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Blue Nose

Schooner

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 Costruttore:   Sarti Mario
  Periodo:  1927          Scala  1:65
Questa scheda è stata preparata con il materiale fornito dal Costruttore del modello.
Eventuali riproduzioni sono possibili solo con l'autorizzazione del Costruttore.

Lo schooner è un tipo di veliero a due, o più, alberi generalmente inclinati verso poppa,  dotato dì  vele di  diverso tipo;   l'albero di  maestra  è collocato a poppa ed è più grande e più alto dell'albero di trinchetto posizionato a prua. Il più classico armamento schooner è a vele auriche.
Il Bluenose fu un veliero canadese del XX secolo e divenne un simbolo per la sua provincia d'origine, la Nuova Scozia; era adibito alla pesca degli 'scailops', un tipo di ostrica, ed altre specie commestibili. In più di una occasione fu premiato per la maggior quantità di pescato nella stagione e In altre simili competizioni.
Progettato da William Roué e costruito nei cantieri Smith & Rhuland, il Bluenose fu varato a Lunenburg, Nuova Scozia, ii 26 marzo 1921 e destinato a barca da competizione e pesca in risposta alla sconfìtta subita dal Delawana, altro schooner da pesca, a causa del rivale Esperanto, di Gloucester, nel 1920.
Il suo nome pare derivi da quello con il quale gli americani designavano in passato i residenti sulle coste della Nuova Scozia il cui naso era reso paonazzo a causa degli inverni molto rigidi, tipici di quelle zone. Secondo altre fonti tale denominazione deriva dalle tracce dì colore bfuastro lasciate ai iati del naso provocate dello sfregamento dai guanti di lana usati dai pescatori della Nuova Scozia, prodotti in zona e colorati artigianalmente.
Dopo una stagione di pesca sui Grandi Banchi, Blunenose sconfìsse Elsie (al tergo di Gloucester, MS), riportando il trofeo in Nuova Scozia; nel corso dei successivi 17 anni, nessun sfidante, americano o canadese, riuscì a strappargli ii Trofeo Internazionale dei Pescatori.
Il progetto del BLUENOSE di Roue aveva come peculiarità una chiglia molto corta e quindi la zavorra posizionata più in centro barca, una prua molto affinata e più rialzata del solito, agevolando la fenditura delle grosse onde di quei mari, una impavesata molto ridotta che facilitava la messa in mare delle barchette "DORY" molto semplici, impilabili e a fondo piatto che semplificava di molto le operazioni di pesca e il carico o lo scarico del pescato; ultima ma certo non per importanza una generosa velatura.

Naufragò su di una scogliera corallina di Haiti li 28 gennaio 1946