secondo la sagoma necessaria.
Nella figura a destra si vedono le otto panchine prima del montaggio.
Naturalmente tutte le parti sono state pitturate prima del montaggio definitivo.

Installazione delle panchine sul modello

Le panchine sono fissate in coperta grazie alle loro “gambe lunghe”.
Per facilitare questa operazione ho fatto delle maschere di cartone sulle quali ho praticato, con grande precisione, dei fori laddove si devono infilare le gambe delle panchine.
Con queste maschere ho potuto fare dei fori precisi sulla coperta del battello in modo da poter installare le panchine finite.
Ovviamente il bloccaggio definitivo, con robusta colla, verrà effettuata solo a battello completamente finito.
Al momento in cui ho raccontato questa costruzione il modello del Piemonte è praticamente finito per quanto riguarda la struttura esterna. E’ navigante e radiocomandato ed ha già navigato. Se andate sul sito www.mitidelmare.it trovate le fasi della costruzione e potete trovare anche un breve filmato nel quale, dopo aver descritto la costruzione delle ruote a pale, si vede il piroscafo che compie alcuni tratti in navigazione.