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MODELLISMO:
fac
simile
IL NORMANDIE TORNA A NAVIGARE
dell'articolo
|
Normandie!
Oh nave di luce! |
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Storia
della nave. Varato il 29 ottobre 1932, il Normandie della French Line era, con le sue 80.000 tonnellate, il più grande, il più veloce e il più elegante transatlantico mai costruito. Vantava lo scafo più moderno, i motori più potenti e un interno grandioso, non solo per dimensioni e complessità, ma anche per le sofisticazioni tecniche. Il Normandie era destinato alla linea Le Havre - New York e poteva compiere la traversata in soli quattro giorni e mezzo grazie alla sua velocità di oltre 30 nodi. Lungo 313 metri e largo 36, poteva trasportare 1972 passeggeri, un numero volutamente limitato affinché tutti potessero godere, nelle varie classi, di spazi e comodità mai visti, fino ad allora, su un transatlantico. Gli 864 passeggeri di prima classe pranzavano nella grande salle à manger, di 18 metri più lunga della galleria degli specchi di Versailles. |
Per
saperne di più: - Che cosa significa Paquebot? E' l'italianizzazione della dicitura francese paquebor a vapeur ("pacchetti a vapore"), normalmente ridotta a paquebot, che indica le navi a vapore che trasportavano, dalla metà dell'Ottocento alla metà del Novecento, posta, giornali, merci e passeggeri tra i porti d'Italia, di Francia e dell'Africa del nord. |
Costruito dai cantieri di
Saint-Nazaire-Penhoët, il Normandie possedeva
un sistema di propulsione, molto avanzato per l'epoca, capace di
erogare,
complessivamente sulle quattro eliche, 160.000 cavalli. Disponeva di 29
caldaie
principali a tubi d'acqua, funzionanti a nafta, e di 4 caldaie
cilindriche
ausiliarie a tubi di fumo. Il vapore prodotto
azionava quattro turbine Parsons collegate a quattro
alternatori. La corrente
prodotta veniva inviata ai quattro motori
elettrici di propulsione, da 40.000 cavalli ciascuno. Il Normandie raggiunse New York il 28 agosto 1939, lo stesso giorno in cui la Germania invase la Polonia. La nave rimase in disarmo in questo porto insieme ad altri grandi transatlantici fra i quali il Queen Mary ed il Queen Elizabeth. Con l'entrata in guerra degli Stati Uniti iniziò la trasformazione di queste grandi navi in trasporti truppe. Navi di queste dimensioni potevano trasportare oltre 12.000 soldati a viaggio ad una velocità talmente elevata da non richiedere la scorta di navi militari. Il Normandie, durante i lavori, si incendiò e l'acqua utilizzata nel tentativo di spegnere l'incendio produsse un forte appesantimento delle parti alte dello scafo. La nave si inclinò sul fianco sinistro fino a coricarsi sul fondo dove rimase semisommersa fino alla fine della guerra. Per recuperare lo scafo fu necessario smontare tutte le sovrastrutture e sigillare, con costosissime operazioni subacquee, tutti i locali e aspirare l'acqua in essi contenuta. Lo scafo si raddrizzò gradatamente fino a riprendere il normale assetto di galleggiamento. Fu successivamente demolito in quanto, nell'immediato dopoguerra, non esisteva più un mercato in grado di giustificare i costi di ripristino e di esercizio di una nave di questo tipo. |
Questo
modello è in scala 1:100, ovvero è lungo 3 metri
e 13
centimetri. In assetto di navigazione, pesa 70 chilogrammi. E’ navigante e utilizza un radiocomando con 30 canali (otto dei quali proporzionali) quasi tutti operativi. Quando si decide di fare il modello di una nave veramente esistita bisogna stabilire il momento nel quale “fotografarla”. Ogni nave, infatti, subisce numerose modifiche e il Normandie, pur nella sua breve vita, ne ha subite parecchie. Ho così deciso di riprodurla come si presentava quando entrò nel porto di New York. |
Per informazioni: - Questo modello fa parte della flotta ANVO, Associazione Navimodellisti Valle Olona, Via Bernocchi 10, Castellanza VA. - Il Normandie è visitabile sul sito del costruttore www.mitidelmare.it |
Dispone di
salpa ancore
indipendenti e di pompe di
circolazione dell’acqua per il raffreddamento delle macchine
e di alimentazione
dell’impianto antincendio. E' dotato di fischio e di telegrafi di macchina. Emette fumo dalle ciminiere 1 e 2 (la n.ro 3 è finta e contiene la macchina frigorifera per il condizionamento dell’aria). Puo’ manovrare le bandiere di segnalazione e la bandiera nazionale. Questo gli consente di riprodurre le operazioni di “nave in partenza”, “pilota a bordo” ed eseguire il “saluto” con l’emissione dei tre fischi e l’abbassamento, a metà albero, della bandiera nazionale. |
Può
liberare due galleggianti da poppa per simulare il
recupero dell’uomo in mare (curva Williamson). Questa
operazione viene
normalmente eseguita due volte invertendo gli angoli di accostata. Durante le esibizioni notturne il modello è completamente illuminato. Una telecamera trasmette ad un monitor a terra le immagini che si vedono dalla plancia di comando. |